PAGINA d’APERTURA
      

        Pubblicazioni

1 Governo Unitario Perenne

2 La Vera Democrazia

3 Giustizia Equa

4 Religioni e Unità

5 Scuola e Riforma

6 Codice Stradale

7 Calendario Solare invariabile

8 Sanità e Etica

9 Direzione di Enti e Società

10 Riflessioni varie

11 Poesie - Strofette

12 Vero e Puro Amore

13 Proposte attuative Democrazia

14 Pubblicità propria

         Autore: Bruno Giuseppe Fioravanti        E-mail > bgfioravanti@tiscali.it         

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RIFORMA  SCOLASTICA

 

ATTESTATI  INTEGRALI

   

(mai più esami né concorsi)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Ovale: diritti: rispetto 
giustizia solidarietà
uomonuovo

doveri: onestà 
impegno coerenza

Autore

Bruno Giuseppe Fioravanti

 

 

Riflessioni  e  nota  personale 

 

-Tutti ci lamentiamo per i mali causati dall’egoismo umano, e tutti abbiamo due potentissimi mezzi per combatterli e ridurli al minimo; “il compiere i nostri doveri secondo le regole dell’onestà, del rispetto, della verità e della giustizia, e il contrastare i malfattori come meglio possiamo”, ma quasi tutti pretendiamo che siano gli altri a farlo mentre noi facciamo sempre ciò che più ci conviene o ci soddisfa – e allora !? -

 

-Come alla fine di ogni viaggio si lascia tutto e ci restano solo i ricordi piacevoli e/o spiacevoli la cui memoria ci darà gioia o dispiacere, così al termine della vita lasceremo tutto e porteremo con noi solo i ricordi di ciò che abbiamo fatto o non fatto di positivo e negativo in parole, opere e omissioni, e saremo giudicati secondo le nostre inclinazioni, doti e insegnamenti ricevuti, quindi ci sarà attribuito un premio, una punizione o una condanna a secondo i meriti e demeriti accumulati. Considerando, pertanto, che in quel luogo non vi possono essere assolutamente i nostri trucchi (prescrizioni, sanatorie, condoni e similari) ci conviene sicuramente agire con rispetto e amore, e come prescritto da religione, leggi e buone usanze.

 

Che ci attende, poi, un’altra vita dopo la morte si deduce anche dal semplice ragionamento logico, in quanto, se così non fosse, la vita dell’uomo non avrebbe senso e se essa non avesse dovuto avere alcun senso ci sarebbero state attribuite solo doti simili a quelle degli animali, né avremmo avuto alcun profeta e fatto o evento misterioso.

 

Qualche volta ricordati di queste cose, specie quando ti senti abbattuto e sfiduciato o troppo sicuro di te.

 

 

 

(L’autore, prima di andare in pensione, ha lavorato per 47 anni - 41 riconosciuti e pagati 40 -  47 anni con lavori alterni, di cui 35 nello Stato in luoghi e ambienti diversi, ma ovunque facendo costantemente in pieno il proprio dovere e sempre nell’interesse dell’utente e del datore di lavoro, pensando che da questi era pagato per quello, onorandosi di ciò e biasimando apertamente il comportamento opposto - Inoltre ha sempre cercato e cerca di rendersi utile anche agli altri come crede e può).

 

  (Regola della gioia - Semina e opera sempre il bene, con amore e giustizia, e, pur senza vederne i frutti, sarai contento d’averlo fatto).


 

Pubblicazioni  dello  stesso  autore

 

Titolo e nòcciolo del contenuto

 

1)      Governo Neutro Perenne Sempre Nuovo > Vera Democrazia - (può nascere solo da: -Sezioni comunali sempre attive -Elezioni circoscritte a Sezioni e Consigli -Liste con tutti gli aventi diritto -Elezioni a eliminatoria in tre turni - Voto Pro e/o Contro -Rinnovo annuale di un terzo di Deputati -Fuori dai Partiti e da ideologie);

2)      Scopriamo-Impariamo La Vera Democrazia - (formula di vera democrazia neutrale ed equa);

3)      Giustizia -Legge -Magistrati - (ipotesi innovative: attivazione d’ufficio, gratuità, rapidità, corresponsabilità);

4)      Religioni Unità e Governo Civile - (insegnamento pratico dell’amministrazione della cosa pubblica e dell’educazione morale e civile);

5)      Scuola e Riforma - Attestati Integrali - (titoli di studio completi di tutte le materie con voti specifici e cumulativi differenziati -mai più esami -mai più concorsi);

6)      Il Maxi Errore nel Codice Stradale - (l’attuale codice è costituito con le due norme fondamentali in contrasto tra loro e ciò determina intasamenti e favorisce incidenti - molti segnali sono incoerenti);

7)      Calendario Solare Invariabile - (i giorni dell’anno, del mese e della settimana coincidono sempre, perciò calendari e agende potranno essere perenni);

8)      Sanità e Etica - (diritti del paziente e affini);

9)      Sistema Operativo per Enti e Società - (il solo sistema direzionale gestionale che può garantire dignità, giustizia e serenità negli ambienti di lavoro e sociali);

10)   Riflessioni varie - (brevi riflessioni di un anziano in pensione);

11)   Poesie, Strofette e Preghiere;

12)   Il Vero e Puro Amore - (breve storiella sceneggiata).

 

Puoi trovare il tutto nel sito web www.uomonuovo.eu

 


 



 

 

        

 

 

O P U S C O L O    C I R C O L A R E

 

S o n o   p e r   t u t t i   a n c h e   p e r   t e

 

Se vuoi puoi prendermi, leggermi e copiarmi; sei pregato/a solo di trattarmi con cura e di non seppellirmi in uno scaffale o peggio, ma di passarmi poi, al più presto, a persona che ritieni interessata alla cosa (idealisti, ricercatori di verità e di giustizia), o di lasciarmi in luogo idoneo e appropriato (sul banco di una importante sala d’aspetto o di una Chiesa), affinché anche altri abbiano la stessa occasione - Grazie -


 

 



M a s s i m a

 

   La serenità e la gioia possiamo trovarle solo dentro noi stessi, ma dobbiamo cercarle nella semplicità e nell’amore verso tutti e tutto, e nella giustizia; e pur tendendo a migliorarci e al raggiungimento delle nostre aspirazioni, dobbiamo saperci contentare di tutto: di come siamo, di quel che abbiamo e di quel che facciamo, altrimenti saremo sempre insoddisfatti e inquieti, anche se giovani, belli, liberi, famosi, con soldi e salute.

 

 

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O P U S C O L O    C I R C O L A R E

 

S o n o   p e r   t u t t i   a n c h e   p e r   t e

 

Se vuoi puoi prendermi, leggermi e copiarmi; sei pregato/a solo di trattarmi con cura e di non seppellirmi in uno scaffale o peggio, ma di passarmi poi, al più presto, a persona che ritieni interessata alla cosa (idealisti, cercatori di verità, di giustizia e di logica – ti saranno grati), o di lasciarmi in luogo idoneo e appropriato (sul tavolo di qualche importante sala d’aspetto), affinché anche altri abbiano la stessa occasione.                      Grazie -

 

 

 

RIFORMA  SCOLASTICA

 

ATTESTATI  INTEGRALI

   

(mai più esami né concorsi)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ovale: diritti: rispetto 
giustizia solidarietà
	uomonuovo

doveri: onestà 
impegno coerenza
 

 

 

 

 

 

 

 

 


Autore

Bruno Giuseppe Fioravanti

D e d i c a

 

A tutti coloro (studenti, genitori, datori di lavoro e utenti) che a causa dell’attuale sistema scolastico, carente e approssimativo in molti sensi (corsi di studio, valutazioni e strutturazione dei titoli di studio), sono rimasti delusi, ingannati o defraudati, dedico questo lavoro con la certezza che il sistema qui prospettato, se adottato, eliminerebbe la maggior parte dei problemi ora tanto nebulosi e negativi.

 

 

P r e m e s s a

 

La nostra istruzione scolastica con la sua impostazione e i suoi programmi d’insegnamento appare troppo avulsa dalla realtà sociale, pertanto, al fine di migliorarne la situazione generale e renderla più funzionale e coerente allo scopo cui deve presiedere, si propongono alcuni cambiamenti; essa deve rappresentare il vivaio sociale e la palestra preparatoria alla vita e al lavoro, dove ogni ragazzo dovrebbe trovare tutte quelle opportunità e sollecitazioni, correlate col vivere e con le varie attività sociali, così che ognuno possa farvi tutte le esperienze opportune e necessarie per scoprire le proprie doti e inclinazioni, in modo da saper scegliere per il futuro il settore e l’attività a lui più congeniali.

 

La Scuola dovrà quindi insegnare principalmente la formazione professionale, l’educazione materiale e morale e l’amministrazione pratica della cosa pubblica; questa ovviamente tramite la gestione diretta dell’Istituto, sotto il patrocinio dei rispettivi organi superiori.

 

Infine, cosa importante e fondamentale, con questo progetto, la valutazione di fine anno e gli Attestati di studio, conterranno tutte le informazioni necessarie e utili sia per il prosieguo degli studi che per i datori di lavoro per cui non saranno più necessari né esami né concorsi; certo all’università gli esami sono inevitabili, però il potere dei Professori commissari è stato azzerato quasi completamente.

 

Pace  e  bene –

 


ISTITUZIONE  SCOLASTICA

 

La Scuola Italiana, per essere aderente ai tempi correnti in ogni senso, ha bisogno di essere riformata sotto molti aspetti e particolarmente nei seguenti settori:

1.       preparazione del giovane alla vita e al lavoro;

2.       valutazione degli allievi e strutturazione dei titoli di studio;

3.       funzionamento generale dell’istituzione.

 

Strutturazione  dei  Corsi  d’istruzione

 

L’iter dell’istruzione scolastica, oltre il biennio della scuola materna, dovrebbe essere strutturato in 3 livelli e all’interno di ciascuno di essi altrettanti corsi o cicli scolastici come di seguito descritto.

 

Il 1° Livello, finalizzato alla cultura elementare e generale, sarà strutturato in 3 cicli:

-1° - ciclo quadriennale - per l’istruzione Elementare, obbligatorio ;

-2° - ciclo quadriennale -                         Media,                            ;

-3° - ciclo triennale - per l’istruzione Media Superiore, questo necessario per l’ammissione al 3° livello di studi relativo ai cicli universitari.

 

Il 2° - Livello, finalizzato all’avviamento al lavoro, sarà strutturato in 3 corsi o cicli e vi si potrà accedere dopo aver ultimato il 2° ciclo quadriennale di base o dopo aver compiuto il 13° anno d’età:

-1° - corso annuale - per l’apprendimento di lavori semplici (obbligatorio per tutti quelli che, negli studi, non andranno oltre);

-2° - ciclo biennale - per la formazione di operai specializzati in lavori di media difficoltà;

-3° - ciclo triennale - per la formazione di operai specializzati in lavori complessi.

(In questo livello potranno essere collocati dei corsi provinciali biennali per la formazione di capi operai o maestri d’arte, cui potranno accedere solo operai specializzati del 2° e 3° ciclo e soltanto dopo almeno cinque anni di esperienza in campo lavorativo e con note di qualifica, ivi compresa la condotta, superiori al 89%; nei detti corsi si dovranno studiare, tra l’altro, anche elementi basilari di sociologia, psicologia).

Il 3° Livello, finalizzato alla formazione di professionisti, ricercatori e docenti, Diplomati e Laureati, sarà strutturato in 3 cicli:

1° - ciclo biennale - per il conseguimento di Diplomi o Lauree brevi;

2° - ciclo quadriennale - per il conseguimento delle Lauree medie;

3° - ciclo biennale post Laurea Media - per conseguire le Lauree

    Superiori finalizzate alla ricerca e all’insegnamento universitario.

 

Nel dettaglio, tutti i giovani sono tenuti a seguire un certo iter scolastico sia pure con limitazioni e/o facilitazioni, ma tutti devono frequentare la scuola fino al termine del 2° ciclo del 1° Livello più almeno un corso del 2° livello e più precisamente come segue:

-gli alunni che al termine del 2° ciclo del 1° livello avranno riportano una votazione generale al di sotto dei 60 centesimi dovranno frequentare almeno un corso annuale di avviamento a uno dei lavori più semplici;

-gli alunni che avranno conseguita una votazione tra i 60 e i 69 centesimi e tutti coloro che lo desiderano potranno iscriversi ai cicli di specializzazione biennale o triennale per arti e mestieri;

-gli alunni che avranno conseguita una votazione superiore ai 69 centesimi potranno iscriversi al 3° ciclo della scuola del 1° livello, ciclo finalizzato al prosieguo degli studi al 3° livello o livello Universitario; anche qui continuerà, comunque, la selezione nel senso che a tutti coloro che annualmente non riporteranno una media superiore a 59 centesimi sarà consigliato di indirizzarsi verso uno degli anzidetti cicli di formazione per operai specializzati.

In fine, al termine del 3° ciclo del 1° Livello, anche per i promossi ci sarà un’ulteriore selezione, in quanto tutti potranno iscriversi al 1°ciclo biennale del 3° Livello per conseguire un Diploma o una Laurea breve, ma per iscriversi al 2° ciclo universitario quadriennale finalizzato al conseguimento delle Lauree medie o comuni si dovrà aver conseguita una votazione superiore ai 69 centesimi; al termine di questo ciclo poi potranno iscriversi al biennio per il conseguimento delle Lauree Superiori solo coloro che avranno conseguita una votazione superiore agli 84 centesimi.

 

Avanzamento per merito – tutti gli studenti che al termine dei vari corsi o cicli di studio abilitanti al lavoro o alla professione avranno riportato una valutazione superiore agli 89 centesimi avranno la facoltà di poter accedere a corsi superiori loro più confacenti.

 

Nella scuola dell’obbligo, tra l’altro, dal 3° anno del 1° ciclo a tutto il 2° ciclo elementare, si dovranno insegnare e studiare tutte le materie conosciute (anche se più approfonditamente quelle relative alla vita pratica), in modo che i ragazzi allorquando, compiuto il 13° anno d’età e giunti al punto di dover fare una scelta importante per l’indirizzo futuro, potranno farla con la maggiore consapevolezza possibile.

I corsi o cicli di avviamento al lavoro chiaramente riguarderanno tutti i settori lavorativi e saranno perciò moltissimi, da quelli più semplici, i cui attestati potranno essere conseguiti con corsi teorico-pratici di un anno, a quelli di specializzazioni più complesse per i quali occorreranno 2 o 3 anni.

I corsi di cui sopra, a seconda della complessità, potranno essere svolti nelle aule e nei laboratori scolastici, oppure la teoria nelle aule e la pratica presso ditte esterne convenzionate col Ministero della pubblica istruzione, ma gli studenti dovranno essere sempre seguiti da professori e istruttori scolastici.

Ogni ragazzo potrà frequentare uno o più corsi di avviamento, ma compiuto il 17° anno d’età dovrebbe impegnarsi in un lavoro.

Per tutti i titoli di abilitazione al lavoro o alla professione, nel secondo periodo del corso si dovrà alternare la teoria con la pratica, perché i datori di lavoro, dovendo fin dall’inizio retribuire normalmente i nuovi assunti, hanno anche diritto a fruire sin dal primo mese di lavoro di una produzione adeguata.

I programmi scolastici, dovrebbero essere aggiornati con appropriata frequenza onde renderli aderenti ai tempi; dovranno essere anche conformati, a seconda della complessità di ciascuna materia, agli anni e cicli di studio e i relativi libri di testo dovranno essere strutturati e suddivisi in tante lezioni quante sono quelle che mediamente possono essere svolte entro i 4 quinti dell’anno scolastico.

 

Valutazione  dello  studente

 

La valutazione dello studente, ora totalmente inappropriata, dovrà essere reale ed aderente il più possibile all’allievo rivelandone la vera preparazione e il vero carattere.

 

Nelle interrogazioni si attribuiranno i voti in ventesimi e non in decimi, ma negli attestati di fine anno ciascun insegnante, senza scrutini collegiali, riporterà il proprio voto, determinato dalla media dei voti attribuiti nell’intero anno scolastico, in centesimi; voto che poi una commissione di Sezione cumulerà a quello dell’anno precedente, come si illustrerà di seguito.

Gli scrutini alla vecchia maniera saranno fatti esclusivamente per redigere la relazione riguardate la condotta e il carattere dell’allievo, e anche in questo ogni insegnante presenterà il proprio voto e sarà attribuito il voto risultante dalla loro media.

 

Ad evitare, poi, possibili ripetute parzialità annuali o screzi tra professori e allievi, lo stesso docente non dovrà poter insegnare agli stessi alunni per due anni di seguito.

 

Gli alunni delle scuole private e parificate invece al termine di ogni anno scolastico dovranno sostenere, con intere Commissioni Statali di Scuole e classi parallele, esami scritti, grafici, pratici e orali su tutte le materie; l’interrogazione dovrà durare circa 20 minuti per materia e il voto da riportare negli attestati sarà formato per il 50% dai voti attribuiti dai Commissari e per il 50% da quelli attribuiti nell’intero anno scolastico dai rispettivi insegnanti.

 

R e s p i n t i

 

Nella scuola pubblica non vi dovranno più essere respinti, salvo che tale decisione sia concordata tra insegnanti, genitori, psicologi e ragazzo, perché molti studenti anziché trarre beneficio dalla ripetenza ne restano segnati negativamente per tutta la vita e a volte anche con gravissime conseguenze.

I Consigli di Sezione, che si terranno mensilmente, si occuperanno, come detto, principalmente della condotta e della maturazione culturale e professionale dei ragazzi prospettando loro osservazioni e consigli al fine di aiutarli a realizzarsi nel modo a ciascuno più confacente; essi potranno consigliare o suggerire agli studenti di impegnarsi di più in qualche materia magari anche frequentando corsi di sostegno, ma nessuno dovrà essere più obbligato, se non lo condivide, a ripetere l’anno; sarà poi la vita e il lavoro a fare la naturale e normale differenza tra gli individui, a partire dalla stessa scuola che permetterà, come già prospettato, solo ai più meritevoli e qualificati l’accesso agli studi più elevati.

Coloro che desiderano ripetere volontariamente una classe potranno farlo solo dietro nulla osta del relativo Consiglio di Sezione e non potranno ripetere per più di un anno per ogni ciclo o corso di studio.

 

E s a m i

 

Nelle scuole di Stato di 1° e 2° livello non vi dovranno essere più esami di fine anno, cosa alquanto negativa e diseducante, perché dagli esami colui che vale 90 centesimi potrebbe uscirne con 60 e viceversa, inoltre è proprio negli esami che si realizzano più facilmente gli intrighi tesi a falsificare la preparazione e il valore degli individui.

Chiaramente, nel 3° livello (Università), gli esami non potranno essere aboliti, però, saranno esplicati in pubblico e nel modo più neutro e imparziale possibile, come segue:

a)          i commissari non dovranno poter conoscere in anticipo i nominativi degli esaminandi, né questi quelli dei commissari;

b)          si predisporranno in buste numerate (minimo 50), gruppi di 10 domande ciascuna, di 5 difficoltà diverse - 2 facili, 2 media difficoltà, 2 difficili, 2 medio-facili e 2 medio-difficili - domande desunte da moltissimi quesiti spazianti su tutta la materia;

c)          il candidato, che può farsi assistere anche da 2 testimoni, porrà il suo documento d’identità dentro una busta la chiuderà e la consegnerà al Segretario assistente, il quale rilascerà un numero che segnerà anche sulla busta, busta che aprirà, solo dopo aver ricevuto i fogli con i voti assegnati e aver calcolato il voto complessivo, per inserire questo nel registro generale;

d)          il candidato estrarrà da un bussolotto un numero, prenderà la corrispondente busta dei quesiti, la aprirà e disporrà di 2/3 minuti per leggere i vari temi (la 1^ volta potrà anche rinunciare), quindi illustrerà a piacere i vari punti e se ritiene, avvertendo i commissari, potrà ritornare su qualcuno per meglio precisarlo (per ogni quesito non sviluppato sarà attribuito zero);

e)          la valutazione, agli esami sarà espressa in ventesimi, il voto minimo per essere promossi sarà 12, e negli attestati finali, il voto complessivo, sarà espresso in centesimi;

f)           la commissione esaminatrice, formata da tre docenti paritari, assisterà e valuterà, ognuno per conto proprio, ciascun punto che l’esaminando tratterà - i docenti potranno chiedere soltanto: “può spiegarsi meglio?” o “può farmi un esempio?”, un’unica volta per quesito e senza insistere - In fine ciascun docente consegnerà la copia dei voti attribuiti per ciascuna domanda, al Segretario presente, il quale calcolerà il voto medio di ciascun docente e quello medio riportato rendendolo subito pubblico. Se, però, il voto di un docente si discostasse dalla media degli altri per oltre due decimi, questo voto sarà ritenuto nullo;

 

Strutturazione  dei  titoli  di  studio

 

I titoli di studio dovranno essere ristrutturati in maniera fondamentale; essi dovranno rivelare la vera valenza dell’allievo sotto 3 punti di vista e precisamente: quello teorico-cultuale; quello pratico lavorativo e quello caratteriale o di temperamento.

Un attestato con unico voto cumulativo, senza riportare alcuna materia studiata né altra informazione, non dice assolutamente nulla in quanto, avendo bisogno di individuare del personale da assumere, per qualunque indirizzo di impiego, sono sempre indispensabili e necessari concorsi su concorsi i quali poi non rivelano mai la vera preparazione e valenza del concorrente, e tanto meno il suo carattere, oltre a prestarsi ai favoritismi. Pertanto, a colmare tale inaudita lacuna, in qualunque Attestato Finale annuale, Diploma e Laurea saranno riportate tutte le materie studiate negli ultimi 2 anni, con i relativi voti conseguiti e questi dovranno essere formati per il 75% dalla media dei voti riportati nell’anno cui si riferisce e per il 25% dai voti riportati nell’anno precedente, ciò sia per singola materia, sia come voto complessivo generale, così che la valutazione rispecchi il reale valore e andamento scolastico dello studente negli ultimi 2 anni; in tal modo nessun ragazzo, puntando su favoritismi, fortuna, od altro, potrà più esimersi dallo studiare con la dovuta costanza e serietà.

Dovranno, inoltre, essere riportate nel titolo di studio il numero delle assenze distintamente fatte negli ultimi 2 anni, così come i voti di condotta, e questi supportati anche da una breve, ma precisa relazione in merito al carattere e al comportamento dello studente; relazione redatta collegialmente anche con la partecipazione degli psicologi scolastici.

 

Gli Attestati di studio, strutturati e realizzati in base alla predetta formula di valutazione dello studente, sono più validi di qualsiasi tipo d’esame o concorso e contribuisce certamente, sotto ogni aspetto, anche alla positiva formazione culturale, morale e caratteriale degli allievi.

 

Con Lauree, Diplomi e Attestati siffatti vengono soppiantati, quindi, anche i concorsi, perché gli aspiranti, una volta presentati i documenti richiesti, avranno solo da controllare l’esattezza del punteggio attribuito. Infatti, i vari datori di lavoro, con degli Attestati siffatti, potranno capire e individuare all’istante e con sicurezza matematica, se il richiedente lavoro o impiego fa al caso proprio o meno.

 

Organi  di  Disciplina  alunni

 

Una delle prime e più importanti cose che dovranno essere insegnate nella scuola è il modo di vivere e di comportarsi.

Ora nell’uomo sembra che l’egoismo e la sopraffazione siano innati perché essi emergono fin dalla più tenera età, perciò, fin dai primi anni di vita, si dovrà infondere nei bambini il senso del rispetto, della giustizia e della solidarietà, e comunque, nella scuola, certamente fin dal primo giorno. Spesso, invece, è proprio il contrario, in quanto il bambino che chiede ragione per i soprusi di un compagno, anziché ottenere ascolto e giustizia, viene quasi ignorato dai responsabili e deriso dai compagni, perciò egli e gli altri tenderanno a sviluppare tutti quei comportamenti negativi, e non dignità, onestà, giustizia e solidarietà.

Nelle scuole, onde incentivare il buon comportamento e avversare quello negativo, si dovrebbe attivare ogni espediente, anche con segni evidenti (nastri) a distinzione di buoni e cattivi, eliminando così lo scandalo d’oggi che, in nome dell’insulsa riservatezza e non discriminazione, tende a non fare alcuna differenza tra buoni e cattivi, tra bene e male, salvo lamentarsi, poi, degli effetti nefasti generati.

 

La condotta e la disciplina degli allievi dovranno, quindi, essere seguite e curate scrupolosamente e le eventuali mancanze censite e represse sul nascere, così come dovranno essere attribuiti encomi e premi ai più meritevoli; ciò a freno o a sprone e incentivo al buon comportamento perché il compito principale della scuola dovrà essere quello di formare dei bravi e onesti cittadini .

 

Gli organi di disciplina alunni in un Istituto saranno due; 1° il Consiglio di Sezione2° Collegio di Disciplina alunni formato dall’assemblea di tutti i Consigli di classi parallele.

 

Il Consiglio di Sezione sarà formato dalle tre relative componenti - alunni -genitori e docenti e sarà presieduto da 3 Docenti di Sezione con diritto di voto (alunni e genitori interessati o imputati, dopo essere stati sentiti, saranno allontanati dall’assemblea), si terrà la discussione e le penalità che potranno essere inflitte sono:

a)           richiamo scritto esposto in bacheca;

b)           mostrina del silenzio per 2 giorni;

c)           mostrina del silenzio con divieto di gioco per 3 giorni;

d)           denuncia al Collegio di Disciplina alunni;

e)           denuncia alla Magistratura -

 

L’assemblea dei Consigli di classi parallele sarà formata da tutti i membri dei relativi Consigli, sarà presieduta dai 3 Presidenti con diritto di voto (alunni e genitori interessati o imputati, dopo essere stati sentiti, saranno allontanati dall’assemblea), si terrà la discussione e le penalità che potranno essere inflitte sono:

1.       richiamo scritto esposto nella bacheca alunni;

2.       mostrina del silenzio con divieto di giocare per 6 giorni;

3.       esclusione dall’elettorato passivo e/o attivo;

4.       cambiamento di Sezione;

5.       espulsione dall’Istituto;denuncia alla Magistratura.

 

Organi  scolastici  territoriali

 

Per un buon funzionamento scolastico gli organi a livello territoriale dovranno essere strutturati in 5 livelli: -Istituto -Distretto -Provincia -Regione e Stato, e ogni Organo di livello inferiore sarà rappresentato nel rispettivo Organo superiore da 12 membri - 3 delegati per ognuna delle 4 componenti e ogni anno sarà rinnovato 1 membro per componente; per il resto si farà analogamente a quanto previsto per l’organo di Istituto.

 

Gli organi superiori al 1° livello saranno formati da 4 a 8 organi inferiori ciascuno o da 6 a 12, a seconda della maggiore opportunità sotto diversi punti di vista: logistico, intensità abitativa ed altri.

 

Direzione  generale  dell’Istituto

 

La Scuola dovrà assumere anche l’importante funzione di educare i giovani all’amministrazione della cosa pubblica tramite la realizzazione di veri Consigli di Gestione degli stessi Istituti Scolastici i quali dovrebbero interessarsi, col patrocino del Comune e del Distretto scolastico Provinciale, alla gestione di qualsiasi cosa riguardi l’Istituto, anche se con particolare attenzione alle strutture e all’andamento didattico disciplinare degli alunni; tali Consigli dovranno essere composti dai delegati delle 4 categorie (alunni, genitori, docenti e non docenti) con l’eventuale consulenza di membri degli organi patrocinanti, per le strutture, programmi e organici.

Nelle varie Classi parallele ciascuna componente (alunni, genitori e docenti), eleggerà i 3 propri Delegati al Consiglio d’Istituto.

 

La formula di gestione dovrà essere basata sui seguenti principi fondamentali:

1.       strutturazione e gestione della Direzione e dei vari Settori in modo veramente democratico, stabile e sempre nuovo;

2.       attribuzione di incarichi di durata triennale sfasati o a scalare;

3.       divisione dei Delegati in 3 gruppi per categoria o componente e ogni anno ne sarà rinnovata la terza parte di ognuna;

4.       in qualsiasi posto e Settore (Ministero) vi saranno sempre 3 Delegati alla pari, intercambiabili e di annualità diversa;

5.       la Presidenza sarà ricoperta contestualmente da 3 Presidenti, senza diritto di voto, alla pari e intercambiabili (2 Docenti e 1 genitore) - ogni anno ne sarà rinnovato uno e sarà eletto internamente al Consiglio tra i membri uscenti della rispettiva categoria;

6.       i Direttori amministrativi, sempre 3 con incarico triennale a scalare nominati dall’organo Provinciale, faranno parte, come consulenti d’ufficio, del Consiglio d’Istituto senza diritto di voto;

7.       il potere decisionale sarà facoltà esclusiva dell’Assemblea Consigliare e le decisioni saranno prese a maggioranza di 2/3 dei presenti;

8.       Leggi, ordine e disciplina dovranno essere rispettati da tutti Presidenti e Amministratori compresi e senza alcun condono.

 

Organi  di  Istituto

 

Gli organi di gestione d’Istituto dovranno essere strutturati in 3 gradi, come segue:

1° - Consigli di Sezione;

2° - Consigli di Classi o Sezioni parallele;

3° - Consiglio Generale d’Istituto;

-Organo Giudiziario d’Istituto, a parte.

 

Più dettagliatamente:

 

-i Consigli del primo grado saranno annuali e formati da tutte e 3 le categorie componenti la Sezione al completo (genitori, alunni e docenti e questi fungeranno anche da Presidenti e Segretari), provvederanno ad eleggere i rappresentanti dei genitori e degli alunni (3 per categoria) ai Consigli del 2° livello e si interesseranno all’andamento generale della Sezione - nella Sezione, inoltre, ci sarà anche la figura del capoclasse che sarà costituita da 3 studenti alla pari con nomina trimestrale a scalare e mensilmente ne sarà rinnovato 1 tramite elezione - tale carica non potrà essere ricoperta dal medesimo studente per più di 1 mandato nello stesso anno, e ne saranno esclusi i 3 delegati al consiglio di classe;

-i Consigli del secondo grado (classi parallele) saranno composti da 3 genitori e 3 alunni delegati per Sezione e da tutti gli insegnanti della rispettiva classe e questi fungeranno, a turno, anche da Presidenti e Segretari; a inizio d’anno alunni e genitori e docenti di ciascuna classe (1^ - 2^ - 3^ - 4^) eleggeranno distintamente i propri membri delegati (3 genitori, 3 alunni e 3 docenti ciascuna) al Consiglio d’Istituto (in questo Consiglio gli incarichi saranno di durata annuale);

-il Consiglio Generale d’Istituto sarà invece formato da 3 Delegati per componente (3 genitori, 3 alunni e 3 docenti) per classi parallele più 3, 6 o 9 non docenti a seconda che questi, in organico, siano entro il numero di 20, da 21 a 45 o più di 45 + i 3 Presidenti.

I Direttori Amministrativi vi faranno parte di diritto, come consulenti, senza diritto di voto.

I membri del Consiglio d’Istituto, esclusi gli alunni, avranno un incarico triennale, ma possono decadere anzi tempo per perdita di diritto (termine studi, trasferimento od altro) nel qual caso saranno sostituiti in qualsiasi momento attingendo alle rispettive graduatorie.

 

Consiglio  Generale  di  Istituto

 

1.       Assemblea dei Consiglieri, la quale oltre ai compiti Consiliari e decisionali curerà e/o seguirà anche i seguenti Settori operativi o Ministeri:

a-      Economato e bilancio;

b-      Alunni, con particolare riguardo alla disciplina;

c-      Didattica e dotazioni tecniche;

d-      Organico generale e Personale;

e-      Lavori (edificio e attrezzature), a partire dal semplice ordine e pulizia interna ed esterna dell’Istituto, che dovranno essere curati a turno dagli stessi alunni, cosa che servirà certo anche ad abituare i giovani a tenere in ordine luoghi e cose pubbliche e a non danneggiare alcunché;

f-       Collegio degli Ispettori o probiviri che svolgerà funzioni di controllo in ogni settore autonomamente per molti aspetti e anche su incarico dell’Organo Giudiziario d’Istituto - col mandato di questo, per eventuali particolari controlli, potrà avvalersi pure di esperti esterni (max 3 per circostanza) le cui spese ovviamente saranno fatte in economia;

2.       Collegio Presidenziale sarà formato da 3 membri con incarico triennale a scalare - svolgerà funzioni esecutive, di presidenza, rappresentanza e firma - sarà al di sopra delle parti e senza diritto di voto - sarà composto da 2 docenti e 1 genitore, e potranno accedervi (1 ogni anno) previo elezione Consigliare tra gli uscenti dal Consiglio d’Istituto;

3.       Collegio Amministrativo d’Istituto, con responsabilità in ogni campo, sarà formato da 3 membri incaricati dall’ente provinciale (Provveditorato agli Studi) con incarico triennale a scalare (ogni anno ne sarà rinnovato uno), con diritto-dovere di partecipazione all’assemblea Consigliare in qualità di consulenti senza diritto di voto, ma con funzioni esecutive e di firma - firma che in casi eccezionali, previo relazione scritta, potrebbe essere anche negata e costituire veto - l’oggetto del contendere sarà quindi subito trasmesso all’autorità superiore competente per la dovuta soluzione.

(Le Commissioni di collaudo materiale e lavori varieranno ad ogni operazione e tra i commissari, l’oggetto o terze persone non dovranno mai esservi conflitti di interesse neanche indiretto).

 

La tradizionale figura del Preside sarà abolita e sostituita dai Collegi Amministrativo e Presidenziale che lavorano in corresponsabilità.

Qualora fosse indispensabile prendere una decisione immediata, ciò dovrà essere fatto congiuntamente dai membri presenti più importanti (almeno 3), i quali se ne assumeranno le dovute responsabilità.

 

I membri preposti ai singoli organi e settori, compresa anche la Presidenza, saranno sempre 3 alla pari e intercambiabili; ognuno dovrà appartenere a un gruppo annuale e possibilmente a una componente diversa e si distingueranno, relativamente all’anno, in membro di 1^, 2^ e 3^ classe, con incarichi formali rispettivamente di Coordinatore, Segretario e Aiuto; ogni anno decadrà il più anziano (coordinatore) e ne subentrerà uno nuovo (l’aiuto); nei vari Settori operativi, se non fossero rieletti i rispettivi incaricati dell’anno precedente, potrebbero cambiare anche gli altri 2 membri restanti.

La Categoria non docente nel Consiglio d’Istituto, per gli incarichi nei Settori e relative votazioni, sarà accorpata a quella dei docenti

 

La componente alunni nei Consigli avrà un incarico annuale, sarà esclusa da tutti gli incarichi di Settore e per queste votazioni sarà accorpata alla componente genitori.

 

L’attività della componente alunni nei Consigli di Classe e di Istituto sarà con voto limitato e cioè: -fino all’11° anno d’età non avranno diritto di voto -dal 12° al 14° il loro voto varrà un terzo -dal 15° al 17° (nelle scuole del 3° ciclo Elementare o del 2° Livello scolastico) varrà 2 terzi -dal 18° anno, ma solo nel 3° Livello scolastico (Università), il voto varrà per intero e gli studenti potranno ricoprire anche cariche nei Settori (esclusi Presidenza e Giudiziario).

 

La firma sugli atti ufficiali importanti dovrà essere apposta congiuntamente da 4 membri (2 Presidenti e 2 Amministratori).

Per il principio democratico d’alternanza, i Delegati con incarico triennale decaduti, esclusi i membri dell’organo Giudiziario, non potranno essere rieletti prima che siano trascorsi almeno 3 anni dalla loro uscita dall’apparato e quelli con incarico annuale dovranno saltare un anno.

 

Si è stabilito di conferire incarichi triennali; di mettere 3 membri in ogni Organo e Settore con pari poteri e di annualità diverse; di eleggere e sostituire annualmente 1/3 di tutti i vari incaricati, perché solo con tale sistema si può assicurare una Direzione democratica, perenne e sempre nuova, riducendo al minimo anche ogni tipo di rischio, di errori e di abusi.

 

Organo  Giudiziario  d’Istituto

 

L’organo giudiziario d’Istituto sarà formato da 9 membri (3 per componente), questi saranno eletti similmente e contestualmente al Presidente e ne sarà rinnovato 1 per componente ogni anno - l’organo disporrà come supporto e ausilio degli ispettori o probiviri e sarà presieduto dai 3 membri più anziani, con diritto di voto - le penalità che potrà infliggere sono:

1.       ammenda pecuniaria;

2.       esclusione dall’elettorato passivo e/o attivo;

3.       sospensione temporanea dall’incarico;

4.       denuncia al competente organo Disciplinare del Livello Superiore (Comune, Distretto scolastico Provinciale, ecc.);

5.       denuncia alla Magistratura.-

Per considerare e giudicare una vertenza, i membri che hanno qualche conflitto d’interesse con l’oggetto in discussione o di parentela (fino al 4° grado), con l’eventuale persona in causa, dovranno essere esclusi dall’Organo giudiziario e sostituiti con membro assolutamente al di fuori di ogni dubbio.

 

Se in una vertenza vi fossero implicati membri appartenenti alla Presidenza, al settore Giudiziario o a quello degli Ispettori, il caso sarà demandato all’organo Giudiziario del competente livello Superiore (Comune, Distretto scolastico Provinciale, ecc.).

 

Elezioni  degli  organi  Collegiali

 

Le elezioni saranno tenute annualmente, per Sezione, Classi e Categorie (alunni - genitori - docenti - non docenti), senza liste di candidati prestabilite, ma col semplice elenco di tutti gli aventi diritto (persone tra i 30 e i 70 anni d’età esenti da penalità interne ed esterne); tale limite minimo d’età ovviamente non vale per gli alunni, ma questi se sono fuori corso di un anno saranno esclusi dall’elettorato passivo.

Le votazioni si svolgeranno ad eliminatoria previo 3 turni di votazioni; al 1° turno saranno ammessi, in qualità di elettori passivi, tutti gli aventi diritto; al 2° turno il triplo del numero dei membri da eleggere e al 3° turno soltanto il doppio.

Si potranno esprimere un numero di voti, pro e contro i candidati che si desidera o non si desidera siano eletti, pari al numero dei membri da eleggere.

Ogni Categoria eleggerà i propri rappresentanti e gli stessi delegati eleggeranno poi internamente tra loro, di livello in livello i propri delegati ai Consigli Intermedi, d’Istituto e Superiori, oltre a tenere votazioni anche per aggiudicarsi i seggi dei Settori operativi - per queste votazioni (attribuzione dei seggi) le 4 componenti saranno accorpate a 2 a 2 - genitori e alunni / docenti e non docenti - anche le elezioni interne tra i vari delegati saranno tenute ad eliminatoria e in 3 turni.

 

Le votazioni per eleggere i Delegati dei vari livelli si svolgeranno come segue (si considera principalmente quelle degli alunni e dei genitori):

-a inizio dell’anno scolastico, nella 2^ settimana di scuola si terranno le elezioni di Sezione per eleggere 3 alunni e 3 genitori come delegati ai Consigli di Classi parallele;

-nella 4^ settimana i rappresentanti delle Classi parallele eleggeranno tra loro, per componente, i delegati di Classe al Consiglio di Istituto (nello stesso periodo saranno svolte anche le elezioni relative alle componenti docenti e non docenti);

-nella 6^ settimana si terranno 2 elezioni tra i delegati eletti al Consiglio d’Istituto: una a componenti singole per eleggere i delegati al livello superiore (Distretto) e una a componenti accorpate, come anzi detto, per formare le rispettive graduatorie in base alle quali si aggiudicheranno i seggi dei vari Settori nel Consiglio d’Istituto.

 

Il voto elettorale potrà essere espresso esclusivamente di persona (in Consiglio il voto, avrà pari valore per tutti (genitori, docenti e non d.), indipendentemente dal numero dei figli che uno ha nella stessa Scuola, Classe o Sezione).

I membri che per essere eletti desiderano farsi propaganda, potranno farlo in un apposito opuscolo scolastico, tramite un trafiletto di poche righe contenente le proprie dichiarazioni d’intenti e l’eventuale curriculum, e previo 3 minuti di tempo per presentarsi alla rispettiva assemblea; per parlare, l’ordine d’intervento tra i richiedenti sarà stabilito con estrazione a sorte.

 

Per attivare questa formula dirigenziale, nel 1° anno relativamente al Consiglio d’Istituto, ogni componente dovrà eleggere tanti Delegati quanti ne occorrono per il proprio apparato, come da progetto illustrato, e calcolando da subito anche l’attivazione degli organi dei livelli superiori, dovranno eleggere anche i delegati necessari per l’Organo Superiore (membri 3 più 1 o 2 per componente), onde costituirvi la propria rappresentanza e dare a quello la possibilità di fare altrettanto (al termine del 1° anno poi i delegati in eccedenza decadranno); negli anni successivi, invece, ogni categoria o componente eleggerà solo 1 terzo dei propri delegati per surrogare quelli che decadono.

 

Nel Consiglio di Istituto si effettueranno 2 turni annuali di elezioni, per aggiudicare i vari seggi e Deleghe:

-il 1° a fine anno per eleggere tra gli uscenti i 4 delegati al Consiglio dell’Organo superiore (1 genitore, 1 alunno, 1 docente e 1 non docente) e 1 Presidente e 3 membri del Collegio Giudiziario (1 genitore - 1 docente e 1 non docente), per il proprio organico – e tra i restanti, a componenti accorpate come previsto, per attribuire i seggi dei 6 Coordinatori e dei 6 Segretari, nei 6 Settori;

-il 2° a inizio d’anno (e così sempre) in seno a ciascuna delle 2 componenti accorpate, come previsto, per fare le rispettive graduatorie dei nuovi delegati in base alle quali si aggiudicheranno i 6 posti di Aiuto (1 per settore) e si farà in modo che in ogni settore vi siano sempre rappresentate ambedue le componenti.

 

Più precisamente una volta espletato l’insediamento iniziale:

- alla fine del 1° anno, dato che i 3 gruppi annuali di ciascuna componente non sono ancora distinti, si terranno votazioni interne al Consiglio con 2 graduatorie (1 per componenti accorpate per aggiudicare i seggi dei 6 Coordinatori e dei 6 Segretari dei Settori e 1 per componenti separate, in base a cui si aggiudicheranno i 4 seggi all’Organo superiore e i 4 seggi (1 Presidente e 3 Giudici) nel proprio Istituto a sostituzione dei 4 uscenti, gli altri decadono;

- nelle votazioni di fine 2° anno si farà una consultazione per componente con 3 graduatorie per componente ( 1 accorpata relativa agli ultimi arrivati per la scelta dei 6 seggi di Segretario di Settore e relativamente agli anziani ancora indefiniti per anno, 1 accorpata per aggiudicarsi i 6 seggi di Coordinatore di settore e 1 libera per componente, in base alla quale avranno da scegliere le 4 Deleghe all’Organo superiore e i 4 seggi (1 Presidente e 3 Giudici) nel proprio Istituto e gli altri decadono;

-nelle elezioni di fine 3° anno e successivi, invece, essendo i 3 gruppi annuali di ciascuna componente esattamente distinti, si faranno 6 graduatorie: 2 per componenti accorpate in base alle quali il 1° gruppo sceglie i posti di Segretario, il 2° gruppo quelli di Coordinatore, per ciascun Settore, e 4 per componenti \separate in base alle quali gli uscenti si aggiudicheranno le 4 Deleghe all’Organo superiore e per i 4 seggi interni (1 Presidente e di 3 Giudici), gli altri decadono.

 


Assemblee  Consiliari

 

Le assemblee ordinarie del Consiglio Direttivo dovranno essere tenute mensilmente per esaminare l’andamento generale, i bisogni dell’istituzione e prendere le opportune decisioni in merito.

Le riunioni ordinarie dei Consigli potrebbero essere stabilite una volta per tutte nello stesso Statuto fissando, come predetto, anche parte dell’ordine del giorno; -data delle Elezioni e relativa propaganda -insediamento dei nuovi membri delegati -programmazione attività generale e bilancio preventivo -approvazione del bilancio consuntivo e attività svolte e quant’altro.

La programmazione generale dovrà essere discussa e stabilita dall’assemblea plenaria dei delegati, nella prima e seconda seduta, tenute appena insediati i nuovi membri, salvo successive integrazioni.

L'ordine del giorno dovrà essere stabilito dall’assemblea Consiliare, entro ogni seduta, per quella successiva.

Gli argomenti da trattare all’o.d.g. possono essere proposti da qualsiasi Delegato il quale avrà 5 minuti di tempo per dichiararne le ragioni, poi saranno sottoposti a votazione e se riportassero il consenso di minimo il 10% dei presenti, dovranno essere posti all’o.d.g. del successivo Consiglio che dovrà essere tenuto non oltre i seguenti 40 giorni.

Nelle riunioni Consiliari, gli argomenti posti in discussione dovranno essere illustrati con pochi minuti (max 12) dal presentatore; poi potranno intervenire nella discussione, per un max di 3 minuti a testa, 3 portavoce delegati per ogni eventuale gruppo di pensiero (favorevoli - altre soluzioni - proteste o contrari al problema), quindi le risoluzioni, per un sondaggio orientativo, saranno messe ai voti in modo riservato e sarà reso noto solo il risultato.

Le votazioni vere e proprie, invece, saranno fatte 2 o 3 giorni dopo la discussione e senza ulteriore dibattito; ciò per consentire una riflessione con relativa decisione il più ponderata possibile e nel caso in cui il risultato stentasse a raggiungere la maggioranza prevista, la votazione potrebbe essere ripetuta fino a tre volte.

Le risoluzioni degli argomenti posti in discussione, per essere approvate, dovranno avere la maggioranza dei quattro quinti dei voti utili e le decisioni saranno elaborate o rese esecutive 8 giorni dopo l’approvazione, salvo ricorsi.

Solo in casi eccezionali, qualora fosse indispensabile pervenire a una decisione e non si riuscisse a raggiungere il quorum dei quattro quinti, la maggioranza potrebbe essere abbassata fino ai due terzi (mai al di sotto) e la seduta con relative votazioni potrebbe essere protratta ad oltranza, fino al raggiungimento del quorum.

In qualsiasi votazione i voti validi a stabilire la percentuale saranno solo quelli favorevoli, contrari e di protesta, escludendo i voti errati e gli astenuti.

Nei Consigli la votazione dovrà avvenire in modo riservato, o elettronicamente o tramite l'urna con dei cartoncini intestati al consigliere con i voti di favorevole, contrario, astenuto e protesta; sarà registrato come ha votato ciascun Consigliere e a chiusura di seduta la votazione sarà resa pubblica.

Avverso le delibere potrà essere presentato ricorso entro sette giorni dalla pubblicazione all'albo; però esso dovrà essere firmato almeno dal 51% dei Delegati o degli iscritti; in tal caso, il problema dovrà essere demandato all’organo Superiore il quale dovrà discuterlo entro i successivi 50 giorni e la sua risoluzione sarà poi inoppugnabile.

Alle riunioni Consiliari per essere valide dovranno presenziare almeno l’80% dei Delegati; eventuali assenze dovranno essere giustificate e dopo 2 assenze ingiustificate o ritenute tali dal Consiglio, l’interessato sarà dichiarato decaduto e sostituito automaticamente attingendo alla rispettiva graduatoria.

Per la dovuta trasparenza tutti i componenti dell’Istituto avranno diritto a visionare i registri e ad assistere alla assemblee consiliari, ma in queste senza diritto di parola.

I membri delegati, relativamente al sesso, non dovranno mai differenziarsi per oltre un terzo, salvo indisponibilità di altri.

Incompatibilità tra cariche: nessun Consigliere incaricato presso organi o settori potrà ricoprire altri incarichi, mentre i Delegati senza seggio potranno assumere incarichi temporanei non fondamentali escludendo quelli di Probiviri, Presidenti e Ispettori.

 


Osservazioni  e  note

 

La frequenza scolastica del bambino dovrà essere anticipata di un anno (al 5° anno) e dovrà essere preceduta da 2 anni di scuola materna con orario scolastico progressivamente allungato come da seguente prospetto:

-nel 1° anno delle scuole elementari 4 giornaliere;

-nel 2°                  idem                      5                ;

-dal 3°                                    l’orario di permanenza nell’istituzione scolastica dovrà essere di 6 ore e aumentare poi gradualmente fino a giungere alle 7-8 ore e oltre (tempo pieno), ma in tale arco di tempo si svolgeranno oltre alle consuete lezioni, la consumazione di un pasto, lo svago con gioco e ginnastica per almeno 90 minuti e altrettanti di studio, così che il ragazzo possa condurvi, sempre assistito dagli insegnanti, una vita normale e piena d’interessi, e tornare a casa senza alcun pensiero per impegni di studio.

Fin dal 1° anno della scuola elementare nelle classi dovranno esserci più insegnanti con rappresentanza di ambedue i sessi e sentiti pediatri e psicologi, forse si potrebbe iniziare anche da qui lo studio della 1^ lingua straniera internazionale (che dovrà essere stabilita dall’ONU) e di una 2^ Lingua Straniera scelta tra quelle più diffuse.

 

Nella scuola di base il numero di alunni per Sezione, per potersi avere un buon controllo e profitto, dovrebbe oscillare tra i 14 e i 21.

Le scuole, per chi lo desidera, dovranno restare aperte e funzionanti tutto l’anno, dalle ore 07,30 alle 19,30 ivi compresi i mesi estivi e giorni festivi anche se, didatticamente parlando, dovranno funzionare per 6 giorni settimanali su sette e per circa 10 mesi su 12. Durante i periodi di ferie vi si cureranno le attività parascolastiche e di supporto con la presenza di almeno i 3 quarti degli addetti, mentre l’anno scolastico, inteso come lezioni didattiche normali, inizierà in tutte le scuole dello Stato il 1° settembre e terminerà il 30 giugno.

 

Le istituzioni scolastiche dovranno funzionare in parte anche come collegi e convitti, perciò con la mensa e tutto il resto, e nell’ambito delle stesse dovranno trovarvi alloggio da 3/5 custodi-bidelli, da 3/5 assistenti-infermieri, i 3 Amministratori, più tutti i ragazzi abbandonati, figli di n.n. e di famiglie disastrate, oltre agli studenti che per ragioni di distanza tra casa e Scuola non possono andare avanti e indietro giornalmente.

In ogni grosso centro abitato e nelle province si dovranno istituire scuole particolarmente attrezzate per i vari tipi di svantaggiati e disabili, i quali non troverebbero alcun giovamento nel frequentare le scuole comuni o normali.

Si dovrebbero istituire anche scuole per i più dotati (media generale superiore all’89%), tenendo presente anche il problema di singoli elementi con doti eccezionali in discipline particolari; casi che dovrebbero essere considerati e risolti singolarmente con parere concordato tra insegnanti, genitori, psicologi e ragazzo.

 

(Per i principi di democrazia e autodeterminazione, agli studenti la cui famiglia non raggiunge un certo reddito mensile (circa € 2.000), potrebbe essere accordata anche la facoltà di iscriversi a Istituti non statali e assegnare loro una certa somma da devolvere all’Istituto, convenzionato con lo Stato, scelto e frequentato dal ragazzo; ciò potrebbe innescare anche una sana concorrenza che, se contenuta, non guasta certo).

 

I giovani avviati al lavoro, se dopo aver fatto uno o più corsi di avviamento non riuscissero a trovare un posto di lavoro, compiuto il 18° anno d’età, potranno ricevere dallo Stato il 50% del sussidio di disoccupazione, a condizione che si tengano a disposizione di tutti gli enti pubblici, per 4 ore al giorno e per 5 giorni settimanali, per lavori utili e facili o frequentino altri corsi d’arte e mestieri; chiaramente essi saranno tenuti a mantenere anche una buona condotta e se qualcuno facesse opera di boicottaggio per evitare di lavorare, oltre ad essere da subito privato del sussidio sarà anche perseguito legalmente.

 

L’impegno allo studio e al buon comportamento dovrà essere sempre incentivato in diversi modi (encomi, attestati, medaglie e premi vari), inoltre tutti gli studenti che avranno terminato il 3° corso scolastico di base con buon profitto e compiuto il 17° anno d’età, con famiglia a basso reddito (circa 2.000 € al mense), avranno diritto ad una borsa di studio mensile corrispondente al 50% del sussidio di disoccupazione e a tutte quelle agevolazioni atte a dar loro la possibilità di proseguire e portare a termine gli studi.

 

Nelle scuole ogni insegnante dovrà poter disporre di un’aula debitamente attrezzata per la propria materia, così che la stessa possa essere insegnata al meglio.

Il laureato per poter svolgere la professione di insegnante, in qualsiasi ordine e livello di scuola, oltre ad essere in possesso del relativo titolo (Laurea breve per l’elementare – Laurea Media per la scuola Media e media Superiore – Laurea Superiore per l’Università), dovrà anche integrarlo con ulteriori esami in pedagogia, psicologia, sociologia; inoltre, dovrà aver compiuto 40 anni d’età, dovrà essere psichicamente e sessualmente normale e tra docente e discente dovrà intercorrere una differenza d’età di almeno 30 anni.

 

Relativamente alla libertà d’insegnamento, essa dovrà riguardare solo il modo di comunicare e non anche i contenuti perché questi dovranno sviluppare i programmi stabiliti dallo Stato e tutti i docenti dovranno mettere in buona luce i valori su cui, per la Nazione, si basa il buon viver sociale (ordine, verità, disciplina, rispetto, giustizia, solidarietà, onestà, impegno, coerenza, democrazia, opposizione al male, testimonianza e normalità), o almeno dovranno parlare e comportarsi nel modo più normale e neutrale possibile per non influenzare in negativo gli allievi; diversamente essi saranno destituiti dall’insegnamento.

 

Relativamente alla continuità didattica, cosa ovviamente comoda, per i docenti, ma negativa per la formazione culturale e psicologica dei discenti, si dovrà progettare e stabilire la rotazione degli insegnanti tra le varie sezioni e classi della stessa Scuola e ogni 3 anni essi dovrebbero cambiare anche Istituto, così da uniformarsi anche l’istruzione scolastica tra gli studenti dello stesso indirizzo di studio in tutte le sezioni e classi dei vari Istituti, dei Distretti e nell’intera Nazione.

 

Si dovrà anche introdurre in ogni settore il principio di alternanza o mobilità, per cui i posti di lavoro e le cattedre dovranno essere organizzati in modo che in ognuno di essi vi siano impegnate 3 persone paritarie e intercambiabili con nomina triennale rispetto alla sede e ogni anno uno di essi sarà sostituito e non dovrà poter tornare nello stesso posto prima che siano trascorsi almeno 15 anni. Tutto ciò tende ad arricchire e a moralizzare sia la persona che l’ambiente di lavoro e a rendere innocui o meno deleteri i lavoratori negativi, mentre favorisce l’opera degli insegnanti positivi che avrebbero così modo di contattare molti allievi ed elevarne la personalità.

 

Al termine di ogni anno alunni e non compileranno una scheda di valutazione per ciascun docente e non; tali schede saranno poi considerate da una Commissione parallela all’Organo giudiziario la quale assegnerà Valutazioni diversificate per i vari aspetti (condotta, preparazione, impegno, risultati ottenuti) e queste saranno determinanti ai fini della professione e di gratificazioni.

 

Gli operatori scolastici, similmente a tutti gli altri lavoratori e impiegati dello Stato ed equiparati, dovranno essere impegnati internamente all’istituzione per otto ore effettive al giorno più 30 minuti di pausa pranzo e per 5 giorni settimanali, salvo coloro che, per giusta causa, hanno diritto a lavorare per metà orario (casalinghe/i, anziani, svantaggiati, studenti ed equiparati) e nessuno dovrà poter svolgere altro lavoro retribuito in nessuna forma.

 

Tutto il personale scolastico, similmente agli altri impiegati, dovrà fruire annualmente di 5 settimane o 25 giorni lavorativi (30 chi lavora 6 giorni settimanali) di ferie così ripartite:

-3 settimane (15 o 18 giorni) tra il 20 giugno e 10 settembre;

-1 settimana (5 o 6 giorni) tra il 20 Dicembre e il 10 Marzo;

-1                (5 o 6 giorni) nell’arco dell’anno, per motivi familiari.

 

La presente impostazione scolastica, oltre ad essere più coerente e adeguata ai tempi attuali, per impegno e funzionalità, porterà i giovani ad una maturazione sociale, lavorativa e professionale anche con alcuni anni di anticipo, cosa affatto trascurabile che torna certamente a vantaggio sia loro che della stessa società.

 

 

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I n d i c e

 

1   Titolo e nota

2   Dedica                                            Premessa

3   Istituzione scolastica                        Strutturazione corsi d’istruzione

5   Valutazione dello studente               

6   Respinti                                         

7   Esami

8   Strutturazione dei Titoli di studio

9   Organi di Disciplina alunni

10 Organi scolastici territoriali               Direzione generale dell’Istituto

11 Organi di Istituto

12 Consiglio generale di Istituto

14 Organo giudiziario d’Istituto             

15 Elezioni Organi Collegiali

18 Assemblee Consiliari

20 Osservazioni e note

24 Indice e Note finali

 

 

 

Note  finali

 

E’ vietato riprodurre il contenuto del presente libretto, in qualsiasi forma, a scopo di lucro o brevetto; se ne consente però la divulgazione a scopo culturale, anche in altre lingue, a condizione che la riproduzione o traduzione aderisca perfettamente all’originale e ne dichiari la fonte di provenienza.

 

Roma, 19.01.2004 - E.C.

 

 

Realizzato in proprio - Fioravanti Bruno Giuseppe -

 

AI SENSI DEL D.P.R. 445 DEL 28.12.2000 ART. 19/19BIS

DICHIARO CHE LA PRESENTE COPIA/FOTO E’ CONFORME

ALL’ORIGINALE IN MIO POSSESSO.

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Stampato il 02.11.2011 – su 24 pagine.