PAGINA d’APERTURA
      

        Pubblicazioni

1 Governo Unitario Perenne

2 La Vera Democrazia

3 Giustizia Equa

4 Religioni e Unità

5 Scuola e Riforma

6 Codice Stradale

7 Calendario Solare invariabile

8 Sanità e Etica

9 Direzione di Enti e Società

10 Riflessioni varie

11 Poesie - Strofette

12 Vero e Puro Amore

13 Proposte attuative Democrazia

14 Pubblicità propria

         Autore: Bruno Giuseppe Fioravanti        E-mail > bgfioravanti@tiscali.it         
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GOVERNO EQUO

 

PERENNE SEMPRE NUOVO

 

VERA DEMOCRAZIA

 

 

 

 

(se si vuole davvero pace e serenità)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Autore

Bruno Giuseppe Fioravanti

 

 

Riflessioni  e  nota  personale 

 

-Tutti ci lamentiamo per i mali causati dall’egoismo umano, e tutti abbiamo due potentissimi mezzi per combatterli e ridurli al minimo; “il compiere i nostri doveri secondo le regole dell’onestà, del rispetto, della verità e della giustizia, e il contrastare i malfattori come meglio possiamo”, ma quasi tutti pretendiamo che siano gli altri a farlo mentre noi facciamo sempre ciò che più ci conviene o ci soddisfa – e allora !? -

 

-Come alla fine di ogni viaggio si lascia tutto e ci restano solo i ricordi piacevoli e/o spiacevoli la cui memoria ci darà gioia o dispiacere, così al termine della vita lasceremo tutto e porteremo con noi solo i ricordi di ciò che abbiamo fatto o non fatto di positivo e negativo in parole, opere e omissioni, e saremo giudicati secondo le nostre inclinazioni, doti e insegnamenti ricevuti, quindi ci sarà attribuito un premio, una punizione o una condanna a secondo i meriti e demeriti accumulati. Considerando, pertanto, che in quel luogo non vi possono essere assolutamente i nostri trucchi (prescrizioni, sanatorie, condoni e similari) ci conviene sicuramente agire con rispetto e amore, e come prescritto da religione, leggi e buone usanze.

 

Che ci attende, poi, un’altra vita dopo la morte si deduce anche dal semplice ragionamento logico, in quanto, se così non fosse, la vita dell’uomo non avrebbe senso e se essa non avesse dovuto avere alcun senso ci sarebbero state attribuite solo doti simili a quelle degli animali, né avremmo avuto alcun profeta e fatto o evento misterioso.

 

Qualche volta ricordati di queste cose, specie quando ti senti abbattuto e sfiduciato o troppo sicuro di te.

 

 

 

 

(L’autore, prima di andare in pensione, ha lavorato per 47 anni - 41 riconosciuti e pagati 40 -  47 anni con lavori alterni, di cui 35 nello Stato in luoghi e ambienti diversi, ma ovunque facendo costantemente in pieno il proprio dovere e sempre nell’interesse dell’utente e del datore di lavoro, pensando che da questi era pagato per quello, onorandosi di ciò e biasimando apertamente il comportamento opposto - Inoltre ha sempre cercato e cerca di rendersi utile anche agli altri come crede e può).

 


 

Pubblicazioni  dello  stesso  autore

 

Titolo e nòcciolo del contenuto

 

1)      Governo Neutro Perenne Sempre Nuovo > Vera Democrazia - (può nascere solo da: -Sezioni comunali sempre attive -Elezioni circoscritte a Sezioni e Consigli -Liste con tutti gli aventi diritto -Elezioni a eliminatoria in tre turni - Voto Pro e/o Contro -Rinnovo annuale di un terzo di Deputati -Fuori dai Partiti e da ideologie);

2)      Scopriamo-Impariamo La Vera Democrazia - (formula di vera democrazia neutrale ed equa);

3)      Giustizia -Legge -Magistrati - (ipotesi innovative: attivazione d’ufficio, gratuità, rapidità, corresponsabilità);

4)      Religioni Unità e Governo Civile - (insegnamento pratico dell’amministrazione della cosa pubblica e dell’educazione morale e civile);

5)      Scuola e Riforma - Attestati Integrali - (titoli di studio completi di tutte le materie con voti specifici e cumulativi differenziati -mai più esami -mai più concorsi);

6)      Il Maxi Errore nel Codice Stradale - (l’attuale codice è costituito con le due norme fondamentali in contrasto tra loro e ciò determina intasamenti e favorisce incidenti - molti segnali sono incoerenti);

7)      Calendario Solare Invariabile - (i giorni dell’anno, del mese e della settimana coincidono sempre, perciò calendari e agende potranno essere perenni);

8)      Sanità e Etica - (diritti del paziente e affini);

9)      Sistema Operativo per Enti e Società - (il solo sistema direzionale gestionale che può garantire dignità, giustizia e serenità negli ambienti di lavoro e sociali);

10)   Riflessioni varie - (brevi riflessioni di un anziano in pensione);

11)   Poesie, Strofette e Preghiere;

12)   Il Vero e Puro Amore - (breve storiella sceneggiata).

 

Puoi trovare il tutto nel sito web www.uomonuovo.eu

 


 


 

 

     

 

 

O P U S C O L O    C I R C O L A R E

 

S o n o   p e r   t u t t i   a n c h e   p e r   t e

 

Se vuoi puoi prendermi, leggermi e copiarmi; sei pregato/a solo di trattarmi con cura e di non seppellirmi in uno scaffale o peggio, ma di passarmi poi, al più presto, a persona che ritieni interessata alla cosa (idealisti, cercatori di verità, di giustizia e di logica – ti saranno grati), o di lasciarmi in luogo idoneo e appropriato (sul tavolo di qualche importante sala d’aspetto), affinché anche altri abbiano la stessa occasione.                        Grazie -

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



M a s s i m a

 

   La serenità e la gioia possiamo trovarle solo dentro noi stessi, ma dobbiamo cercarle nella semplicità e nell’amore verso tutti e tutto, e nella giustizia; e pur tendendo a migliorarci e al raggiungimento delle nostre aspirazioni, dobbiamo saperci contentare di tutto: di come siamo, di quel che abbiamo e di quel che facciamo, altrimenti saremo sempre insoddisfatti e inquieti, anche se giovani, belli, liberi, famosi, con soldi e salute.

 

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O P U S C O L O    C I R C O L A R E

 

S o n o   p e r   t u t t i   a n c h e   p e r   t e

 

Se vuoi puoi prendermi, leggermi e copiarmi; sei pregato/a solo di trattarmi con cura e di non seppellirmi in uno scaffale o peggio, ma di passarmi poi, al più presto, a persona che ritieni interessata alla cosa (idealisti, cercatori di verità, di giustizia e di logica – ti saranno grati), o di lasciarmi in luogo idoneo e appropriato (sul tavolo di qualche importante sala d’aspetto), affinché anche altri abbiano la stessa occasione.                      Grazie -

 

 

 

GOVERNO EQUO

 

PERENNE SEMPRE NUOVO

 

VERA DEMOCRAZIA

 

 

 

 

 

 

(se si vuole davvero pace e serenità)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ovale: diritti: rispetto 
giustizia solidarietà
uomonuovo

doveri: onestà 
impegno coerenza
 

 

 

 

 

 

 

 

 


Autore

Bruno Giuseppe Fioravanti

TERZO  MILLENNIO  DELL’ERA  CRISTIANA

 

UOMO NUOVO  -  VITA NUOVA

 

Idee originali per un sistema di vita sociale veramente democratico ed equo.

 

Quasi tutti voi, dopo aver letto questo libretto, penserete che la formula politica qui descritta sia utopia, ma utopia non è ciò che è difficoltoso realizzare solo perché contrasta con un certo egoismo umano. Utopia è solo ciò che è impossibile; come “il credere che l’uomo possa continuare ad avvelenare, distruggere e stravolgere l’ordine naturale della propria casa-terra senza doverne, poi, subire e sopportare le gravissime conseguenze”.

 

 

Per migliorare le cose devi riflettere con neutralità, partecipare e, all’occasione, parlare e agire, sempre però con onestà e rispetto verso tutti e tutto; se ti trovi male e non fai nulla per cambiare, non hai neppure il diritto di lamentarti perché la colpa è anche tua.

 

 

Mi auguro che leggere questo libretto sia, per te, interessante e utile; possa ampliare i tuoi orizzonti intellettuali, farti sognare e ridarti carica, fiducia e speranza nel futuro.

 

 

Pace  e  bene –

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  (Regola della gioia - Semina e opera sempre il bene, con amore e giustizia, e, pur senza vederne i frutti, sarai contento d’averlo fatto).

 


D e d i c a

 

Agli uomini di buona volontà e a tutti coloro che con impegno e sacrifici si sono adoprati ovunque e comunque per il vero bene umano, ma soprattutto a quelli che hanno pagato col sacrificio supremo o in altro grave modo per difendere dignità, verità e giustizia; a tutti loro perenne gratitudine, lodi e onori.

 

 

 

P r e m e s s a

 

Fin da ragazzo, quando mi resi conto delle ingiustizie e dei soprusi perpetrati in ogni maniera (in apparenza anche legalmente), da persona o da gruppi, sulla singola persona o sulle masse, nacque in me il desiderio di ideare una formula organizzativa sociale che potesse impedire il perpetrarsi di simili misfatti. A tale scopo ho dedicato molto tempo per cercarne delle buone soluzione, e, tramite innumerevoli e sofferte meditazioni, sono riuscito a ideare e progettare una vera e autentica Democrazia che è pluralismo, neutralità, rinnovo, continuità, rispetto, giustizia equa e solidarietà; sistema che, superando ogni forma di dispotismo, riesce a prevenire e ovviare la quasi totalità degli abusi, soprusi e violenze più o meno manifesti. Dato, poi, che la formula ideata può ripetersi similmente all’infinito ho esteso il progetto al governo di tutta la Terra.

 

Le idee esposte in questo elaborato perseguono il vero bene sociale e tendono a far coesistere sempre la libertà con il rispetto, e la giustizia con la solidarietà, come in una grande famiglia patriarcale in cui si vive in piena armonia.

 

Inizialmente avrei voluto pubblicare solo il progetto politico-amministrativo, ma poi, non riuscendo proprio a concepire l’illogicità e l’incoerenza umana, non ho potuto fare a meno di sfiorare altri settori della vita sociale e in particolare quelli della convivenza, del lavoro e della Giustizia.

 


Introduzione

 

Ho sempre ritenuto che il caos in cui versa il mondo per motivi socio-politico-economici sia da attribuire maggiormente alle vecchie leggi e ai principi e sistemi nazionali e internazionali con cui i popoli si governano; e finché tali principi e Leggi, basati sull’egoismo, non saranno sostituiti con altri fondati sul rispetto e sulla solidarietà, nel mondo non vi sarà mai pace, ma vi saranno sempre guerre tradizionali, commerciali e monetarie; e queste ultime riaccenderanno sempre le prime.

Divisioni e differenze hanno sempre ostacolato e sempre ostacoleranno i buoni rapporti tra i popoli.

 

I popoli inizialmente, quando le comunicazioni erano molto difficoltose, si costituirono come gruppi sociali, in territori definiti da confini alquanto naturali, organizzandosi ciascuno autonomamente, stabilendo la propria identità culturale, codificando regole di vita cui attenersi (lingua, costumi, valori, ecc.); gli esterni erano considerati nemici da depredare, schiavizzare o sfruttare.

Oggi con lo sviluppo tecnologico delle comunicazioni e dei trasporti, i confini delle Nazioni, di fatto, non esistono più; tutta la Terra è divenuta come un unico Stato, per cui è indispensabile abbandonare i vecchi sistemi di rapporti tra popoli e realizzare un unico Governo Federale Mondiale onde risolvere i grossi problemi sociali, di disparità e neo schiavismo causati dagli attuali rapporti commerciali internazionali.

 

Quasi tutti auspicano la soluzione dei problemi politici e sociali e qualcuno prova anche a dire che partiti e sindacati ormai hanno concluso il loro tempo, ma poi sembra che nessuno abbia il coraggio di avanzare ipotesi o progetti per organizzare un nuovo sistema sociale di vita.

Questo breve elaborato, invece, costatato che le negatività sono generate soprattutto dall’egoismo e dal comando totalitario di singole persone o di gruppi, teorizza una formula di governo e di vita sociale sostanzialmente modificata in senso pienamente democratico, dal livello locale a quello statale e mondiale, nel rispetto e nella solidarietà, nel convincimento che indistintamente tutti (sia singoli che Nazioni), abbiamo bisogno gli uni degli altri.

Nella certezza, quindi, che tra tutti i popoli si dovrà cercare un assetto politico amministrativo mondiale, perché solo questo potrà tendere ad annullare guerre e contrasti, moltiplicando anche le risorse a beneficio dell’intera umanità, si prospetta, col presente elaborato, una nuova organizzazione sociale, dalla piccola comunità locale a quella mondiale.

Gli Stati, pertanto tra l’altro, dovranno istituire, tra popolo e Comuni, un nuovo ente sociale super attivo “la Sezione” e l’ONU dovrà prendere l’iniziativa e, eliminando ogni diritto di veto, col consenso e il sostegno della maggioranza di almeno l’80% dei Paesi aderenti, auto-nominarsi Organo Sovrano Mondiale e, in virtù della forza della concordia, dovrà essere dotato di un adeguato territorio ove stabilire la Capitale del Globo e di una forza materiale di pace e soccorso attestata in vari punti strategici della Terra; dovrà ergersi ad arbitro tra tutti i popoli, promuovendo un nuovo modello di vita e di governo politico neutrale da quello locale, Statale a quello mondiale, nel rispetto delle identità Nazionali.

 

L’ONU dovrà quindi iniziare col rinnovare radicalmente la propria istituzione, secondo i principi della citata vera e autentica democrazia stabilendo Leggi e regole neutre di vita sociale, relative ai principali problemi comuni Locali e Mondiali (moneta, retribuzione, prezzi, lingua, alfabeto, scrittura, calendario, commercio, produzione, tasse, governo, lavoro, utilizzo delle risorse naturali, ecologia, valori materiali e morali, unità di peso-misure e quant’altro); Leggi che ogni Nazione, pur conservando la propria identità, dovrà adottare e rispettare (almeno quelle dichiarate fondamentali).

Gli stati che a parità di diritti e doveri non intendessero far parte dell’ONUM (Organizzazione Nazioni Unite Mondiali), si auto-escluderanno e saranno rispettati fino a che essi rispetteranno gli Stati dell’Unione stessa e, al loro interno, i diritti naturali e umani; diversamente l’ONUM cercherà, in ogni maniera, di farli desistere da comportamenti contrari a detti principi e di renderli innocui (iniziando con la forza delle sanzioni).

 

Il sistema, pur se progettato a livello mondiale, con le opportune varianti, può essere attuato anche da singole Regioni autonome, Stati e Confederazioni di Stati.

 

(Finché non sarà attuata la formula di governo descritta in questo libretto o una del tutto simile, non vi sarà mai pace sulla terra, perché le formule ideate dalle associazioni laiche (partiti), sono basate più sulla libertà (egoismo) che sul rispetto (onestà), e quelle delle dottrine religiose anche sull’infallibilità e la staticità).


P A R T E   P R I M A

 

Principi ispiratori del progetto

 

Il Sistema è basato sui principi di Democrazia vera, Ordine, Rispetto, Disciplina, Giustizia, Onestà, Impegno, Coerenza e Solidarietà controllata, senza i quali nessun progetto di vita collettiva, potrà mai dare, nella realtà, buoni risultati.

La persona, a qualsiasi nazionalità appartenga, dovrà avere pari diritti, doveri (e dignità); e finché tale principio non sarà attuato e raggiunto, nel mondo non potrà mai esservi una vera pace.

L’uomo per acquisire e maturare la propria personalità e dignità, ha bisogno di essere trattato con ogni rispetto, affrancato dalle necessità primarie, dall’ignoranza e da ogni forma di soggezione materiale e psicologica.

La persona dovrà essere soggetta soltanto ai doveri del proprio stato stabiliti con Leggi semplici, chiare e precise, Leggi che possono essere riunite in questa piccola norma:

Compiere onestamente, con coerenza e impegno, i doveri del proprio stato, nel miglior modo e nel più breve tempo possibile, nel giusto interesse proprio e comune, trattando tutti e tutto con rispetto, giustizia e solidarietà, adoperandosi sempre per il bene e contrastando ogni forma di male”.

Per pervenire ad una vita sociale veramente accettabile e positiva, la libertà dovrà essere sempre condizionata al rispetto, specie nei confronti del prossimo e non si dovranno neanche ledere i beni naturali oltre l’indispensabile e necessario. (Nessun essere ragionevole è mai libero completamente).

Se prendiamo ad esempio la natura notiamo che gli animali che vivono in gruppo si sono dati un codice di comportamento che limita la libertà individuale per favorire e rendere possibile la vita di gruppo, vita che rende, poi, più facile anche quella individuale; ne consegue perciò che più si limita la libertà individuale e settoriale, a beneficio di quella collettiva, più si eleva il tenore di vita sociale e personale.

Tale riflessione va ribadita soprattutto a coloro che enfatizzano la parola libertà (di agire), come se si trattasse di abolire lo schiavismo e non si rendono conto che oggi è proprio la libertà egoistica di pochi, sia a livello locale che mondiale, ad impedire il progresso e il benessere di tanti (anche quello di loro stessi).

Per prima cosa si dovrà, quindi, procedere alla riforma delle Leggi basandole sulla logica della verità, della neutralità, del rispetto dell’uguaglianza e dell’amore verso tutti e tutto; in secondo luogo, esse dovranno essere fatte rispettare con una vera disciplina mantenuta tramite stretti e capillari controlli e, in caso d’infrazioni, i responsabili dovranno essere perseguiti immediatamente e giustamente, sia pure nel pieno rispetto della loro dignità.

La Giustizia dovrà essere amministrata gratuitamente e applicata d’ufficio il più tempestivamente possibile; ciò costituisce sicuramente un fortissimo incentivo a far sì che le persone si comportino in modo onesto.

Visto il sistema di vita sempre più complesso e socialmente concatenato sia a livello locale che globale, la politica dovrà tendere a risolvere i vari problemi a tutti i livelli, nel modo ideale, cercando di individuare i punti d’equilibrio ove interessi personali e sociali, locali e mondiali, materiali e morali, siano protesi al miglioramento delle condizioni di vita comunitaria onde pervenire a una pacifica e serena convivenza tra tutti e tale principio dovrà essere perseguito anche a scapito di privilegi e di libertà personali, settoriali, locali e Nazionali.

Si dovrà costituire perciò l’unità federale mondiale, cosa che oltre a comportare la scomparsa delle guerre, darà anche la possibilità di stanziare enormi risorse da dedicare alle necessità umane, alla cultura, alla spiritualità e alla ricerca in ogni direzione, così da saper scegliere meglio anche le vie che portano verso evoluzioni positive e giuste.

Tra le prime cose da fare, dovrà essere fissato il valore convenzionale universale della moneta rapportandolo alla retribuzione dell’ora lavorativa, che dovrà essere uguale in tutti i luoghi della Terra e dovrà anche avere pari potere d'acquisto ovunque, perché data la globalizzazione sviluppatasi negli ultimi tempi, sono soprattutto le differenze di retribuzioni, costi e guadagni a determinare i più gravi squilibri con i susseguenti dissidi mondiali (contrasti, attentati e guerre).

Gli Stati non dovranno avere più Colonie e se in seno ai loro territori ci fossero delle realtà locali o etnie diverse che, non comprendendo i vantaggi derivanti dall'unione, volessero rendersi autonome, dovranno favorire in seno ad esse l’espletamento di referendum, e se il 67% dei votanti optassero per l’indipendenza, questa dovrà essere loro concessa.

Tutti gli Stati che in passato hanno avuto delle Colonie a scopo d’interesse, ora dovrebbero essere tenuti a promuoverne lo sviluppo, aiutandole ad emanciparsi anche con forti investimenti di denaro, elargito a fondo perduto o quasi, a condizione che loro si impegnino a rispettare e a far rispettare i diritti e la dignità dell’uomo e a limitare le procreazioni; questo stesso principio dovrà essere praticato anche nel concedere i benefici previsti dall’ONUM.

Il sistema pone al bando ogni forma di violenza o di guerra a scopo d’interesse lucroso; molti sostengono però che essa può essere doverosa in caso di difesa, ma difesa di cosa? (degli abusi o dagli abusi?).

E’ noto che la guerra generalmente è causata da 3 motivi: 1° perché qualcuno vuole appropriarsi gratuitamente o quasi dei beni altrui; 2° perché qualcuno non vuole cedere a prezzo equo beni naturali, invenzioni, scoperte e simili; 3° perché lo sfruttato e oppresso non vuole più essere tale.

Nelle ribellioni e negli attentati si pensa sempre e solo alla repressione e mai a cercare di rimuovere le cause che li hanno scatenati; come se coloro che li hanno compiuti fossero dei pazzi invasati che si divertono a fare del male al prossimo, alle cose e a mettere in pericolo la vita propria e quella dei loro cari.

Se chi possiede beni indispensabili e necessari in abbondanza, anziché usarli per sfruttare e opprimere il prossimo, li condividesse cedendoli a un prezzo equo, si eliminerebbe certamente uno dei principali motivi di guerra.

E’ dimostrato, pertanto, che anche la presunta guerra di difesa è una guerra di prepotenza, o perché non si vuole cedere ciò che si possiede in abbondanza a un prezzo equo, o perché si pretende di continuare a sfruttare il prossimo opprimendolo direttamente o indirettamente.

Nessuno ha il diritto di ergersi a padrone di persone, cose, invenzioni, scoperte e simili, ma tutti hanno il dovere-diritto di condividere col prossimo i beni naturali e le scoperte tecnico scientifiche a prezzi equi.

L’unica guerra giusta potrebbe essere quella rivolta a fermare dei pazzi che stanno massacrando persone o distruggendo beni o ambiente senza alcun giustificato motivo, vedi certi massacri o incendi, fatti solo per sfregio, sadismo, per prostrare il prossimo o per snidare qualcuno.

Il sistema prevede anche la soluzione dei problemi di convivenza tra Etnie diverse. Per prima cosa, nelle Sezioni (nuovi organi base, di cui si parlerà tra breve), si stabilirà che nessuna Etnia abbia, nei consigli, meno di un terzo dei seggi che gli spetterebbe per diritto in rapporto al numero delle proprie persone.

Se poi le varie Etnie, pur vivendo insieme, non volessero integrarsi appieno, ognuna avrà la propria Sezione ed eleggerà i propri delegati all’organo Comunale, mentre negli organi Superiori saranno rappresentate come anzi detto e dovranno perciò risultare unite per Governo, Leggi e quant’altro, perché nello stesso territorio non possono convivere più etnie con leggi diverse.

Se, invece, le varie Etnie volessero vivere totalmente separate, il Governo della Confederazione di Stati cui esse appartengono provvederà alla divisione equa del territorio tra loro, tenendo conto della popolazione, della superficie territoriale dei suoli e della relativa ricchezza e produttività, sui quali dovranno sistemarsi le parti.

Nel caso di divisione, i confini, nei territori aperti, saranno costituiti da un’adeguata fettuccia di terra cuscinetto e nei centri abitati si erigeranno barriere idonee a far sì che il popolo non possa entrare in conflitto.

La sorveglianza su tali confini dovrà essere assicurata da forze neutrali e pertanto sarà espletata da forze del Governo mondiale.

Infine, nel caso di popoli ancora allo stato primitivo, se questi non volessero essere contattati, dovranno essere rispettati e lasciati in pace nel loro territorio che non dovrà essere invaso in alcun modo, rispettando a monte anche i fiumi che li traversano.

Per garantire la effettiva uguaglianza e libertà tra i popoli, il patto del diritto di Veto tra Stati, che costituisce e sancisce un accordo alla sottomissione e alla supremazia, quasi una vera schiavitù di Stato e situazione indegna e inammissibile tra popoli civili, dovrà essere abolito.

Il principio di favorire il più forte, il più grande, il più bello, il più furbo, dovrà essere abolito, perché ciò è causa di antagonismi e di mali; si dovranno invece favorire l’educazione, il rispetto nonché l’impegno nel lavoro, nella giustizia e nella solidarietà.

Si faranno leggi che incentivano, anzi, obbligano alla solidarietà verso i propri simili e alla salvaguardia di tutto ciò che cade sotto i nostri sensi (similmente alla Legge sul soccorso negli incidenti stradali).

Con l’attuale sistema politico, basato su interessi, clientelismo e compromessi, i paesi che si dicono liberi e democratici, in effetti non lo sono affatto, perché l’arrivismo dei delegati, la lotta tra partiti per governare, gli interessi dei potenti e quelli dei proletari posti tutti insieme nel calderone, generano e determinano pressioni, influenze e situazioni di totale guazzabuglio, ove ciò che più conta è comunque la potenza e la vera giustizia è sempre calpestata e ignorata da tutti in ogni circostanza e pertanto in questa proposta il sistema politico amministrativo è stato radicalmente riformato e rinnovato.

 

Regole fondamentali del sistema

 

I Governi e le direzioni di tutti gli organi e di qualsiasi apparato sociale non dovranno mai decadere, né avere repentini cambiamenti di programmi, perciò sono previsti Governi e Consigli perenni, con graduale ricambio annuale di un terzo dei suoi membri, così da aversi il rinnovo totale in tre anni; con tale sistema, tra l’altro, si ridurranno o si elimineranno indirettamente anche tanti problemi connessi a stasi di Governo, a sterili contrapposizioni, accordi tendenziosi tra Delegati e quant’altro.

Per rendere possibile e attuabile un tal modo di governare, è stato riorganizzato tutto il sistema politico elettorale e amministrativo in tanti organi e livelli similmente a una piramide a gradoni con otto livelli (sei di Stato), ove ogni organo base sarà rappresentato in quello superiore da 18 delegati divisi in 3 gruppi di 6 membri ciascuno, così che ogni anno possa esserne rinnovato un terzo; perciò i Delegati avranno un incarico triennale e non potranno rimanere nello stesso organo per oltre 3 anni e, dopo essere decaduti, per il principio di alternanza, non potranno essere rieletti prima che siano trascorsi almeno 3 anni. La scandalosa professione del Delegato politico a vita sarà così abolita di fatto.

Le elezioni dei Delegati ai vari Organi si svolgeranno in modo totalmente democratico e perciò: liste di candidati con tutti gli aventi diritto, elezioni a eliminatoria in tre turni, voto pro e contro i vari candidati sempre conosciuti direttamente o per tramite.

I delegati, nello stesso organo relativamente al sesso, non dovranno mai differenziarsi per oltre un terzo, salvo che per irreperibilità di altri.

Nessuno dovrà mai ricoprire doppi incarichi, specie se, per qualche aspetto, possono essere in relazione tra loro per conflitto d’interesse.

Tutti gli organi socio politici amministrativi dovranno essere basati su principi di giustizia, democrazia, continuità e rinnovamento, pertanto, onde garantire tali principi, qualsiasi settore e ogni posto, compreso quello/i di Presidente, dovranno sempre essere ricoperti da tre membri operatori alla pari e intercambiabili, con incarico triennale a scalare e senza poteri decisionali.

Si è stabilita, per principio, la norma di conferire incarichi triennali, di incaricare, per ogni settore e posto, tre membri, con pari poteri, provenienti da organi diversi e di annualità diversa, di eleggere e sostituire annualmente 1/3° di Delegati, perché ciò induce nel triennio il totale rinnovo di essi, riduce al minimo il rischio di errori, e assicura un servizio continuo e perpetuo con risanamento dei costumi; la singola persona potrà svolgere solo lavori esecutivi e secondo chiare e precise regole che dovranno includere anche la compilazione del diario orario personale di lavoro.

Il potere decisionale sarà una facoltà riservata esclusivamente all’assemblea dei Consiglieri e le risoluzioni dovranno avere il consenso di almeno l’80% dei presenti calcolati però tra favorevoli, altre soluzioni e contrari al problema, con esclusione degli astenuti e delle schede nulle.

I ristretti gruppi di delegati addetti ai vari Settori operativi (Ministeri), non avranno mai alcuna facoltà decisionale ma avranno solo il compito di studiare, coordinare, proporre ed eseguire.

 

Carriera politica

 

Il progetto è architettato in modo che agli Organi politici superiori possano giungere solo persone che possiedono altissima preparazione, competenza e onestà, in quanto la strada da percorrere è lunghissima e super-selettiva, infatti il sistema prevede:

1)      elezioni sempre a eliminatoria;

2)      liste con tutti gli aventi diritto;

3)      candidati ed elettori si conosceranno sempre direttamente;

4)      voto pro e/o contro i vari candidati;

5)      ai livelli superiori potranno accedere solo i membri provenienti dagli organi inferiori;

6)      per passare da un livello inferiore a quello superiore occorreranno 3 anni e sarà necessario aver superato molte votazioni a eliminatoria.

   E precisamente (comprese quelle interne per Ministri), si potrà diventare:

a) Consigliere di Sezione solo dopo aver superato             3      votazioni;

b) Consigliere Comunale                       idem     da          6   a   15   

c) Deputato Distrettuale                                                         9      27   

d) Deputato Provinciale                                            12      39   

e) Deputato Regionale                                              15      51   

f) Senatore di Stato                                                  18      63   

g) Senatore Confederale                                           21      75   

h) Senatore al Governo Mondiale                              24      87   

i) Presidente Mondiale                                              27      99   

Il sistema antepone gli Interessi Sociali a quelli privati e settoriali, e il Potere delle Assemblee a quello di singole persone e di gruppi ristretti; se da un lato la cosa potrebbe sembrare limitante, per la persona, dall’altro invece la libera da soggezioni e compromessi assicurandole una completa indipendenza da qualunque soggezione e potere, favorendo così anche un sicuro risanamento morale e sociale.

I raggruppamenti chiusi o riservati a determinate categorie sociali tendono sempre a perseguire fini utili agli interessi propri e di settore; mentre quelli liberi, aperti e indipendenti tendono a fare gli interessi della grande maggioranza del popolo ed è per questo che si deve favorire indipendenza e fluidità e avversare i raggruppamenti di delegati formatisi in associazioni particolari.

Il sistema risolve, tra l’altro, anche i problemi determinati da alleanze faziose, temporanee o fisse, rendendo tutti i Delegati sempre e totalmente liberi e indipendenti di parlare e votare secondo coscienza.

Col vecchio sistema, molti onesti ben pensanti rifuggivano dal proporsi o dall’accettare incarichi politici o direzionali perché avrebbero dovuto accettare, con essi, anche gli ovvi compromessi; con la presente formula, invece, gli stessi saranno certo molto più propensi, per cui sarà più facile coinvolgerli e fruire delle loro doti e capacità.

 

Costituzione dei vari Organi

 

Tenuto presente che ogni corpo di una certa grandezza per ben funzionare deve essere ripartito in tanti settori, scomparti e particelle, ognuno parzialmente autonomo, ma tutti interdipendenti e coordinati da un centro superiore che riceve e trasmette continue informazioni e ordini, si è elaborato similmente un progetto suddividendo il territorio e organizzando la popolazione, dal punto di vista logistico e di raggruppamento, in otto grandi ordini o livelli (sei di Stato); dal livello locale a quello mondiale.

La base, o 1° livello, ovviamente è costituita dal popolo riunito e organizzato nelle nuove e fondamentali unità sociali, chiamate Sezioni Comunali o di Settori cittadini e i vertici saranno costituiti dai Governi di Stato e/o Mondiale, come in seguito descritto.

 

Struttura Generale del Sistema

 

Livello  Organi    formati da      organi base            minimo    massimo

1° Sezione                               (persone.circa)             500         1000

2° Comune e Sett. cit. “             Sezioni                       6            12

3° Distretto                              Comuni e Sett. citt.     6            12

4° Provincia                             Distretti                    6             12

5° Regione                              Province                  6             12

Stato          (tutte le proprie)   Regioni                    9             18

7° Confederazioni di Stati formate da Stati                  9             18

8° Governo Mondiale tutte le Confederazioni di Stati   9              18

 

Numero approssimativo di persone per organi e livelli

 

Livello  Organi                            persone  da  minimo     a      massimo

  Sezione Comunale                                      500                     1.000

  Comune e Settore cittadino                      3.000                   12.000

  Distretto                                               18.000                144.000

  Provincia                                            108.000             1.728.000

  Regione                                              648.000           20.736.000

  Stato                                               5.832.000         373.248.000

  Confederazione di Stati                   52.488.000     6.718.464.000

  Governo Mondiale                        “472.392.000  120.932.352.000

 

Formazione delle Sezioni Comunali

 

Si dovranno istituire, come detto, le Sezioni Comunali o di Settori cittadini, quali Organi politici di base e Centri socio culturali polivalenti sempre funzionanti, nei quali attivare servizi sociali, assistenziali di base e rapporti sociali d’ogni genere.

L’istituzione delle Sezioni prevede la ripartizione del territorio Comunale e relativa popolazione in Sezioni che per numero di persone non siano troppo esigue, da non potervi istituire le predette attività socio culturali e assistenziali, né troppo numerose da essere dispersive e non favorenti per l’instaurarsi di conoscenze e relazioni tra gli stessi componenti.

Per un buon funzionamento pratico, si ritiene opportuno quindi formare le Sezioni suddividendo il territorio Comunale in un numero di circoscrizioni o Sezioni che va da 6 a 12, e ciascuna di esse con un numero di residenti che va da 500 a 1000 persone. Le Sezioni saranno individuate nel ristretto agglomerato urbano, nel borgo, nella parrocchia o nel piccolo circondario rurale (contrada o frazione).

Il numero di abitanti per Comune, di conseguenza, dovrebbe aggirarsi tra 3.000 e 12.000 e le grandi città dovranno essere ripartite in Settori cittadini equiparati in tutto ai Comuni e tutti saranno riuniti in Distretti ugualmente composti da 6 a 12 Comuni o Settori cittadini e questi a loro volta saranno analogamente riuniti in Province e così via come da prospetto, in modo da organizzare e distribuire razionalmente i vari servizi sociali su tutto il territorio.  Comuni viciniori con meno di 3.000 abitanti dovrebbero fondersi tra loro o conglobarsi come borghi al Comune adiacente più opportuno e similmente dovrebbero fare anche tutti gli altri Enti che non raggiungono il numero di abitanti previsti nella relativa tabella.

 

Nelle Sezioni, come detto, si terranno anche tutte quelle attività aggreganti che favoriscono l’approfondimento dei rapporti di parentela, amicizia e conoscenza; aspetti fondamentali per  una scelta più consapevole dei propri Delegati.

La Sezione rappresenterà perciò la più piccola unità sociale organizzata dopo la famiglia e costituirà il fulcro della vita collettiva in ogni senso, a livello territoriale.

Le Sezioni Comunali, i Settori cittadini (nuovi Comuni) e i Distretti, inizialmente saranno stabiliti, secondo una ripartizione logica del territorio e popolazione, dalle attuali amministrazioni Comunali e Provinciali, successivamente potranno anche essere variati.

Le Sezioni saranno distinte da un numero e avranno una sede organizzata con una Direzione avente personalità giuridica con autonomia limitata e saranno auto-gestite sotto il patrocinio del Comune; esse si daranno un proprio simbolo, stemma o distintivo, i quali saranno posti anche nelle piazze del popolo dei Comuni di appartenenza ad indicare il numero delle Sezioni di cui sono formati e i punti d’incontro dei relativi appartenenti.

 

Realizzazione degli Organi Consiliari

 

Così come per il territorio e la popolazione, si ritiene che, per il buon funzionamento amministrativo, i Consigli dei vari Organi debbano essere formati da un numero di Delegati dei loro Organi inferiori non troppo esiguo perché poco coinvolgente e rappresentativo, né troppo numeroso, perché superfluo e poco pratico, però sempre divisibile in tre gruppi per il rinnovo annuale di una terza parte di loro, per cui sono stati costituiti tutti con 18 Delegati per ciascun organo inferiore, e dato il prospetto strutturale del sistema, i loro Consigli saranno formati da un numero di Delegati che va da un minimo ad un massimo come dal prospetto che segue (più 3 Presidenti).

 

Numero dei Deputati nei Consigli dei vari Organi

 

Livello           Organi                        minimo           massimo

      Sezione                        da        54       a            81

      Comune e Sett. citt.                108                 216

      Distretto                                 108                 216

      Provincia                                108                 216

      Regione                                 108                 216

      Stato                                      162                 324

      Confederazioni di Stati             162                 324

      Governo Mondiale                  162                 324

 

Si ritiene, altresì, opportuno costituire il Consiglio Direttivo della Sezione con un numero di membri che va 54 a 81, secondo che il suo numero di persone sia entro 500 o maggiore, e dividerli, per l’avvicendamento annuale, in 3 gruppi da 18, 21, 24 o 27 consiglieri ciascuno, più 3 Presidenti; sono previsti inoltre 9 membri, esterni al Consiglio, per il Comitato di Pace.

I Consigli Direttivi degli organi superiori saranno formati invece da 18 delegati per ciascun organo inferiore di cui essi sono formati più 3 Presidenti, perciò in modo indipendente dal numero di abitanti dei rispettivi organi base.

La cosa potrebbe sembrare non giusta proporzionalmente, ma non lo è in quanto nella vera democrazia i problemi non vanno risolti con la regola del più grande o del più forte, ma col ragionamento logico teso ad individuare il punto d’equilibrio ove le soluzioni corrispondano al meglio, per quanto si possa concepire al momento delle decisioni, e per fare ciò occorre solo riflessione e imparzialità, prerogative garantite dallo stesso sistema.

I vari Delegati saranno tenuti a fare anche da ponte di raccordo tra i due organi d’appartenenza, pertanto i temi da trattare nell’organo superiore, nel limite del possibile, dovranno prima essere discussi in quello inferiore, così da essere meglio preparati e più rappresentativi.

Come già detto i delegati saranno divisi in 3 gruppi paritetici, in modo da effettuare il rinnovo annuale di 1/3 di loro, e ciò sarà fatto in ogni organo, livello, settore e posto di governo.

 


Consultazioni Elettorali e Democrazia

 

Uno Stato può dirsi veramente democratico soltanto se tutti i suoi cittadini hanno almeno la possibilità virtuale di accedere alle varie cariche di governo e di eleggere i propri rappresentanti, tramite votazioni libere, tra persone che si conoscono e non già tra candidati sconosciuti proposti da partiti o da altri; in tal modo anche i Delegati saranno poi pienamente liberi, nei Consigli, di decidere cosa dire e come votare. Il sistema, pertanto, prevede l’elezione dei delegati per conoscenza diretta e l’abolizione delle liste proposte dai partiti.

Per rendere possibile tutto ciò è indispensabile effettuare elezioni ad eliminazione, per gruppi contenuti di persone e ciò può essere effettuato solo con elezioni interne a ciascun organo o Consiglio, dove elettori attivi e passivi, avendo lavorato insieme da 1 a 3 anni, si conoscono personalmente e potranno quindi scegliere più consapevolmente.

Con tale sistema il popolo eleggerà solo i Delegati alla direzione della propria Sezione e gli stessi Delegati (grandi elettori), tramite elezioni interne ai Consigli, formeranno graduatorie in base alle quali si aggiudicheranno i 6 posti di delegati all’organo superiore e i posti di rilievo (Ministeri), nel proprio Consiglio; e così sarà fatto anche in tutti gli Organi fino ai vertici di Stato e mondiale.

Nelle Sezioni, pertanto, si svolgeranno le elezioni, previa un'adeguata informazione e l'esposizione di elenchi nominativi con i dati personali più significativi dell'elettorato attivo e passivo compreso tra i 40 e gli 80 anni, residenti in loco da almeno tre anni; tutti gli altri residenti, dai 18 anni in su faranno parte solo dell’elettorato attivo.

Per una più profonda conoscenza tra Delegati ed elettori e una migliore distribuzione dei Delegati sul territorio, le Sezioni potranno essere divise in 6, 7, 8 o 9 Cellule e queste rappresentate da nove Delegati ciascuna nelle Sezioni; Delegati da rinnovarne, poi, 3 ogni anno. (Le Cellule sarebbero così formate da circa 90-100 persone, e un Delegato ogni circa 9-10 persone).

Saranno esclusi dall’elettorato passivo tutti coloro che hanno gravi precedenti o pendenze penali, e civili concernenti l’inganno, e coloro che hanno un reddito personale annuo superiore a € 100.000,00 o che possiedono un capitale superiore a  € 10.000.000.

Tuttavia gli operatori economici, che per alto limite di reddito, sono esclusi dalla carriera politica, ma che incidono, in qualche modo, per l’1% sull’economia di un ente locale, saranno dichiarati membri opportuni del rispettivo Organo locale e avranno la facoltà di partecipare, con diritto di sola parola, alle relative assemblee consiliari.

Nell’ambito dei Consigli invece tutti saranno elettori attivi e passivi, pertanto tutti potranno votare per tutti, e più precisamente ognuno sarà, però, membro passivo solo nell’ambito del proprio gruppo annuale di appartenenza; nella fattispecie:

-il gruppo di consiglieri uscenti come delegati all’organo superiore e come presidente restante;

-il 2° gruppo per i posti di coordinatore nei vari Ministeri;

-il 3° gruppo per i posti di segretario            idem;

-il gruppo entrante per i posti di aiuto               "  .

Per realizzare quanto previsto dal progetto, ai fini dell’avvicendamento annuale di 1/3 dei Delegati, ogni anno si dovranno tenere elezioni politico-amministrative in tutti gli organi e livelli; cosa molto utile perché, insieme ai previsti incontri tra le basi e i relativi rappresentanti e la partecipazione delle basi elettorali al Consiglio mensile aperto del rispettivo organo, serve ad interessare e coinvolgere il popolo e i Delegati, a tenersi sempre attivi e aggiornati sui vari problemi sociali, con la possibilità, quindi, di parlare e di influenzare anche il relativo andamento amministrativo.

In tal modo il popolo, mettendo l’attività socio politico amministrativa al primo posto tra tutte le espressioni socio culturali collettive potrà avere, finalmente, anche voce in capitolo.

Nelle elezioni, gli elettori passivi che desiderano essere eletti, potranno far pubblicare dal rispettivo organo una brevissima nota riportante la propria biografia, curriculum e intenti, e potranno disporre di 3 (tre) minuti ciascuno, per presentarsi all’elettorato.

Il giorno e l'orario d’intervento per presentarsi all’assemblea degli elettori sarà tirato a sorte, così da escludere ogni intrigo per l'accaparramento dei minuti di maggiore ascolto e il tempo di intervento sarà controllato e interrotto automaticamente, con 40 secondi di preavviso; il tempo orario cumulativo, per le presentazioni dei candidati, non dovrà protrarsi per oltre 3 ore a seduta.

Le elezioni di base, nelle Sezioni, si dovranno svolgere in tre turni eliminatori intervallati ciascuno da sei giorni e dopo ogni turno dovrà essere pubblicata la graduatoria dei risultati; al 1° turno, come candidati, saranno ammessi tutti gli aventi diritto dai 40 agli 80 anni, al 2° turno sarà ammesso un numero di candidati pari al triplo del numero di delegati da eleggere e al 3° turno sarà ammesso solo il doppio.

L'elettore, nell'esprimere il voto, potrà votare sia pro che contro le singole persone che desidera o non desidera siano elette; un voto contro ne annullerà uno a favore, così che, fin dal principio, possano emergere solo le persone ritenute più idonee e degne, e possano essere estromesse le altre; l’elettore potrà esprimere tanti voti pro e tanti contro per quanti sono i Delegati da eleggere.

Il sistema garantisce così l’elezione di Delegati che rispecchiano la vera volontà popolare, perché conosciuti personalmente e scelti, per le qualità proprie, liberamente e direttamente dal popolo o dai i suoi Delegati, negli organi superiori.

 

Elezioni e realizzazione degli organi Direttivi

 

Il detto sistema elettorale, per il popolo, sembra riduttivo e limitante, ma non è così, anzi il contrario, questo infatti è l’unico modo per far sì che l’elettore possa votare, sia pure tramite procura, sempre per persone che conosce davvero e fino al vertice, e ciò è fondamentale perché il voto costituisce una vera delega e questa non va mai fatta a chi non si conosce bene (oggi l’elettore non conosce bene neanche i candidati al proprio comune).

 

Dovendosi provvedere ad istituire al completo fin dal primo anno i Consigli di tutti gli organi e livelli, una volta stabilite le Sezioni, i Settori cittadini, i Distretti e le Confederazioni di Stato, si procederà alla elezione dei Consigli di gestione delle Sezioni e degli Organi superiori, nel modo descritto di seguito.

All’inizio del 1° anno, nelle Sezioni, il popolo eleggerà da 66 a 93 membri, secondo che il loro numero di persone sia entro 500 o maggiore, per costituire il proprio organo dirigenziale, più 23, 22 o 21 membri da inviare, come Delegati al Comune (a seconda che a formare quell’organo siano 6, 7, 8, o da 9 a 12 Sezioni), per costituirvi il proprio gruppo di rappresentanza (18 membri) e dare ad esso la possibilità di fare altrettanto col suo organo superiore e così via, di organo in organo fino a formare tutti i livelli compreso quello Mondiale.

Quindi, una volta svolte le votazioni popolari, nei Consigli delle Sezioni si effettueranno votazioni interne in base alle quali i delegati potranno scegliere l’incarico disponibile preferito tra: l’Organo Superiore, come sopra specificato, e, nel proprio Direttivo, 1 Coordinatore, 1 Segretario e 1 Aiuto per ciascun Settore operativo, + 3 Presidenti (+ 9 membri esterni per il Comitato di Pace nelle Sezioni); i restanti Consiglieri senza incarichi specifici oltre al normale lavoro Consigliare saranno a disposizione anche per incarichi collaborativi (progetti, ricerche, collaudo e quant’altro).

Si farà però in modo che in ogni organo rimangano almeno 18 Consiglieri delegati per ciascun organo inferiore di cui esso è formato.

Nel 1° anno si potrà generare, rispetto al normale organico, un surplus di membri Delegati i quali saranno però dimessi a fine anno insieme al gruppo degli uscenti (gli ultimi 6 di ogni organo base - nelle Sezioni da 18 a 27).

Inizialmente per eleggere i Consiglieri di tutti gli organi, considerati i tempi per le votazione eliminatorie (3 per livello), per giungere all’elezione del Consiglio Mondiale, saranno necessari 3-4 mesi.

Successivamente invece le elezioni si svolgeranno quasi tutte in simultanea in meno di 30 giorni; il popolo eleggerà con 3 settimane i delegati (da 18 a 27) della propria Sezione e i Consigli dei vari Organi e livelli effettueranno 2 turni elettorali ravvicinati di 6 giorni ciascuno, ogni anno:

-il 1° turno, a fine anno Consiliare, contestualmente a quello delle Sezioni, servirà per fare le graduatorie dei 3 gruppi, in base alle quali, il gruppo uscente avrà da scegliere tra 6 posti all’organo superiore e 1 Presidente nello stesso organo (+ 3 membri, nelle Sezioni, per il Consiglio di Pace), e i 2 gruppi che restano avranno da scegliere rispettivamente i posti di Coordinatore e di Segretario nei vari Ministeri;

-il 2° turno, a inizio d’anno, giunti i nuovi Delegati, per fare la graduatoria di questi in base alla quale sceglieranno i posti di Aiuto.

 

Precisando meglio, inizialmente, alla fine del 1° anno, dato che i 3 gruppi di delegati non sono ancora distinti, si terranno elezioni comuni con unica graduatoria in base alla quale si sceglieranno gli incarichi previsti (6 all’organo superiore - 1 Coordinatore e 1 Segretario per ogni Settore e 1 resterà come Presidente a surroga di quello uscente + 3 membri nelle Sezioni per sostituire gli uscenti dal Comitato di Pace); gli ultimi 6 di ogni organo base (da 18 a 27 nelle Sezioni), insieme ai membri eccedenti, saranno dimessi, facendo in modo che, nel Consiglio, rimangano sempre 12 delegati per ogni organo base e da 36 a 54 nelle Sezioni.

Nelle elezioni relative alla fine del 2° anno si faranno 2 graduatorie per la scelta delle cariche; la 1^ relativa agli anziani formata ancora da 2 gruppi indefiniti, in base alla quale potranno scegliere 6 posti all’organo superiore, 1 coordinatore per ciascun settore e 1 Presidente restante; gli ultimi 6 membri di ogni organo base decadranno; la 2^ relativa ai Consiglieri del primo livello, i quali potranno aggiudicarsi le cariche di Segretari di Settore.

Nelle elezioni della fine del 3° anno e successivi, invece, i 3 gruppi sono esattamente distinti e pertanto si farà una graduatoria per ciascun gruppo in base alle quali i membri del 3° gruppo uscente sceglieranno tra 6 posti come Delegati all’organo superiore e 1 come Presidente, mentre gli altri decadranno; quelli del 2° gruppo sceglieranno i posti di Coordinatore per ciascun Settore e quelli del 1° gruppo si aggiudicheranno i posti di Segretario.

Nelle votazioni interne ai Consigli, per formare le varie graduatorie, anche se queste sono fatte per gruppi di Consiglieri annuali, sarà sempre l’intero Consiglio ad esprimere il voto sui membri di ogni gruppo e si svolgeranno similmente a quelle popolari, in 3 turni eliminatori, con la differenza che, in queste, il tempo tra una votazione e l’altra sarà ridotto a soli due giorni.

L’avvicendamento dei Deputati avverrà contestualmente, nello stesso giorno, in tutti gli organi e livelli; tuttavia i posti di aiuto, rimarranno scoperti per 7/8/ giorni, il tempo necessario per svolgere i 2 turni di votazioni.

I 6 membri da eleggere annualmente nei vari Organi per inviare agli organi superiori saranno eletti tra i Consiglieri uscenti che sono la terza parte e considerato che rientra tra i candidati anche il presidente uscente essi saranno scelti rispettivamente tra un numero di membri come segue:

-nelle Sezioni tra  19  e  28 (secondo la grandezza del Consiglio);

-nei Comuni, Settori cittadini, Distretti, Province e Regioni da un numero che va da 37 a 73 (secondo la grandezza);

-negli Stati e Confederazioni di Stati da un numero che va da 55 a 109;

-nel Governo Mondiale, invece, dal gruppo dei Senatori uscenti (da 54 a 108 membri), meno i 12 membri dei due Organi dei Presidenti che proseguono, sarà eletto solo un Presidente;

-il popolo, invece, nelle sezioni eleggerà da 18 a 27 membri da delegare al Consiglio di Sezione tra un numero di circa 350/700 persone, a seconda della grandezza della Sezione.

 


Basi elettorali dei vari Organi

 

Le basi elettorali di ogni organo (anche a fini referendari), sono costituite da tutti i Consiglieri, degli organi inferiori da cui essi sono formati (compresi i relativi Presidenti), perciò visto lo schema progettuale base, esse saranno formate come da prospetto seguente:

-Sezioni  (500/1000 persone) votanti circa da  350        a           700;

-Comuni (delegati o grandi elettori)  minimo   342  massimo  1.008;

-Distretti, Province e Regioni        idem            666                2.628;

-Stati                                                             999               3.942;

-Confed.ni di St. e Governo Mondiale         1.485                5.886-

Ovviamente nei primi anni l’iter della carriera politica dei membri Delegati sarà fortemente anomalo sia per celerità che per brevità; infatti, sia pure con tutte le votazioni previste, la maggior parte dei Delegati all’inizio farà delle carriere lampo; per il raggiungimento in appena qualche mese dei più alti livelli, compreso quello mondiale e per brevità di permanenza negli organi stessi, perché alla fine del primo anno 1/3 di delegati perderanno l’incarico per il normale avvicendamento annuale, fino quasi all’esaurimento di tutti i primi entrati.

 

Ipotesi di realizzazione graduale del sistema, in tre anni

 

Volendo passare invece gradualmente, in tre anni, dal vecchio al nuovo sistema per rendere meno traumatico il cambiamento, nel primo anno bisognerebbe formare al completo solo i Consigli delle Sezioni e da questi e da tutti gli altri Organi e livelli, anziché inviare all’Organo superiore da 21 a 23 membri se ne invieranno soltanto 8.

In pratica, per realizzare quanto detto, considerato il progetto strutturale, nel 1° anno il popolo dovrà eleggere 66 o 93 rappresentanti per costituire il proprio Organo Direttivo al completo, più 8 membri, per inviare al Consiglio Comunale per costituirvi un terzo (6 membri), della propria rappresentanza e dare a quello la possibilità di fare altrettanto col suo Organo Superiore e cosi via, di livello in livello fino a quello Mondiale.

In tal modo, nel primo anno, sarà formato e inserito un terzo di Delegati del nuovo sistema in tutti gli Organi e livelli, fino all’O.N.U.M. e ripetendo tale operazione per 3 anni, all’inizio del terzo anno sarà completata la sostituzione dei vecchi deputati con i nuovi.

Contemporaneamente i Consigli degli Organi attualmente esistenti (Comuni, Province, Regioni, Stati, Confederazioni di Stati e O.N.U.), tramite votazioni interne, dovrebbero auto-ridurre i propri membri di 1/3 nel 1° anno, della metà nel 2° e nel 3° dovrebbero essere dimessi tutti i rimanenti; in tal modo per 2 anni vecchi e nuovi Consiglieri potrebbero operare insieme.

Così facendo nei Consigli degli organi superiori, nei primi 3 anni, si potrà verificare una eccedenza di nuovi membri rispetto all’organico previsto e questi naturalmente, al termine di ogni anno, saranno dimessi insieme a quelli che dovranno cedere il posto per il previsto avvicendamento.

 

Si potrebbe adottare anche il sistema di realizzare un livello politico amministrativo ogni anno, nel qual caso si invierà all’organo superiore solo il numero esatto dei propri rappresentanti cioè 18 (diciotto), formando così quelli di Stato al sesto anno e quello Globale all’ottavo.

 

Funzionamento Amministrazione Ordinaria

 

Le assemblee Consiliari ordinarie, negli organi base (Sezioni e Comuni), di norma, dovranno essere tenute almeno mensilmente in un giorno prefissato nel regolamento (si consiglia il pomeriggio o la sera dei giorni prefestivi); esse non dovrebbero protrarsi per oltre 3 ore.

Solo in casi eccezionali ed improrogabili i Presidenti potranno convocare il Consiglio in seduta straordinaria e stabilire o cambiare l’ordine del giorno.

Le assemblee per essere validamente costituite dovranno essere formate almeno dal 75 per cento dei Delegati.

Gli argomenti da trattare all’ordine del giorno, oltre quelli fissi, saranno stabiliti in seno all’assemblea consiliare e potranno essere proposti da qualsiasi Delegato, il quale avrà 15 minuti di tempo per dichiararne le ragioni, quindi il problema sarà posto a votazione per l’accettazione e la categoria di importanza in cui inserirlo, e se riportasse meno del 15% dei consensi sarà respinto e non potrà essere ripresentato prima di un anno, altrimenti sarà messo all’o.d.g. della successiva seduta consiliare.

 

Nelle riunioni Consiliari, gli argomenti, posti in discussione, dovranno essere illustrati con pochi minuti (max 15) dal presentatore; poi potranno intervenire nella discussione, per un max di 5 minuti a testa, 3 porta-voce delegati per ogni eventuale gruppo di pensiero (favorevoli - soluzioni diverse - contrari al problema), e le votazioni, precedute da altro simile dibattito, saranno espletate nella seduta successiva; ciò per consentire una riflessione con decisione il più ponderata possibile.

 

Per la designazione degli oratori ammessi a relazionare, qualora tra i candidati a farlo non si raggiungesse un accordo, si procederà tramite sorteggio.

 

Le proposte di soluzione degli argomenti discussi nelle assemblee, per essere approvate dovranno riportare il consenso dell’80% dei Consiglieri presenti, calcolati tra favorevoli, contrari e altre soluzioni, con esclusione degli astenuti e degli errati, e più precisamente rispetto alle prospettate tre categorie di importanza, come segue:

1^ leggi utili (per l’approvazione occorrerà minimo l’80% dei consensi);

2^ leggi necessarie ……………….. idem ………….. 80% ……. “ ……;

3^ leggi indispensabili e urgenti .….. ” ..…. 80%  -  67%  -  55% …”…,

le Leggi della prima categoria se non raggiungessero la prevista maggioranza, dopo la terza votazione, saranno respinte e non potranno essere ripresentate prima che siano trascorsi due anni, quelle della seconda categoria non prima di un anno, invece quelle della terza dovranno essere approvate e se non si raggiungesse la quota dell’80%, dopo la terza votazione, la maggioranza sarà ridotta a 67% e dopo la sesta al 55% (mai al di sotto), e la seduta con relative votazioni sarà protratta ad oltranza fino al raggiungimento del detto quorum.

Se fosse indispensabile prendere una decisione immediata, ciò dovrà essere fatto congiuntamente dai tre presidenti dell’Ente o da almeno tre membri importanti, i quali ne saranno parzialmente responsabili.

 

Nei Consigli le votazioni dovranno avvenire sempre in modo riservato, con sistema elettronico o tramite una cartolina intestata al Consigliere con le voci di: -favorevole -contrario -astenuto -altra soluzione, e posta dentro una busta neutra con all’esterno le stesse diciture, sarà quindi registrato il voto ma non il nome del Consigliere; il sistema serve ad evitare qualsiasi tipo di polemica ed eventualmente, in casi eccezionali e indispensabili, per poter fare qualche verifica in seguito.

Per le decisioni si è stabilita la maggioranza di almeno l’80% perché certamente autorevole e pacificante, mentre: la maggioranza assoluta (la metà + 1), o poco superiore, non corrisponde quasi mai a verità, in quanto le persone non sufficientemente informate e quelle indecise finiscono spesso per schierarsi dalla parte di coloro che sembrano i più forti (questa, tuttavia, potrebbe essere ammessa per delle Leggi che non obbligano); la maggioranza del 55%, per quanto appena detto non è pienamente autorevole e pacificante; la maggioranza relativa, poi, non raggiungendo neanche metà degli aventi diritto va considerata illegale.

 

Quando il problema posto a scrutinio riguarda una persona o cosa privata, per non ingenerare risentimenti, sarà obbligatoria la segretezza del voto e perciò non dovrà essere neanche mai dichiarata l’unanimità.

La segretezza del voto si effettuerà esprimendo la votazione tramite una busta voto e una scheda voto; la scheda sarà compilata e firmata e posta dentro la busta e questa sigillata, e la busta voto sarà compilata esternamente ma non firmata. Lo spoglio, sarà poi svolto al semi-segreto, nel senso che se, scrutinate il 90% delle buste, si delineasse l’unanimità di giudizio, lo scrutinio sarà interrotto, il risultato sancito e il tutto sigillato.

Contro le delibere potrà essere presentato un ricorso entro 7 giorni dalla loro pubblicazione firmato almeno dal 51% dei Delegati o della relativa base; i problemi dovranno essere poi riesaminati entro 30 giorni e, una volta ridiscussi, se fosse confermata la risoluzione precedente, essa diventerà esecutiva e inoppugnabile; se invece fosse annullata, la sua attuazione sarà sospesa; se poi ci fosse un contro ricorso, il risultato di questo sarà definitivamente inoppugnabile e posto in atto.

Gli elettori base di ogni Organo e livello, una volta al mese, avranno la facoltà di partecipare al Consiglio del proprio organo con diritto di parola per interrogazioni varie, e nel mese successivo, in analoga seduta, uno dei Presidenti dell’assemblea Consiliare, o chi per loro, sarà tenuto a dare loro una risposta esauriente, anche se non soddisfacente.

Le decisioni del Consiglio, scaduto il tempo per l’eventuale ricorso, dovranno essere espletate nel più breve tempo possibile, dal Comitato Esecutivo composto da Ministri del settore, Funzionari di Stato e Presidenti dei Consigli, pena forti sanzioni ai responsabili fino alla loro destituzione.

Per problemi importanti che riguardano particolari zone potrà essere consultata orientativamente la relativa base interessata (i grandi elettori o il popolo).

Le basi dei vari organi potranno espletare, nell’ambito delle proprie competenze, dei referendum, i cui risultati dovranno poi essere ponderatamente considerati dai rispettivi organi superiori. Questi referendum, la partecipazione alle sedute aperte e i consulti tra basi e relativi Delegati all’organo superiore, rappresentano le vere possibilità di pressione che il popolo potrà esercitare legalmente, e con qualche successo, nei confronti dei governi di ogni ordine e livello.

I referendum potranno essere sia propositivi, che abrogativi, ma le domande nelle schede voto dovranno essere poste sempre in modo chiaro e inequivocabile e perciò così formulate:

-“Tale cosa” - vuoi che possa essere fatta ?  

- si Ċ   - no Ċ   - Astenuto Ċ   - altro Ċ

-“tale cosa” - vuoi che sia fatta ?  

- si Ċ   - no Ċ   - Astenuto Ċ   - altro Ċ

-così anche per i referendum abrogativi, escludendo categoricamente la domanda:

-“vuoi che sia abrogata la Legge n. …… del …… relativa a …………………”  in quanto può essere fraintesa.

Le sedute consiliari, come gli atti d'ufficio, per la dovuta e giusta trasparenza, saranno normalmente aperte, senza diritto di parola, alle rispettive basi elettorali.

Tutti i membri Consiglieri hanno il dovere di presenziare alle sedute e in caso di assenteismo, dopo 3 assenze ingiustificate, o ritenute tali dal Consiglio, essi decadranno automaticamente dall’incarico e saranno sostituiti d’ufficio da chi segue nella rispettiva graduatoria.

Per il principio della continuità di governo, i Deputati in attività non dovranno mai scendere al disotto dell’80% dell’organico, perché il Governo di un organo o di uno Stato deve essere sempre attivo e il normale lavoro dovrà essere sempre svolto, in ogni tempo e situazione, perciò tutto dovrà sempre funzionare almeno con il 75% dei Delegati, in qualsiasi periodo dell’anno.

Ugualmente dovrà essere fatto anche in qualsiasi altro settore o attività pubblica, così che tutto funzioni sempre almeno al 75% delle sue capacità, in modo che l’utente non abbia mai a soffrirne e ogni servizio possa funzionare nel modo migliore e più uniforme possibile.

 

P A R T E   S E C O N D A

 

La Sezione e le sue Funzioni

 

La Sezione (formata mediamente da 500 a 1000 persone), costituisce il primo e indispensabile organo fondante questo nuovo progetto di vita sociale. Essa dovrà svolgere svariate funzioni sociali, sarà organizzata col patrocinio del Comune e gestita, per molta parte, tramite il volontariato dei suoi dirigenti e appartenenti.

Le Sezioni Comunali fungeranno da Centri polivalenti sempre aperti, attivi e funzionanti anche e soprattutto nelle festività; centri a cui il popolo farà continuo riferimento per qualsiasi espressione di vita sociale, assistenza, cultura di base, passatempi e quant’altro. In esse il popolo dovrà essere istruito, sensibilizzato e stimolato ad interessarsi di tutti i problemi sociali e della Sezione stessa, come di seguito indicato:

-amministrazione degli affari della Sezione;

-attività e animazione culturali varie;

-consultazioni elettorali annuali, petizioni e referendum;

-assistenza sanitaria;

-ordine e disciplina;

-informazioni e orientamento;

-iniziative assistenziali;

-organizzazione dei soccorsi sociali.

Il Consiglio direzionale della Sezione costituirà il più attendibile organo consultivo e informativo per tasse, sussidi e quant’altro; esso, come già detto, sarà costituito da 54 a 81 membri, secondo che il suo numero di persone sia entro 500 o maggiore, e saranno divisi in 3 gruppi da 18, 21, 24 o 27 consiglieri ciascuno, più 3 Presidenti.

La Sezione avrà, inoltre, un Comitato di Pace composto da 9 membri esterni al Consiglio; Comitato di cui si parlerà in seguito.

 

Attività Sociali nelle Sezioni

 

La Sezione, nuovo e importantissimo Organo sociale, per il proprio funzionamento, dovrà poter disporre di proprietà demaniali, come complessi scolastici, strutture sportive, palazzi, terreni e quant’altro.

Le persone, nessuno escluso, non vanno mai lasciate a se stesse, ma vanno sempre interessate a cose utili e positive, pertanto nelle Sezioni si dovranno svolgere, come già accennato, molti corsi culturali e tutte quelle attività fisiche, ginniche e ricreative che servono a sviluppare e fortificare il corpo e lo spirito nel giusto senso, così che tutti possano trovarvi delle interessanti e piacevoli motivazioni nel frequentarle e trarne benefici vantaggi.

In particolare, nelle Sezioni si dovranno insegnare, in modo semplice, pratico e gradevole, tutte quelle materie ritenute fondamentali, necessarie e utili per la vita, come:

-Educazione e comportamento civile (s’intende tutto quanto concerne le buone maniere e in  particolare, il rispetto e la solidarietà verso tutti e tutto, ma specialmente verso i più bisognosi);

-Educazione interiore (valori materiali, morali e spirituali);

-Cultura socio-politica;

-Legge civile, penale, galateo, usi e costumi;

-Soccorso sociale;

-Basi della Lingua madre, Matematica e Geometria;

-Educazione Sanitaria fisica e psichica;

-Alimentazione e abbigliamento;

-Musica, canto corale e danza di gruppo;

-Artigianato vario;

-Educazione Stradale;

-Lavori domestici d’ogni genere;

-Cultura agricola, flora e fauna.

Nell’ambito delle Sezioni si attueranno, in modo non agonistico, giochi e sport, come ginnastica a corpo libero, pallavolo, nuoto, dama e simili; saranno invece osteggiati ed eliminati gli sport che mettono i contendenti in diretto contrasto fisico, perché essi ravvivano negli animi lo spirito di sopraffazione e violenza (in futuro, tali sport saranno considerati alla stregua degli spettacoli gladiatori oggi).

Si dovrà quindi por fine a tanti sport, gare e concorsi, di negativa o dubbia educazione e moralità, tendenti a premiare i più forti, i più belli, i più furbi e simili; si dovranno invece premiare i più meritevoli per onestà, altruismo, impegno nel dovere e affini, orientando e trasferendo così l’attenzione e l’interesse dei giovani dai settori negativi a quelli utili e positivi.

Ogni Sezione, a salvaguardia della salute, avrà la sua unità Sanitaria e tutti, sin da piccoli, dovranno sottoporsi annualmente a visita generale con opportuni esami ed accertamenti.

Nelle Sezioni si attueranno anche tutte quelle iniziative idonee a sostituire la maggior parte delle Associazioni culturali oggi esistenti; le iniziative culturali di categorie, che a motivo del ristretto numero d’interessati non potranno essere attivate in tutte le Sezioni, saranno organizzate tra 3 o 4 Sezioni riunite oppure ai livelli superiori.

Si promuoverà il senso di appartenenza alla comunità incentivando il volontariato e la solidarietà, in modo che tutti siano portati a dare il proprio contributo, sapendo che poi, in caso di bisogno, ognuno potrà contare sugli altri, come se ci si trovasse in una grande famiglia.

Presso le Sezioni dovranno essere istituiti anche asili per bambini e per anziani e bisognosi di ogni genere e un centro di reperibilità per lavoratori disponibili.

Tutti i giovani appartenenti alla Sezione (inizialmente anche gli adulti), saranno tenuti a frequentare il proprio centro almeno per partecipare ai corsi fondamentali di base obbligatori (valori materiali e morali - Educazione civica, sanitaria e stradale - Legge - soccorso - cultura socio-politica - ecc.), per i quali sarà istituito un libretto culturale personale su cui saranno registrati tutti i corsi frequentati, con relativi risultati, e i cui attestati potranno poi essere utili anche per svolgere alcune attività.

Tutti i cittadini, a scopo educativo, dovranno iniziare, sin dal 7° anno, i rapporti con la vita reale di Sezione facendo quei lavoretti, come l’ordine e la pulizia interna ed esterna della Sezione, della scuola e via via fino ai luoghi pubblici e ai mezzi di trasporto sociale.

Nelle Sezioni, inoltre, per incentivare i rapporti di conoscenza, d’amicizia e di solidarietà, settimanalmente, tra Sabato e Domenica, si celebreranno feste e ricorrenze sociali esistenti e da inventare, cercando di inglobare in comunità anche quelle personali che oggi si festeggiano in casa, tra parenti e amici, facendo in modo che tutte le Domeniche in ogni Sezione ci sia sempre qualche motivo d’attrazione e passatempo coinvolgente, anche organizzando concorsi e mostre con assegnazioni di riconoscimenti vari, parimenti si stabiliranno anche feste annuali a livello Comunale e Distrettuale.

Nella programmazione delle feste si terrà presente la natura, l’ambiente, il lavoro e la vita sociale in tutte le sue espressioni più importanti, iniziando dai neonati, i quali entro il 3° mese di vita saranno presentati ufficialmente al Centro di Sezione ove, con apposita cerimonia, sarà loro assegnato un distintivo d’identità e verranno designati un padrino e una madrina (questi scelti possibilmente tra i fratelli o i cugini dei genitori), i quali si impegneranno solennemente a collaborare con i genitori alla loro educazione e, in caso di necessità, a farne anche le veci.

Compiuto, poi, il 7° anno d’età, previo corso preparatorio e apposita cerimonia, sarà assegnato un nuovo distintivo attestante la 1^ responsabilità personale pari al 5% della totale, saranno nominati un nuovo padrino o madrina e 2 compagni/e, e così sarà fatto annualmente per l’assegnazione delle relative responsabilità fino al compimento del 18° anno, come in seguito descritto.

I padrini o le madrine e i compagni/e saranno rinnovati però soltanto nel 12° e nel 18° anno d’età; tutto ciò per favorire lo sviluppo interiore del giovane insieme ai rapporti d’amicizia e di solidarietà.

Prospetto di ripartizione e assegnazione delle responsabilità tra minorenni e relativi responsabili.

La responsabilità per l’operato del minorenne, fino al compimento del suo 7° anno d’età, sarà totalmente a carico dell’esercente la patria potestà, poi una certa percentuale passerà annualmente dal responsabile al titolare, come segue: dal 7° anno al 10°, il 5% e dal 11° al 18°, il 10%, così che al compimento del 18° anno d’età passerà tutta a carico dell’interessato. Tuttavia, a scopo educativo e deterrente, una certa corresponsabilità resterà sempre a carico dei conviventi e parenti diretti e acquisiti fino al 4° grado, come anch’egli sarà corresponsabile degli altri (vedi note sulla giustizia).

In tali circostanze si potrebbero anche assegnare mostrine o zucchetti con cerchi e segni di vari colori in relazione alla Sezione, al Comune, alla fascia d’età, al sesso, allo stato civile e all’attività svolta; tali zucchetti o mostrine potrebbero addirittura fungere da simbolico documento d’identità.

In occasione del compimento del 18° anno, perciò, con una solenne cerimonia comune, sarà conferita una fedina di bronzo, con attestato e distintivo significante la raggiunta piena responsabilità, con il dovere di comportarsi da adulto vero e responsabile e cioè: di difendere la giustizia opponendosi al male e ai malfattori e di solidarizzare con i deboli, i bisognosi e gli onesti, principio questo che dovrà essere sempre ribadito in ogni simile circostanza.

Tutti hanno il diritto-dovere umano e civico di interessarsi a tutto e tutti, specie per le cose pubbliche e di essere solidali con chi subisce qualche sopruso; perciò, tutti saranno tenuti ad opporsi al male anche denunciando e testimoniando contro i malfattori. “Le frasi “mi faccio gli affari miei”, “fatti gli affari tuoi” non si dovranno più dire, sono già di per sé un’auto accusa, una dichiarazione di inciviltà e perciò chi le pronuncia dovrà essere punito con ammenda”.

I malfattori vanno redarguiti, ostacolati e neutralizzati e, se necessario, evitati e isolati da tutti, e gli emancipati sono tenuti a farlo, altrimenti questi sarebbero da ritenere corresponsabili delle loro malefatte; la normale regola di convivenza deve essere: “Non fare il male, né permettere che qualcuno possa farlo impunemente in tua presenza o a tua conoscenza”.

Nelle Sezioni si dovrà educare tutti a difendere gli interessi propri, del prossimo e della natura, dalle insidie dei malfattori e dai pericoli naturali, nel normale rispetto generale e se, per detti scopi, la persona subisse qualche infortunio o fosse costretta ad usare violenza a qualcuno, sarà coperta dall’assicurazione di Stato e giustificata; e, in entrambi i casi, insignita d’onorificenza al valore civile e sociale.

Dopo il 18° anno, a richiesta degli interessati e previo adeguati accertamenti sanitari, sarà conferita una fedina bicolore con certificazione attestante la buona salute, certificazione che sarà necessaria per svolgere attività in proprio o per essere assunti in pubblici impieghi.

Analogamente, previo accertamenti diagnostici e corso preparatorio al matrimonio e alla paternità, sarà conferita una fedina tricolore e relativo attestato che costituirà valido Nulla-Osta per contrarre matrimonio.

 

Con tale sistema il popolo, anziché correre di qua e di là in cerca di piaceri effimeri e negativi e passare tanto tempo a guardare spettacoli insulsi e diseducativi o a guardare sport competitivi e aggressivi, che non fanno altro che intorpidire la mente o risvegliare negli animi antagonismo, violenza e nefandezze, si troverà automaticamente, senza tanti sacrifici e rimpianti, impegnato, in modo positivo e piacevole, a prendersi cura di sé e a risolvere importanti problemi sociali, che sono poi le cose che più contano perché migliorano la qualità della vita. (Oggi pare che festività e tempo libero, anziché essere dedicati a cose positive, debbano essere riconosciuti sacrificando, sugli altari dei falsi valori e piaceri, la vita e la felicità di tante persone).

Con una Sezione così attiva e vitale la maggior parte delle persone sarà portata a trascorre, nel suo Centro, il proprio tempo libero come in una grande famiglia, perché ognuno vi troverà qualche iniziativa coinvolgente, oltre al fatto di trovarsi sempre in ambiente tranquillo e sicuro.

La Sezione così architettata e funzionante influenzerà positivamente la vita sociale, famigliare e personale di tutti i componenti, perché tutti verranno a conoscenza dei problemi altrui, specie delle persone e famiglie in difficoltà che dovranno essere discretamente e amorevolmente seguite dal Comitato di Assistenza. Il tutto servirà come stimolo alla solidarietà e al buon comportamento, giovando sicuramente all’istituzione stessa della famiglia che, per tanti aspetti, ha vissuto e vive in modo troppo chiuso, quasi abbandonata a se stessa, tant’è che in essa sono avvenute e avvengono ingiustizie e violenze di ogni sorta (compreso forse anche l’omicidio, fatto poi passare per incidente o suicidio).

La famiglia, inoltre, per un migliore e più piacevole modo di vivere, non dovrebbe mai risiedere isolata, ma sempre in nuclei abitativi tipo villette a schiera in cui vi risiedano almeno una decina di famiglie.

 

Disciplina nella Sezione

 

Nelle Sezioni, sarà data particolare importanza al Settore preposto all’ordine e alla disciplina; il relativo Settore dovrà essere formato almeno da 3 unità (9 membri) operative fisse, coadiuvate nei periodi di maggiore bisogno dai Consiglieri non impegnati in altri settori. I responsabili, a turno e secondo le necessità, sorveglieranno e perlustreranno tutte le zone della Sezione, relazionando, ogni volta, lo stato di fatto costatato e riferendo eventuali irregolarità o anomalie rilevate a chi di competenza (Consiglio Direttivo, Comitato di Pace e/o di Assistenza).

Il Comitato di Pace, nel caso venisse a conoscenza, in qualunque modo, di irregolarità, abusi o disaccordi, agirà direttamente e immediatamente allo scopo di ristabilire la normalità e risolvere sul nascere qualunque problema o dissidio, che lasciato a se stesso, potrebbe degenerare; nel caso non vi riuscisse, e la cosa fosse importante, riferirà subito al Consiglio di Sezione il quale provvederà nel modo più opportuno, giungendo, in casi particolari, anche a prendere immediati e opportuni provvedimenti atti ad evitare che certe situazioni possano degenerare.

Il Comitato di Pace potrà trattare solo controversie di lieve entità (calcolate in moneta non oltre i 1.000 euro) e in casi di una certa gravità avrà il dovere di sporgere denuncia al Consiglio di Sezione o agli organi superiori di Giustizia.

Le penalità che possono essere comminate dal Comitato di Pace alla persona e di cui si dovrà tenere regolare registrazione sono:

1 - richiamo verbale (fatto congiuntamente da 2 Presidenti);

2 -               scritto;

3 - denuncia al Consiglio di Sezione;

4 -          alla Commissione Comunale o alla Corte Distrettuale.

 

Le penalità che possono essere inflitte dal Consiglio di Sezione sono:

a)      sospensione temporanea dal Centro Sociale e/o dall’incarico;

b)      denuncia alla Commissione Comunale o alla Corte Distrettuale;

c)      esclusione perenne da tutti gli incarichi;

d)      diffida a frequentare il Centro di Sezione;

e)      sorveglianza d’emergenza.

Per considerare e giudicare una vertenza i membri che hanno qualche conflitto d’interesse con l’oggetto in discussione o di parentela (fino al 4° grado) con la persona in causa, dovranno essere esclusi dalla giuria, e sostituiti dai primi disponibili in graduatoria.

 

Struttura Amministrativa dei vari Organi - Delegati e loro funzioni

 

I Consigli dei vari organi e livelli, a grandi linee, sono tutti similmente strutturati, ma ci limiteremo principalmente a considerare quelli delle Sezioni e dei Comuni che sono i più vicini al popolo e per alcuni aspetti importantissimi; essi sono così ripartiti:

-Gran Consiglio Generale

-Collegio Presidenziale

-Ministeri o Settori (da 10 a 20 circa)

-Comitato Esecutivo

-Commissioni ispettive

-Commissioni di collaudo

-Settore dell’ordine pubblico (solo nelle Sezioni)

-Comitato di assistenza sociale        idem

-Settore di Soccorso sociale           

-Comitato di Pace                           

Funzionari od organi operativi dal livello Comunale in su:

-Funzionari o Segretari

-Forza dell’ordine pubblico

-Forza di soccorso sociale

-Commissione giudiziaria (solo nei Comuni)

(Tutte le norme contemplate, se non previsto diversamente, sono da applicare negli organi di tutti i livelli, per quanto attiene ed esiste nell’ente).

I Consigli Generali dei vari Organi e Livelli saranno costituiti da 18 Delegati per ciascun organo inferiore di cui essi sono formati (nelle Sezioni invece da 54 a 81 membri); questi saranno i soli ed unici organi politici-amministrativi ad avere il potere decisionale.

Alcuni Delegati si assumeranno ulteriori e specifici incarichi, come Ministri nei vari Settori; (n° 3 membri per ciascun Ministero e con pari facoltà).

Il Collegio Presidenziale (super Consiglio e senza diritto di voto) sarà formato da tre membri alla pari e intercambiabili (anche se individuati come Presidente in 1^, 2^ e 3^); essi svolgeranno le seguenti funzioni:

-rappresentanza ufficiale dell’Ente (dalla Sezione all’ONUM);

-presidenza del Gran Consiglio;

-diritto di sollecitare il Gran Consiglio a considerare taluni problemi;

-firma di Decreti e Leggi con possibilità di astenersene, nel qual caso il problema dovrà essere riesaminato dal Gran Consiglio;

-comando di tutte le forze locali e di Stato (Ordine e soccorso pubblico e Militari).

I Presidenti, ricoprendo una carica importante e rappresentativa ma con poteri limitati e diversi da quelli dei consiglieri, saranno scelti (uno ogni anno) tra il gruppo dei membri uscenti e saranno quindi gli unici a poter restare per 6 anni nello stesso Organo poi, a fine mandato, come premio, sarà loro concessa la possibilità di concorrere nuovamente, insieme ai consiglieri uscenti, come delegati all’organo superiore.

I Ministeri o Settori di studio, programmazione e lavoro, (da 10 a 20 circa), saranno ricoperti e costituiti da 3 Ministri alla pari per ciascun Settore o gruppo di Ministeri ed eventualmente potranno essere coadiuvati da ulteriori delegati incaricati.

Si istituirà un nuovo Ministero, il quale si interesserà di eticità, spiritualità, informazione e orientamento; nelle sezioni sarà formato da 3 membri ultrasessantenni con esperienza e cultura polivalente; nei Comuni o nei Distretti, secondo le necessità, sarà formato da una Commissione di Stato di 3 membri in possesso di laurea in psicologia, integrata con almeno 3 esami attinenti la qualifica, ma da subito dovrà essere istituito un corso di laurea pertinente.

Ogni Ministero, nel proprio campo, ricerca, programma, coordina, propone, esegue e sorveglia, ma a decidere sarà sempre l’assemblea generale del Gran Consiglio dell’organo.

Il Comitato Esecutivo, è un organo variabile a seconda della materia interessata e senza alcun potere decisionale, sarà composto dai 3 ministri del Settore pertinente; da 3 segretari o funzionari di Stato e dai 3 Presidenti di Consiglio i quali avranno il compito di espletare e attivare le delibere del Gran Consiglio.

Le Commissioni Ispettive opereranno per uno o più Ministeri, secondo le circostanze, avranno diritto dovere di espletare qualsiasi controllo di competenza; quelli ordinari dovranno essere eseguiti almeno quattro volte l’anno e, all’occorrenza, potranno avvalersi di consulenti esterni; qualora rilevassero delle irregolarità, dovranno subito farle presenti al Consiglio Generale dell’ente e/o all’Organo Giudiziario.

Le Commissioni di Collaudo dovranno essere istituite, secondo le necessità e all’ultimo momento e saranno variate da un’operazione all’altra e incaricate previa estrazione a sorte tra i membri del Consiglio liberi da incarichi e più conoscitori della materia; anche queste potranno avvalersi di consulenti esterni.

I Comitati d’assistenza sociale (solo nelle Sezioni) saranno incaricati in seno ai Consigli Generali, per seguire i soggetti bisognosi cui, negli organi superiori, provvederà, invece, il nuovo Ministero di eticità e orientamento.

La Forza di Soccorso sociale - Nelle Sezioni saranno creati centri di Soccorso con attrezzatura leggera e saranno individuati e attrezzati luoghi d’emergenza per eventuali calamità naturali; siti che potranno essere usati come spazi verdi, Campeggio, Feste, Fiere, Mostre, e affini, e tutta la popolazione, a partire dal 7° anno d’età, sarà istruita, con esercitazioni annuali, ad auto soccorrersi.

I Comuni, Distretti, Province e Regioni, relativamente ai Settori di Assistenza Sociale, Forze dell’Ordine e Soccorso, dovranno essere adeguatamente dotati di tante unità o gruppi operativi attrezzati in modo da poter sopperire ad ogni bisogno ordinario e poter fronteggiare eventuali emergenze, entro un tempo convenientemente ragionevole.

Il Comitato di Pace, organo operante solo nelle Sezioni e totalmente esterno al Consiglio direzionale, sarà formato da nove membri scelti tra il gruppo dei Consiglieri uscenti, ne saranno rinnovati tre ogni anno e sarà presieduto, con diritto di voto, dai 3 membri più anziani; all’occorrenza, i tre più anziani o coloro che conoscono meglio come stanno le cose rispetto ad una contesa o vertenza dovranno fungere da referenti.

I Giudici di Pace quindi potranno restare in carica ulteriori 3 anni e, al termine dell’incarico, avendo svolto una funzione alquanto ingrata, potranno partecipare alle elezioni anche subito come elettori passivi, a differenza di tutti gli altri Delegati e Presidenti decaduti, i quali nei successivi 3 anni non potranno far parte dell’elettorato passivo.

Tutti i Ministeri, le Commissioni e i posti di responsabilità, a qualsiasi organo e livello appartengono, dovranno sempre essere formati o ricoperti da una unità operativa formata da 3 membri e questi dovranno sempre appartenere ognuno a un gruppo annuale e a un organo di provenienza diversa e tra loro non dovrà intercorrere relazione di parentela più stretta del 4° grado.

I 3 membri dell’unità operativa avranno poteri e funzioni paritari e intercambiabili anche se sono individuati come; Coordinatore quello appartenente al gruppo del 3° anno o anziani, Segretario quello del 2°gruppo e Aiuto quello del 1° anno.

I membri preposti alla firma per qualsiasi atto saranno sempre 9 (3 Presidenti, 3 Ministri del Settore e 3 Funzionari o 3 Magistrati dell’organo), generalmente saranno, però, 2 e non meno di 2 per ciascuna categoria (di solito i coordinatori e segretari); se mancasse, però, la firma di un Presidente, di uno dei Ministri interessati o di un Funzionario o Magistrato di Stato, l’atto sarà rinviato, con debita relazione in 1^ istanza, al Consiglio emittente per il riesame e se la cosa si ripetesse, in 2^ istanza, sarà rimesso al relativo Organo Superiore, il quale dovrà prenderlo in esame con precedenza assoluta e risolverlo entro, massimo 40 giorni; in caso di risoluzione contraria al parere dei Funzionari di Stato o dei Magistrati il problema sarà demandato all’organo a questo superiore, la cui decisione sarà poi inoppugnabile.

 

Funzionari di Stato e loro mansioni

 

Per ricoprire cariche pubbliche importanti quali quelle di Funzionari di Stato, Giudici, Ispettori, Pubblica Sicurezza, Docenti e simili, sarà necessario aver compiuto i 35 anni d’età, avere fatto studi ed esperienze appropriate ed essere in possesso di abilitazione specifica.

Nei Comuni si dovranno impiegare almeno 3 Funzionari (Economo, Magistrato e Ingegnere), o più, a seconda delle necessità, e questi con diritto-dovere di firma congiunta di 2 di loro con quelle di 4 membri eletti, per delibere, ordini, contratti e pagamenti; firme che, come già detto, tramite relazione, potrebbero essere negate e costituire veto e impedimento momentaneo all’attuazione della risoluzione.

Le Sezioni, all’occorrenza, si avvarranno della consulenza dei Funzionari Statali del Comune.

Negli organi superiori e intermedi opereranno 3 Funzionari, similmente al Comune, per gruppo di Ministeri o per Ministero e comunque, tanti quanti ne saranno necessari affinché tutto funzioni al meglio.

I funzionari o ufficiali di Stato ed equiparati avranno il compito di collaborare, in qualità di subalterni, come consulenti, coordinatori ed esecutori dei Presidenti e dei Ministri eletti e questi, in caso di loro cattiva condotta, avranno la facoltà di proporre, tramite il Gran Consiglio, al rispettivo organo superiore, di applicare le sanzioni previste, fino alla sospensione e al trasferimento del funzionario stesso, cose che dovranno essere attuate per direttissima.

Sarà compito dei Magistrati (3 membri), assegnati dal Consiglio Superiore della Magistratura agli Enti Locali intermedi superiori, fare da consulenti e vegliare sulla liceità di Decreti e Leggi che i rispettivi Organi intendono emanare; a garanzia che le Leggi approvate e da promulgare non contrastino con quelle proprie già esistenti, con quelle degli Organi Superiori e degli Enti confinanti, né con la Giustizia logica (diritti umani, sociali e rispetto della natura), 2 di essi firmeranno, insieme a 2 Presidenti e a 2 Ministri del Settore interessato; firme che potrebbe essere negata come già contemplato.

Negli organi superiori ogni Ministero o gruppo di Ministeri sarà curato almeno da 3 funzionari di Stato i quali costituiranno il gruppo motore, non politico, di studio e consulenza interno, alla cui guida sarà insediata la terna dei Deputati eletti; pertanto Ministri e Funzionari, con la consulenza dei Magistrati aggregati al Consiglio dell’organo, costituiranno la struttura portante di ogni Ministero, ove i Deputati eletti (almeno 3) animeranno e coordineranno i lavori, in assonanza con l’Assemblea Generale, od anche di propria iniziativa, presentando poi alla Presidenza le proposte di Leggi per l’eventuale elaborazione comune, come successivamente illustrato.

I Magistrati accreditati al Governo Nazionale saranno almeno 9 e cureranno, analogamente a quelle degli enti locali, la consulenza e la parte legale per le Leggi in itinere presentando, dopo l’approvazione, la relazione al Consiglio Superiore della Magistratura (massima autorità garante della legge e della costituzione di uno Stato), ai cui 3 Presidenti competerà la responsabilità di firmare le Leggi da promulgare, quale avallo di liceità (ovviamente insieme ad almeno 2 Ministri del settore e 2 Presidenti dello Stato).

 


Programmazione Generale

 

Come già detto, il settore che detiene ogni potere e cui spetta ogni decisione è l’Assemblea Generale dei Deputati o Gran Consiglio, per cui sarà compito suo discutere e stabilire il programma generale e particolare di lavoro annuale nella prima e seconda seduta che saranno tenute ogni anno subito dopo l’insediamento dei nuovi delegati, salvo, poi, successive integrazioni.

 

A tempo debito, poi, ugualmente saranno fatti o riesaminati anche i programmi a lungo termine (quinquennali, decennali e oltre).

 

Si porrà particolare attenzione e impegno ai problemi dello sviluppo edilizio residenziale e industriale, dell’Assistenza, dei Servizi, del Commercio e relativi siti d’insediamento, tenendo presente la densità della popolazione e il territorio, onde ridurre al minimo il trasferimento delle merci e la migrazione delle persone, cose che, per certi aspetti, creano gravi/issimi problemi.

 

Formazione delle Leggi

 

Le Leggi dovranno essere fatte dalle assemblee Parlamentari e potranno iniziare il loro iter da una proposta avanzata dalla Presidenza del Parlamento e da importanti organi istituzionali come; Ministeri, Magistratura, Organo elettorale o anche da un singolo Deputato.

 

L’organo o membro interessato dovrà presentare istanza-proposta di legge, con chiari intendimenti e principi fondamentali, alla Presidenza del Parlamento e questa avrà l’obbligo di portarla subito a conoscenza dei Deputati e di inserirla all’o.d.g. dell’assemblea parlamentare entro la 4^ (quarta) settimana a partire dalla data di richiesta.

 

Alla presentazione, della proposta di Legge al parlamento, il relatore avrà 15 minuti di tempo per illustrarne le motivazioni con i principi basilari e lo stesso tempo avrà anche un eventuale critico oppositore; a questi 2 potranno seguire altri 4 replicanti (2 favorevoli e 2 contrari), i quali, però, disporranno solo di 5 minuti ciascuno per farlo, quindi si passerà alla votazione per l’accettazione e ammissibilità o meno, della proposta di Legge, alla fase di studio e progettazione. (vedi pagg. 22 e 23).

Se la proposta riporterà meno del 15% dei consensi sarà respinta e non potrà essere ripresentata prima di un anno, altrimenti sarà accettata e posta allo studio per la sua dettagliata e completa stesura; a tale scopo la Presidenza della Camera nominerà subito (entro la quinta settimana), un’apposita Commissione parlamentare, la quale nelle tre settimane successive appronterà la Legge nei minimi particolari ed entro la quarta (9^ dall’inizio) settimana la presenterà, all’assemblea dei Deputati.

La Commissione parlamentare incaricata di elaborare la Legge sarà costituita da 9 (nove) Deputati divisi in tre gruppi composti da tre membri ognuno, e opererà come segue:

-il 1° gruppo, composto dai proponenti ed eventuali incaricati, curerà lo studio e la messa a punto della Legge;

-il 2° gruppo studierà tutte le eventuali possibili critiche e opportune variazioni migliorative alla stessa;

-il 3° si occuperà del coordinamento generale.

I primi due gruppi espleteranno il lavoro in parallelo, ciascuno in un’aula equamente attrezzata, e per 2-3 ore al giorno, per due settimane, lavoreranno a porte aperte; cioè in modo che tutti i parlamentari possano assistere, interrogare e avanzare proposte.

Nella terza settimana, poi, i tre gruppi, congiunti e a confronto definiranno, nei minimi dettagli, il progetto di legge da presentare.

 

Il disegno di Legge, quindi, nella quarta settimana (9^), sarà presentato ufficialmente in parlamento, previo consegna a ciascun Deputato del relativo plico-progetto, e sarà illustrato, con pari tempo, da parte di tre relatori, uno per ciascun gruppo di lavoro, i quali risponderanno brevemente anche ad eventuali domande di chiarimento che potranno essere avanzate dai Deputati, e questi avranno, poi, tutta una settimana (10^), per studiare il progetto, riflettere e preparare altre eventuali osservazioni e chiarimenti in merito.

 

Il disegno di Legge sarà, poi, posto in discussione in Parlamento, nella settimana successiva (11^), e saranno ammessi a fare osservazioni su di esso, per cinque minuti a testa, circa dodici Deputati per ciascuna delle due posizioni (favorevoli e contrari) e tre componenti la Commissione redattrice (1 per gruppo), cui seguiranno tutte le domande di chiarimento desiderate e relative brevi risposte.

 

Nella settimana seguente (12^) la Commissione, al completo, presieduta dai Presidenti dell’Organo, metterà a punto il testo di Legge da votare, testo che, nella successiva settimana (13^), sarà consegnato, in parlamento, a ciascun Deputato che lo voterà, seduta stante, restituendolo subito alla Commissione la quale procederà allo spoglio, cui seguirà, entro il minor tempo possibile, la dichiarazione del risultato finale. (Sembra il caso appena di accennare che un Parlamento può contestualmente elaborare molti disegni Leggi ).

Alcune Leggi, dopo l’approvazione dell’organo interessato, potranno o dovranno essere inviate, per la convalida, agli Organi base interessati (cosa che dovrà essere fatta anche se, la richiesta venisse da uno solo di essi, entro i primi trenta giorni dall’emanazione), i quali avranno trenta giorni di tempo per discuterla e votarla, e se fosse disapprovata, sarà respinta all’Organo emittente il quale per imporla dovrà ridiscuterla e riapprovarla.

 

Funzioni e attributi degli Enti Locali

 

La Sezione costituirà, per il popolo, il Centro sociale formativo e informativo polivalente e il punto d'incontro e ritrovo più importante, come già illustrato; vi si svolgeranno tutte quelle attività educative, culturali, ricreative, utili e fondamentali per la formazione della personalità umana.

Il Comune, rispettate le disposizioni degli organi superiori e di quelli adiacenti, sarà l’Ente locale più importante che, tra l’altro, presiede, con facoltà decisive, al controllo e alla programmazione per lo sviluppo commerciale e produttivo locale, nell’interesse del popolo e del territorio.

Gli enti locali intermedi, ognuno per il proprio territorio e popolo, faranno analogamente, per quanto di competenza, espletando soprattutto funzioni di coordinamento generale e controllo.

Gli Organi amministrativi dei vari Enti dovranno essere tutti analogamente organizzati, ovviamente ognuno in relazione alle esigenze del proprio territorio e popolazione, affinché tutto possa funzionare al meglio per modi, tempi e convenienza.

 

Le Forze dell’Ordine Pubblico

(Carabinieri – Polizia - Finanza - Vigili Urbani)

 

Le maestranze preposte a tutela della Legge, dell’ordine e del cittadino, svolgeranno le normali competenze agendo autonomamente in modo da tenere tutto capillarmente sotto stretto controllo e applicando tempestivamente tutte le soluzioni previste atte a mantenere l’ordine e la disciplina, sempre però nel pieno rispetto per la persona e la sua dignità.

Le forze dell’ordine, per meglio tener tutto sotto controllo, dovranno essere statali, armate, mobili e riunite sotto tre diversi vertici di comando, con compiti e mansioni equivalenti, ma utilizzate in zone e settori separati, così che lo Stato possa contare su tre forze di Controllo totalmente indipendenti, tanto da poterle impiegare anche per controlli reciproci, incrociati e/o in forma segreta; esse sono anche tenute ad agire in collaborazione e intesa con i Magistrati e i Presidenti dei Consigli degli Enti locali in cui operano.

 

Il Ministero della Difesa, Ordine e Soccorso

 

Il Ministero della Difesa, Ordine e Soccorso è l’organo che, tramite le forze armate dell’Esercito, della Marina, dell’Aviazione e delle altre forze dell’Ordine militarizzate, provvede appunto, alla Difesa, all’Ordine e al Soccorso; esso, per adempimenti ordinari opererà autonomamente e/o dietro ordini dei Presidenti incaricati, mentre, per fatti o interventi straordinari, i comandi potranno essere impartiti anche dagli stessi, però, soltanto dietro esplicite risoluzioni prese dal Parlamento Nazionale o da quello Responsabile.

 

Lo Stato e il suo Governo

 

 

Lo Stato, nel rispetto degli Organi Superiori e degli Stati confinanti, relativamente ai propri cittadini e territorio, è l’Organo Legiferante più importante di tutti che, in caso di emergenza e tramite il Gran Consiglio, potrà anche emettere Decreti esecutivi; Decreti che dovranno poi essere subito perfezionati, senza deroghe, e tramutati in Leggi da promulgare entro massimo 50 giorni.

Il Governo dello Stato curerà, a livello nazionale, tutti i settori di maggiore interesse (Forze di Difesa, dell’Ordine e di Soccorso - Giustizia - Estero - Istruzione - Finanze - Lavoro - Sanità - Informazione - Legislazione generale - ecc.), in modo che vi sia un armonico andamento e sviluppo generale delle cose in ogni Regione e angolo della Nazione, lasciando alle Regioni solo un piccolo margine di autonomia per gli affari locali, perché se fosse troppo ampio si finirebbe in una situazione generale peggiore di quella passata, e cioè quella prima della costituzione dello Stato.

I Ministeri (circa 20 - alcuni settori possono essere accorpati) saranno stabiliti una volta per tutte, dal Parlamento e non potranno essere creati o soppressi a piacimento, perché settori importanti della vita sociale non possono sorgere o sparire da un giorno all’altro e tutti dovranno funzionare perfettamente.

 

Le Confederazioni di Stati

 

Le Confederazioni di Nazioni, rispetto agli Stati e al Governo Mondiale, svolgeranno funzioni simili a quelle svolte dalle Regioni tra gli Stati e le Province.

Il Governo Mondiale

 

Il Governo Mondiale sarà l’Organo Supremo della Terra che, per qualunque problema fondamentale, di rilevanza mondiale, Statale o Locale, come illustrato più dettagliatamente nell’introduzione, avrà poteri su tutto e tutti, come il Governo di uno Stato rispetto al proprio territorio e ai propri cittadini.

 

P A R T E   T E R Z A

 

La Giustizia e la sua Amministrazione

 

Quando un gruppo di persone decide di vivere insieme, la prima cosa che dovrà fare è quella di stabilire un codice di comportamento cui tutti dovranno attenersi, rispettarlo e farlo rispettare. Le regole di solito tendono a ridurre la libertà individuale nell’interesse della collettività, stabilendo anche controlli e sanzioni affinché tutti le rispettino.

 

La Giustizia, per affermarsi, non necessitando dello sviluppo delle Scienze, ma solo della logica basata sui principi di verità, neutralità, coerenza, rispetto e amore, così avrebbe potuto e dovuto essere il settore di vita sociale più avanzato e maturo, invece appare quello più retrogrado; ciò dipende certamente dal fatto che molte persone, nonostante la Legge sancita, preferiscono vivere nella libertà egoistica, pensando che più si è egoisti e più si sta meglio e che ad avere la peggio saranno sempre gli altri; (come se loro vivessero in un altro pianeta).

 

La Legge-Giustizia, per avere efficacia, dovrà essere sempre immediata e gratuita, e applicata d'Ufficio per tutti quei reati e infrazioni di cui i rappresentanti dell’ordine vengono a conoscenza, e ciò anche se la parte lesa non denunciasse o si opponesse, perché questa spesso lo fa per mancanza di denaro, paura, minacce, vergogna, e simili; quindi, il malfattore non essendo individuato né punito, continuerebbe ad agire indisturbato e a perpetrare reati sempre più gravi e frequenti.

Si dovrà pertanto indagare d’ufficio, con cura, anche sulle contusioni e morti dichiarate incidenti o suicidi, onde accertare e appurare se ci fossero responsabilità di terzi, che andrebbero comunque puniti.

 

Lo Stato, quindi, dovrà provvedere ad operare massicciamente affinché tutto possa essere disciplinato e tenuto capillarmente sotto controllo d’Ufficio, tramite le forze di polizia e dell’ordine, facendo in modo che tutti siano incentivati, spinti e anzi tenuti a rispettare e a far rispettare la Giustizia logica che dovrà essere sancita tramite nuove Leggi, a partire dall’obbligo della testimonianza veritiera anche da parte dell’indagato e dell’imputato, i quali dovranno essere tenuti a dire la verità su tutto ciò che loro si contesta; poi se, a giudizio definito, risultassero spergiuri, saranno condannati anche per falsa testimonianza, depistaggio e quant’altro.

 

Magistrati e Settori Operativi

 

I Magistrati sono preposti a garanzia della giustizia e saranno impiegati, in numero adeguato, principalmente nei seguenti settori:

a)      con le Forze dell’Ordine, Polizia, Finanza, ecc. come collaboratori e consulenti;

b)      negli Consigli e Uffici degli Enti locali, quali consulenti, controllori, notai e affini;

c)      nelle Preture e Tribunali di Giustizia, dove svolgono il loro primario e più importante lavoro;

d)      nel Consiglio Superiore della Magistratura, massimo organo di Giustizia e controllo.

 

 

 

Struttura degli Organi Giudiziari

 

Livello locale      titolo dell’organo                          tipo o grado

-Comune            Commissione Giudiziaria        giudizio di pace

-Distretto            Corte di Giustizia                             grado

-Provincia          Corte di Giustizia d’Appello               grado

-Regione            Corte di Giustizia di Cassazione         grado

-Stato            Corte di Giustizia di Stato (casi particolari) -

-internazionalmente

-Stato                                    Corte  di  Giustizia      di            grado

-Confed.ni di Stato     Corte di Giust. Fed.le              2° grado

-Governo Mondiale    Corte di Giust. Mond.le           3° grado

In questi ultimi tre organi, per i casi in cui fosse necessario andare al 2° o al 3° grado, restando nello stesso livello, saranno rinnovate totalmente le corti giudicanti e le istruttorie ripartiranno da zero.

 

Le vertenze o cause trattate da qualunque Organo o Corte giudicante, relative al giudizio finale su cose o persone, per essere definitive, dovranno riportare il giudizio condiviso di almeno l’80% dei giudicanti, ma se dopo la 5^ votazione il caso pur non raggiungendo l’80%, presentasse il 25% di colpevolisti, la causa dovrà essere demandata all’organo Superiore e solo il giudizio di 3°grado, con tale risultato, avrà la facoltà di assolvere, per insufficienza di prove; il giudizio emesso dal tribunale di 3° grado sarà comunque esecutivo e inappellabile.

Per le vertenze di poca entità discusse prima in sede di Sezione e/o al Comune, il 3° grado sarà rappresentato dalla corte Distrettuale.

La Commissione Giudiziaria del Comune sarà costituita dai tre funzionari di Stato del Comune (Segretario, Magistrato e Ufficiale Sanitario), o da un’apposita unità giudiziaria composta da: magistrato, ispettore e vice ispettore e tratterà ricorsi e vertenze che non comportino pene superiori a 2.500 euro.

I magistrati, sentite le parti in causa, eventuali testimoni, referenti Popolari membri dei Comitati di Pace pertinenti (eventualmente, 3 della sezione dell’imputato, 3 della sezione della parte lesa e 3 della sezione ove fosse avvenuto il fatto), giudicheranno l’accaduto per direttissima.

Al fine di semplificare le cause, per le testimonianze per cui non è indispensabile il confronto diretto, si riterranno valide e sufficienti le dichiarazioni rese e sottoscritte in sede di istruttoria.

Le corti di 1°, 2° e 3° grado dovranno essere formate da un gruppo giudiziario composto da tre unità operative indipendenti (9 membri) e ogni unità dovrà essere formata da 3 membri (1 Magistrato coordinatore, 1 ispettore di polizia e 1 vice ispettore): una unità fungerà da coordinatrice neutrale, una da accusa e una da difesa; tutte saranno autonome e con incarico di indagare e istruire la vertenza onde appurare la verità.

Ultimata l’istruttoria, ascoltate le parti, gli eventuali testimoni, e l’avvocato di parte, che dovrà anche giurare di operare, in primo luogo, per la verità e la Giustizia, si svolgerà il dibattito finale e la giuria al completo composta dai 9 componenti la Corte, gli eventuali testimoni fondamentali e l’avvocato di parte, emetterà il verdetto di cui, in parte, sarà anche responsabile.

I giurati, oltre alla colpevolezza o innocenza dell’imputato, dovranno attribuire all’eventuale condannato anche una percentuale di colpevolezza, in base alla quale sarà poi calcolata, dai 3 magistrati, la pena da comminare e i voti dei giurati saranno segreti, ma in caso d’errore, i componenti la giuria e testimoni, responsabili della condanna, saranno tenuti a rispondere tutti insieme del 5% della pena quantificata in denaro, e l’avvocato di parte in misura tripla. (Per la segretezza del voto vedere a pag. 24).

Nessun innocente dovrà essere mai più condannato. Per condannare una persona si dovranno acquisire prove, testimonianze o confessioni inconfutabili; un indagato non potrà essere condannato neanche a seguito di sua confessione non convalidata da prove o testimonianze assolutamente incontrovertibili, perciò si indagherà a tutto campo e su tutte le parti, in questione, onde appurare il preciso responsabile.

Se una persona venisse condannata ingiustamente, la pena subita dovrà essere quantificata in moneta e ricompensata col decuplo della somma stimata, e parimenti essere riabilitato con grande risonanza.

Le Vertenze per questioni Civili o Penali dovranno essere espletate per direttissima e al più presto; pertanto si farà in modo che i gradi di giudizio, quando necessari, per le controversie semplici siano svolti tutti e tre nell’arco di tempo che va da 3 giorni a 6 settimane, dal giorno in cui l’autorità giudiziaria è venuta a conoscenza del fatto; per quelle complicate nell’arco di tempo che va da 3 settimane a 6 mesi e per quelle internazionali e intricatissime nel tempo che va da 6 mesi a 2 anni.

In ogni sede giudiziaria dovranno essere attivate tante corti di giustizia quante ne saranno necessarie per smaltire tutte le vertenze e i processi con gli eventuali tre gradi di giudizio, nei tempi anzi detti.

Attuazione della pena - A giudizio definitivo, di ciascun grado, la pena irrogata va subito applicata e il ricorso da parte dell’interessato non sospende la sua applicazione.

 

Ricorso contro i giudizi - Le parti interessate possono ricorrere al grado superiore di giustizia solo in caso di nuove affidabili prove o testimonianze; se però il nuovo giudizio verso l’interessato fosse uguale al precedente o meno favorevole, la pena o il beneficio saranno rispettivamente aumentata o ridotto del 15% rispetto al primo giudizio, oltre a quanto stabilito dal nuovo giudizio.

(Una vertenza o processo può essere fatta/o sia per essere scagionato da una colpa, sia per avere una riduzione di pena, sia per avere una maggiore somma, come rimborso, per danni subiti).

 

Il Consiglio Superiore della Magistratura (C.S.d.M.)

 

Il Consiglio Superiore della Magistratura o massimo organo Giudiziario di Stato, garante della Legge e della Costituzione, sarà formato dai più illustri e venerabili Magistrati e dipenderà solo dalle Leggi di Stato.

Il numero di Magistrati delegati al C.S.d.M. saranno tanti quanti ne sono necessari affinché tutto funzioni nel modo più pratico e celere possibile, ma non meno di 27, più 3 Presidenti e questi con diritto di voto.

Il C.S.d.M., tra l’altro, avrà le seguenti competenze e funzioni:

-corte Suprema di Giustizia di Stato, per fatti, cose o personaggi i cui reati non rientrano tra quelli comuni, giudicabili dalle corti ordinarie, per i quali rappresenterà la Corte di 1^ grado;

-rapporti Legali internazionali;

-presentare al Parlamento eventuali proposte o petizioni per abolire o istituire Leggi;

-controllo delle varie Corti di Giustizia;

-nomina dei magistrati da accreditare presso gli Enti locali e affini (3 Magistrati con funzioni di consulenza e firma per le relative Leggi da adottare e promulgare);

-avallo delle Leggi dello Stato, con 2 firme dei suoi Presidenti unite a quelle di 2 Presidenti della Repubblica e di 2 Ministri del settore pertinente, a garanzia che esse non sono in contrasto né con la costituzione, né con quelle esistenti, né con quelle degli Organi Superiori o di Stati confinanti e né con la Giustizia Logica (diritti umani, sociali e rispetto della natura); nel caso però in cui il Parlamento emanasse leggi restrittive sui poteri del C.S.d.M., queste diverrebbero operanti senza le predette 2 firme; tali Leggi però dovranno aver riportato in Parlamento il consenso di almeno il 90% dei Deputati ed essere firmate chiaramente dai 3 Ministri della Giustizia e dai 3 Presidenti della Repubblica i quali dovranno aver depositata la firma presso il C.S.d.M. all’inizio del loro mandato.

 

L’istituzione e la sede del C.S.d.M. dovranno costituire e rappresentare una specie di Tempio di Stato in cui ad essere venerata è la Giustizia neutra, rappresentata dai suoi 3 Presidenti; tale sede dovrà essere imponente e maestosa con ampio parco o giardino (tipo una cittadella), totalmente autonoma, con guardie proprie indipendenti dallo Stato e con residenze annesse per tutti i Consiglieri e relative guardie.

 

Il Ministero della Giustizia dovrà essere ubicato in sede diversa da quella del C.S.d.M. o comunque sistemato in modo totalmente separato e indipendente.

La Magistratura dovrà essere rispettata anche in tutte le sedi locali e qualsiasi indagato convocato (nessuno escluso), dovrà presentarsi in tali sedi senza gran seguito; potrà essere accompagnato al massimo da 2 avvocati e da 2 familiari.

I Magistrati delle Corti di Giustizia non dovranno avere meno di 40 anni d’età, dipenderanno direttamente dal C.S.d.M. e dovranno mantenere una condotta irreprensibile come fossero “Sacerdoti di Stato”, in quanto garanti della Legge; essi godranno pertanto di un alone di rispetto e protezione particolare che si concretizzerà, tra l’altro, con la maggiorazione di un quarto e fino al raddoppio della pena, per chi dovesse attentare alla loro sicurezza o dignità per motivi professionali; ugualmente sarà anche per i Deputati e per le forze dell’Ordine pubblico.

La carriera dei Magistrati dovrà svolgersi gradualmente partendo dagli Organi Giudiziari Minori (Enti locali, forze di polizia, dell’ordine e affini) e passando alle corti di giustizia superiori tramite concorsi per esami, meriti e titoli; potranno entrare a far parte del C.S.d.M. solo i Magistrati d’età superiore a 55 anni e tutti i ruoli (1^, 2^ e 3^ classe) saranno aggiudicati tramite elezioni annuali interne e quelli di Presidenti non potranno essere ricoperti da membri con meno di 60 anni d’età.

 

Note su Temi di Giustizia

 

Leggi relative alla Prescrizione, Immunità, Grazia, Amnistia, Sanatorie, Condizionale, Indulto, Condoni e simili, servono solo a favorire i malfattori e incentivare abusi, soprusi e violenze d’ogni sorta; casi eccezionali, come la “Grazia”, dovrà essere competenza solo del Parlamento di Stato. Si parla tanto di Giustizia e non si aboliscono ma si mantengono Leggi che furono fatte proprio per impedire l’applicazione della Giustizia su nobili, ricchi, potenti e favoriti.

 

Nella Legge sembra esserci pure una grave lacuna circa il “reato di minacce e/o persecuzione” in quanto, finché esso non viene provato, in qualche modo, lo Stato pare non prendere provvedimenti, e quando si ha la prova, spesso questa è tragica, per cui non è più tempo. Ciò detto penso che, ad ogni seria denuncia, anche senza prove, lo Stato dovrebbe prendere gli opportuni provvedimenti e indagare, se poi risultasse una pura falsità del denunciante questi andrebbe punito severamente.

 

Si dovranno fare leggi molto più aspre e restrittive, per tutti gli abusi e soprusi, plagio compreso, al fine di ridurre di molto i reati premeditati e programmati (alcune leggi attuali sono di una indulgenza sconcertante). La Legge potrà essere blanda solo nei confronti dei ladruncoli bisognosi.

 

Lo Stato dovrà fare in modo di punire sempre e comunque, senza eccezione e senza limiti di tempo e luogo, tutti i malfattori, e per combattere e stroncare le associazioni a delinquere si dovranno fare Leggi di corresponsabilità parentali per complicità, favoreggiamento e depistaggio; infatti, a volte, sono addirittura questi stessi a nasconderli e a sostituirli nelle attività criminose.

Lo Stato perseguirà, pertanto, conviventi e parenti di 1° e 2° grado dei malviventi accertati, sospetti di complicità, compresi quelli acquisiti, con la privazione dei diritti civili, la destituzione da impieghi pubblici e il sequestro dei beni acquisiti in modo dubbio agli stessi e ai parenti fino al 4° grado, ivi compresi anche eredi e beneficiari esterni; riguardo ai latitanti ipotizzabile anche gli arresti domiciliari dei parenti di 1° grado.

 

Per ridurre al minimo il numero e la gravità dei reati serve disciplina, controllo, prevenzione, repressione, immediatezza dei processi e pene severe da scontare integralmente - Si pensi agli abusi in edilizia, perpetrati quasi tutti per omissioni comunali nel provvedere le aree apposite, mancanza di controlli e leggerezza, a limite che dopo gli abusi, anziché punire come dovuto, si concedono sempre sanatorie.

 

Si dovranno condannare anche tutti quelli che si oppongono alla forza pubblica per non far catturare una persona e quelli che inveiscono, in modo grave, con parole o scritto, contro i giudici per condanne inflitte.

 

Su tutti i latitanti condannati per gravi reati, oltre a quanto detto e l’esproprio di tutti i beni, dovrà essere posta una consistente taglia e, nei confronti dei responsabili d’omicidio, senza condizioni (vivo o morto).

A chi favorisce la cattura di un pericoloso latitante, lo Stato, oltre a un consistente premio, dovrà assicurare anche riservatezza e protezione.

 

Le pene da attribuire per i misfatti commessi in complicità di altri dovrebbero essere triplicate, rispetto a quelle previste per reati commessi da singola persona, e per quelli commessi da organizzazioni a delinquere decuplicate sia per i mandanti che per gli esecutori.

 

La criminalità organizzata, per la società, rappresenta la gramigna umana, e pertanto lo Stato combatterà e perseguirà gli affiliati, con ogni mezzo (ergastolo a vita senza indulgenze e senza condoni), così da renderli perfettamente, perennemente e indubbiamente innocui.

 

Ugualmente dovranno essere resi perennemente innocui, con la dovuta maggior sorveglianza e restrizioni, gli irascibili, gli instabili e gli irresponsabili perché questi sono più pericolosi di tanti altri, e quindi nessuna indulgenza per infermità mentale, ma il contrario!

 

La pena di morte dovrà essere abolita, ma i colpevoli d’omicidio premeditato o volontario dovranno essere condannati all’ergastolo a vita e senza più uscirne.

 

I colpevoli di gravi reati, violenze e truffe, non dovranno più abitare né frequentare il Comune ove risiedono le loro vittime o relativi parenti fino al 2° grado, e in caso di incontri casuali niente sguardi né ammiccamenti; se denunciati, perciò, saranno sanzionati duramente.

 

La pena, per reati minori, dovrà tendere a punire e rieducare il colpevole, impegnandolo in un adeguato lavoro retribuito.

 

La dignità del reo dovrà essere rispettata nel fisico e nello spirito, pertanto, in caso di reclusione, avrà diritto di essere trattato dignitosamente e di trascorrere il tempo diviso tra lavoro, istruzione, cura del corpo e dello spirito.

 

Relativamente ai reati commessi da minorenni, essi dovranno essere giudicati normalmente e per quanto concerne la pena sarà ripartita tra l’esercente la patria potestà e minorenne, secondo il prospetto illustrato nel capitolo “Sezione” (pag.29).

 

Inoltre, a scopo educativo e deterrente, una certa corresponsabilità reciproca (specie morale) per eventuali reati, dovrebbe sempre restare tra parenti diretti e acquisiti fino al 4° grado, ed anche tra amici; saranno poi i giudici a stabilirne grado e sanzioni.

 

Nel caso in cui i responsabili di un minorenne o di persona minorata facessero atto di disconoscenza nei suoi confronti, essi non saranno più tenuti a risponderne e ciò comporterà l’interessamento del tribunale e dei relativi organi sociali che dovranno prendersene cura.

 

I diritti di inviolabilità personale e domiciliare, quando le forze di polizia o dell’ordine hanno ragioni fondatissime per credere che si stia perpetrando un reato, o che si occulti qualcosa, o che possa essere fatto sparire un corpo di reato, sempre col dovuto rispetto, potranno essere ignorati.

 

Prima di irrogare una grossa pena ad uno straniero, per reati non logici, come omicidio, violenza, furto, vandalismo e simili, i magistrati dovranno informarsi sulle leggi che regolano il problema nel paese da cui l’imputato proviene e tenerne conto, sia pure parzialmente, sia nel dichiararne la colpevolezza, che nell’attribuirgli la pena.

 

Per reati i cui danni possono essere risarciti o ripristinati, la polizia farà scattare immediatamente il ripristino o l’indennizzo e tratterà il reo o contravventore secondo le disposizioni di legge.

Relativamente alle mancanze o infrazioni risolvibili col pagamento di ammende, la somma da pagare non dovrà essere quantificata in moneta, ma in ore, mesi e anni di lavoro, pertanto sulla notifica di pagamento dovranno esserci riportate le ore o i giorni da pagare, poi il trasgressore, fatti i conteggi rispetto al proprio reddito, pagherà la somma spettante, entro il giorno stabilito, allegando la certificazione che attesta il proprio reddito; in caso di ritardo nel pagamento scatterà la mora automatica pari all’1% per ogni giorno di ritardo e dopo 100 giorni, in caso d’insolvenza, sarà attuato il pignoramento di un capitale pari al triplo della somma dovuta.

Tuttavia chi lo richiede potrà pagare col proprio diretto lavoro personale ed esso dovrà essere svolto presso strutture pubbliche; coloro che, invece, non hanno alcun reddito saranno obbligati a pagare con il proprio lavoro personale.

 

I reati tentati e mancati dovranno essere puniti in base al danno che l’autore si prefiggeva di causare, o che avrebbe potuto determinare, e non in base al danno effettivamente arrecato, ciò può essere attuato per quanto riguarda il pagamento dei danni, ma non per la pena.

Per danni o reati non sanciti nella legge i giudici applicheranno pene e condanne simili a quelle previste per danni o reati affini e nulla dovrà restare impunito.

 

Due dei peggiori mali della società sono la corruzione e l’omertà; essi devono essere prevenuti e osteggiati, educando la persona fin da bambino ai veri valori di verità, serietà e di onestà.

 

L’onesto solitamente viene ritenuto incapace e stimato sciocco, mentre il disonesto è ritenuto svelto e viene rispettato se non addirittura onorato; la cosa, dal punto di vista educativo, per la gioventù, è estremamente nociva e quindi si dovrà fare di tutto per cambiare tale modo di pensare.

 

Nell’uomo sembra che l’egoismo e la sopraffazione siano innati perché essi emergono fin dalla più tenera età, perciò, fin dai primi anni di vita, si dovrà infondere nei bambini i valori del rispetto, della verità, della giustizia e della solidarietà, e comunque certamente a partire dal primo giorno di scuola, ambiente ove, a volte, il bambino che chiede all’educatore giustizia per i soprusi di qualche compagno, anziché ottenerla viene ignorato, e quindi deriso dai compagni; in tal modo si sviluppa ancor più il senso della prepotenza e del farsi giustizia da sé e non avremo mai uomini dignitosi e onesti disposti a testimoniare o a difendere la legalità e l’oppresso.

Lo stesso dicasi in relazione al servizio militare, che dovrebbe essere il periodo, per eccellenza, in cui il giovane matura, invece nell’ambiente, a volte, si commettono soprusi e violenze varie, al punto che qualcuno vi trova perfino la morte.

Pertanto tutti gli ambienti, nessuno escluso, dovranno essere trasparenti e costantemente sorvegliati dalle autorità a ciò preposte e dalla Sezione sociale in cui essi si trovano.

Nelle scuole e nelle comunità, specie quelle giovanili, onde incentivare il buon comportamento e avversare quello cattivo, si dovrà escogitare di tutto, anche i ciondoli a distinzione di buoni e cattivi, eliminando così lo scandalo d’oggi che, in nome dell’insulsa riservatezza e della non discriminazione, tende a non fare alcuna differenza tra buoni e cattivi, tra bene e male, salvo lamentarsi poi degli effetti nefasti generati; anzi esse sembrano fatte più per favorire chi non si impegna nei propri doveri che chi si impegna, più i disonesti che gli onesti!

Lo Stato, per scoprire la verità e forzare le persone a dirla, a denunciare e a testimoniare, laddove fosse certo che qualcuno ha visto o sa, ma rifiuta di rendere dichiarazione, denuncia o testimonianza, dovrebbe punirli con la massima pena prevista per reticenza, complicità e favoreggiamento; inoltre, per favorire denuncie e testimonianze, a chi le effettua, assicurerà riservatezza e protezione anche col raddoppiare e fino a decuplicare la pena a chi osasse minacciarli o attentare alla sicurezza loro o dei loro cari fino al 3° grado, compresi quelli acquisiti.

Nei reati in cui sono coinvolti maggiorenni e minorenni, ai maggiorenni e/o maggiori responsabili, oltre alla propria pena, dovrà essere aggiunta, anche metà dell’eventuale pena irrogata ai minorenni, senza, però, detrarla a questi né ai responsabili.

In sintesi il sistema tende a rendere ognuno custode e controllore del suo prossimo e di quanto lo circonda, difensore della giustizia, accusatore del reo e del male, e chi non lo facesse, se scoperto, sarebbe perseguito come favoreggiatore e complice diretto o indiretto del male; così stabilendo, tutti sarebbero spinti, interessati e incentivati ad operare a favore del bene e contro il male.

Se il male dilaga la colpa è certo anche degli onesti, perché i malfattori, per meglio riuscire nei loro intenti delittuosi, si coalizzano in gruppi, mentre i buoni anziché coalizzarsi, per meglio opporsi apertamente al male, si lamentano soltanto, e magari anche di nascosto, senza pensare che così facendo si rendono favoreggiatori indiretti dei malfattori. In sostanza lamentarsi, accademicamente, senza fare, in pratica, nulla di concreto in parole od opere, per arginare e contrastare i malfattori, significa esserne mutamente complici: “chi non è contro di me è con me - chi non è contro il malfattore, è a suo favore”.

A tale scopo come incentivo è anche opportuno istituire la giornata commemorativa di tutti coloro (noti e ignoti), che con coraggio e abnegazione si sono battuti in qualsiasi modo a difesa della giustizia e della dignità umana, pagando, a volte, perfino col sacrificio supremo, e attribuire loro in ogni Comune una Stèle-monumento a ricordo.

 

Tra l’altro è anche necessario procedere alla moralizzazione generale dell’uomo, perché in quasi tutti noi è insito il germe dell’egoismo, più o meno aperto o nascosto, che ci fa desiderare di prendere o di fruire beni altrui o sociali senza averne diritto e ci stimola a non fare e a non dare ciò che invece è doveroso.

E’ necessario perciò operare anche negli ambienti di lavoro pubblico (ove molti lavoratori pretendono i diritti ed eludono i doveri), attuando la valutazione del lavoratore in merito a: condotta, orario, assenze, impegno e prestazioni, e introducendo anche la compilazione del diario orario di lavoro personale in cui registrare il lavoro svolto mezz’ora per mezz’ora e attribuendo quindi mensilmente un premio o una sanzione che dovrebbero aggirarsi + o – intorno al 20% della retribuzione.

Tra l’altro, negli ambienti di lavoro, è anche opportuno attuare l’avvicendamento annuale di un terzo delle maestranze, tramite trasferimento obbligato a turno e non permettendo poi ai medesimi di tornare nello stesso posto prima che siano trascorsi almeno 15 anni da che l’hanno lasciato. Ovviamente, affinché le attività o la produzione non abbiano a soffrirne, tutte le maestranze dovranno saper svolgere almeno tre mansioni diverse, nell’ambito dello stesso settore.

L’avvicendamento di un lavoratore su tre, ogni anno, oltre ad eliminare tanti risvolti negativi dati dalla lunga permanenza in una stessa sede (incompatibilità ambientale), arricchisce professionalmente sia la persona che gli ambienti e determina anche una maggiore circospezione e rispetto, cose che rendono sicuramente pure meno probabili eventuali accordi tesi al malaffare. (E’ risaputo che per operare il bene basta farlo, mentre per fare socialmente il male occorre, quasi sempre, la complicità tra due o più persone).

Negli ultimi decenni in nome della riservatezza, della non discriminazione e del rispetto, usati a sproposito, anziché incentivare il bene si è finito per facilitare il male, pertanto per favorire l’onestà e la verità tutto dovrà essere trasparente, anzi, quando si tratta di fatti o cose che possono costituire inganno, truffa o pericolo per il prossimo o per la collettività, dovrà essere un obbligo riferirle e parlarne.

La tanto denigrata diceria è, a ragione, il primo deterrente e freno contro il malcostume per cui è un bene che ci sia, e chi non vuol far parlar male di sé non deve fare altro che comportarsi bene, perché tutti hanno il diritto, e in certi casi, a salvaguardia del bene comune, il dovere di parlare e di riferire ciò che hanno visto e/o udito.

Chiunque, però, riferisce o rende pubbliche delle notizie o dei fatti su persone o enti, a richiesta dei tutori della Legge o dei diretti interessati, è obbligato a dirne anche la fonte da cui le ha apprese, senza che per questo gli interessati debbano ricorrere alla magistratura, nel qual caso il divulgatore, indipendentemente dal fatto che la notizia sia vera o falsa, sarà accusato e condannato solo per essersi rifiutato di rivelare la fonte delle notizie.

Il segreto professionale, per le notizie sparse ai quatto venti, è illogico e perciò illegale; non può essere assolutamente paragonato a quello del medico personale o del confessore, in quanto ognuno potrebbe inventare e dire cose per influenzare il prossimo a proprio piacimento.

In nome della Giustizia, della verità, e della trasparenza anche il segreto d’Ufficio dovrà essere abolito, salvo quando la cosa può nuocere alla buona riuscita di indagini, operazioni di polizia, o ad altra eccezionale buona causa.

Comunque le informazioni sociali da diffondere pubblicamente non dovranno più essere date da semplici operatori del settore, ma potranno essere date esclusivamente da persone preposte a fare da porta voce, e i fatti e/o le situazioni dovranno essere riportati nel modo più veritiero e neutro possibile.

 

P A R T E   Q U A R T A

 

Note e normative varie

 

L'uomo dovrà cercare di produrre ciò di cui necessita, tramite il lavoro e l'inventiva, consumando meno risorse naturali possibile e dovrà cercare di riciclare tutti i suoi rifiuti e di incenerire quelli non riciclabili, senza alterare l’ambiente e ciò che non può essere riciclato o incenerito non dovrà neanche essere prodotto, specie se inquinante o pericoloso; non si può avvelenare il proprio cibo o minare la propria casa.

Nessuna persona valida dovrà vivere come parassita, ma tutti dovranno impegnare il loro tempo in attività tendenti direttamente o indirettamente a produrre benessere materiale o intellettuale altrimenti altri sarebbero costretti a lavorare per loro e comunque il tempo non dovrà mai essere utilizzato in lavori o passatempi negativi.

Si parla sempre di libertà pensando alla propria, ma non a quella altrui; ci si lamenta dei mali che affliggono i popoli, però non si pensa né si dice mai che la schiavitù generata oggi dai rapporti commerciali è molto più estesa e peggiore di quella del passato.

Oggi sulla terra e perfino in seno agli stessi Stati ci sono alcuni che in un'ora di lavoro guadagnano ciò che altri ne impiegano decine, centinaia o migliaia, per non parlare poi delle manovre in borsa, col mercato azionario, cosa che dovrebbe essere certo abolita.

 

Nelle Nazioni più ricche si stanno moltiplicando le malattie da sovralimentazione e si distruggono derrate alimentari per sostenerne i prezzi, mentre si convive con miliardi di persone che soffrono e muoiono di fame, senza fare nulla per aiutarli, ma anzi continuando a sfruttarli.

Per una più equa distribuzione del reddito, tra l’altro, sarà vietato a tutti (lavoratori e pensionati) di fare, oltre al normale, altro lavoro o dello straordinario; 3-4 persone che fanno lo straordinario rubano un posto di lavoro causando tutto quel che ne consegue, perciò oltre il lavoro regolare sarà consentito fare solo del volontariato, ma senza alcun tipo di compenso.

La regola naturale “lavorare tutti, lavorare meno in relazione alle circostanze” per l’uomo industrializzato sembra non esistere.

La facoltà di poter accrescere a dismisura i propri averi o il proprio reddito genera la maggior parte dei contrasti e dei mali sociali; essa perciò dovrà essere opportunamente limitata.

La gente di idee liberiste ed egoistiche invece sostiene che essa genera solo benessere; certo, ma quello individuale, famigliare e di gruppi, a discapito dei consumatori e soprattutto dei disoccupati e dei lavoratori di basso livello.

La libertà incondizionata, che consente di avere un reddito o un capitale molto superiore al fabbisogno personale e famigliare, determina l’automatico arricchimento di pochi a discapito di molti e allarga sempre più la disparità fra persone, ceti e Nazioni diverse, generando ogni tipo di contrasto e malessere sociale; se non fosse stata vietata la poligamia, forse la legge umana più giusta che esiste, gli uomini più potenti si approprierebbero anche di un gran numero di donne, alla stregua di certe specie animali, sfruttandole a piacimento e causando anche in questo settore gli stessi squilibri e contrasti generati oggi dalla proprietà e dal reddito. Si osservino, invece, gli animali monogami che usano vivere socialmente e senza spiccato senso del territorio; essi sono, di solito, gli animali più pacifici e tranquilli di tutti.

I guadagni personali troppo elevati causano, tra l’altro, la distorsione dei valori e spingono alla produzione di beni inutili e nocivi a discapito di quelli indispensabili e necessari, determinando così un vizioso ed esagerato costo dei secondi, cosa che poi va sempre a scapito dei più bisognosi.

Il presente sistema inizialmente prevede che nessuna persona debba avere un reddito netto superiore a circa 200 mila euro annui, o un capitale superiore a 6 milioni di euro; detti limiti dovranno poi essere riconsiderati ogni anno e abbassati fino al punto da permettere che i meno abbienti possano avere la possibilità di condurre una vita decorosa e dignitosa. In pratica, per la proprietà privata e di società, si dovrà adottare il principio anti-poligamia, così che ognuno possa avere la propria casa e la propria attività indipendente o in cooperativa.

Il reddito dato dalla moneta per inerzia, o da un capitale perché qualche altro lo gestisce per conto del proprietario, è un altro stratagemma ideato per far crescere automaticamente il capitale di chi possiede molto a discapito di chi possiede poco o niente e genera da un lato parassitismo e dall’altro miseria e schiavitù.

Il reddito non viene prodotto dall'inerzia o dal capitale, che esiste in natura e appartiene a tutti, ma è generato soltanto dal lavoro (manuale e intellettuale), di conseguenza coloro che hanno accumulato grandi capitali lo hanno fatto certamente alle spalle dei lavoratori e dei consumatori, anche se, apparentemente, in modo legale.

Il denaro di per sé non dà alcun reddito, pertanto per tenere del denaro depositato in banca si dovrebbe pagare una quota per il servizio di custodia, per cui ammesso e non concesso che esso possa dare un reddito, questo dovrà essere trattenuto dalla banca a titolo di rimborso spese di custodia.

Il denaro preso in prestito dalle banche dovrebbe, pertanto, costare solo in relazione alle spese di gestione e non anche all’interesse da dare al proprietario; in tal modo il prezzo del denaro sarebbe molto più contenuto (1/2%) e non causerebbe tanti guai.

I redditi per diritti di brevetto o d'autore dovranno dare un utile limitato nel tempo e quantificato al massimo al triplo delle spese sostenute per realizzare il prodotto; l’uomo ha per natura il diritto di vedere, sentire e imitare e/o riprodurre; chi non vuole essere visto, udito o imitato, ha soltanto il diritto di nascondersi al chiuso e di non essere spiato. (Cristo disse: “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” – Matteo 10,8).

La libera e continua lievitazione dei prezzi, proprietà illimitate, gli interessi sul denaro in deposito, il reddito per affitto di capitale e per diritti d’autore o di brevetto, sono tutte cose che determinano l’automatico arricchimento di pochi a discapito di molti, oltre a determinare produzioni di cose inutili, parassitismo, sperpero, miserie e guerre.

I beni naturali (terra, sottosuolo, acqua, aria, cielo, ecc.), prima di appartenere ai privati o a società, appartengono a tutti, pertanto il privato dovrà poterne disporre solo limitatamente alle necessità proprie e famigliari, previa autorizzazione e pagamento di tassa (affitto) allo Stato, a condizione poi di non ledere interessi altrui o comuni; uso che potrà anche essere revocato per pubblici bisogni (e ciò deve intendersi anche per singoli cittadini).

Il privato avrà pieno diritto di proprietà solo sugli immobili realizzati dall’uomo e sulla circostante zona di rispetto; beni che, tuttavia, per imprescindibili necessità sociali, potranno anche essere espropriati.

Il valore dei terreni, inoltre, dovrebbe corrispondere all’incirca al loro reddito netto dell’ultimo decennio; attualmente il prezzo dei terreni, in prossimità dei luoghi urbani, è ingiustificatamente esorbitante e ciò va a influire negativamente sul prezzo delle abitazioni o di quanto vi si realizzi.

Per evitare qualsiasi speculazione ed abuso, in merito, i Comuni dovranno espropriare i terreni necessari ai bisogni sociali, al prezzo anzidetto, realizzarvi le infrastrutture adeguate agli usi previsti e rivenderli ai privati al prezzo di realizzo.

La qualità della vita negli agglomerati urbani, per molti aspetti, è misera e non dignitosa a causa del sovraffollamento; ciò spesso determina anche parte del cattivo comportamento umano, similmente agli animali in gabbia; si dovranno, pertanto, favorire abitazioni fatte più a misura d’uomo (villette a schiera o singole di circa mq 180/200, su una superficie di terreno di mq 250/500 e totalmente indipendenti, in modo che ogni nucleo famigliare abbia anche una piccola area di terreno privato da utilizzare come sano e fortificante passatempo).

(Sappiamo perché in passato costruivano i centri abitati sui dirupi o cime dei colli e con strade strette, ma non si capisce perché oggi si costruiscano città in verticale alte e profonde; forse perché sarebbe troppo semplice ed economico costruirle in orizzontale e troppo comodo e bello abitarvi!).

Industrializzazione e benessere pare abbiano fatto impazzire l'uomo, in quanto non cerca più il vero bene umano, ma solo il piacere sfrenato, e l’apparire superiore al prossimo, necessitando così sempre di maggior denaro che cerca di ottenere lavorando, producendo e consumando più che può, e forse, per creare maggior giro di moneta, è giunto perfino a distruggere la natura, se non addirittura a fare guerre. Sembra non si debba neanche pensare che l’uomo, consumando meno e lavorando meno, potrebbe stare anche meglio.

(Con l’attuale filosofia egoistica, se uno scoprisse che pensando, qualche minuto al giorno, a una cosa ”x” si potrebbe vivere bene solo respirando aria naturale, senza bisogno d’altro, subito farebbero sparire e la persona e l’idea-scoperta, affinché tutto resti così com’è).

Se producessimo più beni fondamentali e meno cose inutili e nocive; se consumassimo in modo più ponderato e sobrio, se lavorassimo tutti e ognuno di meno, avremo più tempo disponibile da dedicare alla cura personale del corpo e dello spirito e quindi avremo anche più salute, serenità e felicità; ciò però non sosterrebbe il gioco agli egoisti i quali traggono i loro profitti soprattutto dal circolo vizioso, massiccio e veloce tra produzione, vendita e consumo ed è per questo che stanno sempre lì a sollecitare, con ogni espediente, il popolo a consumare di più, per produrre di più, per vendere di più e così all’infinito, come se consumismo fosse sinonimo di libertà e serenità e non di schiavitù.

In natura, quasi tutte le cose, per un giusto equilibrio, hanno un andamento sinusoidale rispetto ad una linea mediana: massimo-minimo, svelto-lento, alto-basso, destra-sinistra, ecc., diversamente le cose si allontanerebbero a dismisura dal punto previsto e finirebbero per auto distruggersi o nel pieno caos; non si capisce perché l'uomo non debba adeguarsi a tale regola.

La mobilità dei prezzi determina uno squilibrio generale, essi invece dovrebbero semplicemente oscillare come un pendolo tra più e meno di non oltre il 2/3%; anzi con la programmazione, oggi possibile, per le cose prodotte industrialmente, si potrebbe giungere ad un equilibrio di produzione e relativo prezzo quasi perfettamente stabile, invece, senza una pianificazione generale della produzione, il privato non è mai disposto a mantenerla o a ridurla e, col miraggio d’ingrandirsi, pretende sempre di produrre di più, causando anche tutti gli squilibri indotti dalla super produzione.

Tra l’altro, anche la lievitazione dei prezzi è un sistema ideato per fare aumentare automaticamente i guadagni dei produttori e dei commercianti a discapito di coloro che devono acquistare tutto; il valore delle merci pertanto dovrà essere determinato da apposite Commissioni in base alle spese necessarie per ottenerle e per portarle al consumatore, dando a tutti un equo guadagno; una volta stabilito il prezzo, questo dovrà restare sempre fisso, perché la variazione del prezzo di una merce causa un effetto a catena sui prezzi delle altre merci determinando il continuo caos generale dei prezzi e delle retribuzioni.

Si dovrà porre limiti di produttività e bilancio alle imprese, circa il genere di merce, la quantità di produzione, la circoscrizione operativa (sestieri, comuni, distretti, province, o più), così da impedire, di fatto, il crearsi di monopòli in qualunque settore e livello, restando anche ad altri la possibilità di istituire, in parallelo, delle stesse attività sì da generarsi una benefica concorrenza.

Le licenze di produzione e d’esercizio dovranno, pertanto, contenere tutto; personale impegnato, movimento merce, mezzi di trasporto, calendario, orario di lavoro, divieto di prestare lavoro straordinario (solo eccezionalmente), in modo tale che le varie attività non creino problemi sociali, ma li risolvano.

Nessuno dovrà esercitare delle attività senza essere autorizzato, vendere o acquistare merce senza certificato d'origine o a prezzi stracciati; la cosa favorisce i malfattori e crea difficoltà a produttori e commercianti regolari, pertanto, in tal caso, il venditore va considerato fuorilegge e l’acquirente favoreggiatore o complice, perciò ambedue dovranno essere fortemente sanzionati.

Nel limite del possibile non si dovrà produrre in una zona per vendere in un’altra, ma si dovrà favorire, in ogni maniera, l’insediamento e lo sviluppo industriale laddove la gente già risiede, perché è lì che avviene anche il consumo e ciò, oltre ad evitare le inutili spese di trasporto, eviterebbe anche la migrazione umana con tutti i disagi e gli squilibri indotti; semmai l’insediamento umano e produttivo si dovrebbe favorire, per quanto necessario e possibile, in luoghi maggiormente idonei e meno densamente popolati, in modo da evitare tanti altri problemi indotti.

La merce, inoltre, per andare dal produttore al consumatore, dovrà fare il minimo dei passaggi di mano; dovrà essere prodotta il più vicino possibile al luogo ove sarà consumata e dovrà essere lavorata e rifinita in prossimità del posto di produzione, in modo che trasferendo soltanto il prodotto finito e non anche le sue scorie, il costo del trasporto (spesa totalmente negativa) vada ad incidere in minima parte sul prezzo finale.

Onde favorire, poi, il lavoro laddove risiede la popolazione ed incentivare la produzione laddove la merce sarà consumata, sui beni che possono essere prodotti facilmente ovunque, dovrà essere istituita la tassa sulla distanza tra il luogo di produzione e quello di consumo, tanto da rendere, oltre una certa distanza, il prezzo di vendita non più remunerativo; tale distanza chiaramente dovrà permettere comunque una certa concorrenza e variare a seconda del tipo di merce, ma non è concepibile produrre in un luogo cose che si possono produrre ovunque e portarle poi a vendere a 100, 1.000 km e oltre di distanza e giungendo perfino ad incrociare, in tal senso, merci uguali.

Ogni merce dovrà essere accompagnata dal suo certificato d'origine, contenente tutti i dati di pubblico interesse; tale certificato dovrà essere depositato dal produttore presso il competente Ufficio Distrettuale che dovrà convalidarne la veridicità e fare i periodici e saltuari controlli.

Nelle società per azioni nessuno dovrà possedere più del dieci per cento delle azioni e, comunque sia, nel Consiglio d'Amministrazione i voti dei vari soci dovranno avere tutti lo stesso peso, a prescindere dal valore della/e quota/e di ciascuno di loro; solo lo Stato potrà possedere capitali senza limiti, perché esso rappresenta il popolo stesso.

 

Qualsiasi attività, tolte quelle proprie dello Stato, potrà e dovrebbe essere svolta, possibilmente, da tre tipi d’imprenditori: lo Stato, i Privati, e le Cooperative di addetti, così da favorire una salutare concorrenza tendente a un equo prezzo e a giuste condizioni generali.

Alcune attività attualmente proibite, attorno alle quali proprio perché vietate si istaurano circoli di loschi traffici che causano danni diretti e indiretti più di quanti ne causerebbero se fossero ammesse con delle precise condizioni, dovranno essere tollerate e tenute sotto strettissimi controlli.

La pubblicità di qualsiasi tipo e merce dovrà essere vietata e ridotta a semplice e veritiera informazione non finalizzata affatto al consumismo; essa dovrà essere fatta tramite apposite riviste informative specializzate vendute a prezzo di costo, e non per Televisione Cartelloni o altri modi, invece si è giunti perfino a istituire Scuole di tecnica della seduzione per indurre la gente anche al consumismo fine a se stesso e deleterio.

La pubblicazione di statistiche, a scopo pubblicitario, relative agli orientamenti di qualunque tipo (politici, costumi, consumi, ecc.), dovrà essere fatta solo dallo Stato, perché i privati tendono a falsare artificiosamente i risultati per influenzare il popolo a scopi d’interesse.

Lo Stato, inoltre, per il bene sociale, dovrà riservare a sé almeno i 2 terzi dei settori d’informazioni di massa con i quali si potrebbe influenzare, orientare e manipolare facilmente l’opinione pubblica; ciò non certo per manovrarla, ma anzi per salvaguardarla da privati senza scrupoli e proprio per questo motivo l’attività informativa dovrebbe essere preclusa al semplice privato e permessa solo alle cooperative di maestranze, formate da almeno 12 soci.

L’informazione di Stato, poi, per la pluralità ideologica, sarà gestita da tre Direzioni diverse e senza alcuna relazione tra loro e naturalmente anche questo settore soggiacerà al principio democratico, di mobilità annuale di 1 terzo delle maestranze, come previsto per tutti gli enti statali e assimilati, per cui l’informazione dello Stato sarà certamente più libera e veritiera di qualsiasi altra.

La stessa cosa dovrà essere fatta per qualsiasi altro mezzo con cui potrebbe essere influenzato, in qualche modo, il pensiero o il comportamento umano.

Per l’attribuzione di posti di pubblico impiego, per la progressione di carriera e per il passaggio da un livello o da un settore all’altro dovranno essere espletati dei concorsi con relative graduatorie per titoli, esami e meriti e senza limiti restrittivi per la troppa anzianità.

Le tasse, visto che tutto il capitale e il reddito proviene dal lavoro, saranno pagate col reddito del capitale, e dalle persone che guadagnano forti somme; somme che non dovranno superare i 200 mila € l’anno. Inoltre graveranno sui consumi delle cose nocive, superflue e sul tenore di vita, escludendo i bassi ceti e beni di consumo indispensabili.

Disposizione antitruffa – Relativamente ai contratti d’acquisto o vendita di capitali mobili o immobili di considerevole valore (oltre 5 mila euro), se nei sei mesi successivi al contratto risultasse che il valore della cosa si discosta di oltre il 10 per cento da quello effettuato, il richiedente il conguaglio avrà diritto alla refusione dell’intera quota (10% o più); ugualmente sarà fatto nei tre anni successivi, se il valore si scostasse di oltre il 20%; sia la stima che il recupero del denaro sarà fatto su richiesta di uno dei contraenti e la controparte sarà obbligata a rifondere la somma (il tribunale competente provvederà sia alla stima del valore che all’eventuale recupero della quota di denaro stabilita).

Il movimento di una cospicua somma di denaro dovrà essere sempre trasparente e nessuno dovrà poter accrescere il proprio capitale, in modo abnorme, strano, di nascosto e senza neanche pagare le tasse.

L’emigrazione, per motivi di persecuzioni politiche, religiose, culturali e simili dovrà essere ammessa e facilitata, ma quella delle masse, per bisogni o desideri di maggior benessere, dovrà essere scoraggiata perché, oltre a creare grossi problemi nel nuovo paese, lo sradicamento dai luoghi di nascita, per tante persone, è cosa alquanto nociva sia in senso materiale che morale; in alcuni causa uno sconvolgimento generale con perdita dei valori, della dignità e dell’identità, compromettendone anche condotta, serenità e salute.

I popoli, pertanto, andranno aiutati laddove si trovano apportandovi cultura, lavoro, sviluppo, medicina e quant’altro, a condizione, però, che gli stessi aderiscano alle Leggi e convenzioni, relative al rispetto della persona e della natura, stabilite dall’ONUM; diversamente, invece, saranno sottoposti a sanzioni generali e sarà anche vietato loro di recarsi nei paesi dell’Unione per cure e prevenzioni.

Si vieterà allo straniero di stabilirsi in un sito senza una normale abitazione e lavoro, e così all’imprenditore di assumere manodopera straniera senza le dovute credenziali; si scoraggerà anche l’emigrazione impedendo allo straniero, per i primi 9 anni, la parità col cittadino del paese ospitante, negandogli la cittadinanza con tutto quanto comporta (licenze, impieghi pubblici, voto elettorale, mutui ecc.).

L’immigrato, poi, comunque sia, dovrà integrarsi e adattarsi alle Leggi e ai costumi del paese ospitante, diversamente, egli anziché essere un ospite rappresenterebbe un invasore, inoltre, per alcuni tipi di reati sarà previsto, anche l’espulsione o rimpatrio coatto.

Lo straniero, infine, per avere la cittadinanza equiparata, con tutto quanto comporta, oltre ad essere stato domiciliato per 9 anni nello Stato e aver lavorato e mantenuta una buona condotta, dovrà anche superare un esame culturale concernente il suo inserimento nello stesso Paese.

Ogni persona il cui reddito personale e famigliare non supera un dato reddito annuo, una volta nella vita, dopo aver compiuti i 25 anni d’età, avrà diritto ad un considerevole prestito, in percentuale inversamente proporzionale al reddito proprio e della famiglia di provenienza, ad interesse zero e restituibile in 15/20 anni, per l’acquisto o la costruzione della prima abitazione; la stessa cosa sarà fatta anche nei confronti di chi, nelle stesse condizioni, intendesse avviare un’attività imprenditoriale in proprio o in cooperativa.

 

In caso di danni subiti per calamità naturali, gli aiuti dovranno essere elargiti pro capite e non pro capitale danneggiato; e per non più di un’abitazione media e per non oltre una attività commerciale o imprenditoriale di media grandezza famigliare.

L'elargizione di danaro pubblico, senza serie condizioni e controlli, comunque, non dovrà mai essere concessa e nessuna cosa dovrà essere data in modo totalmente gratuito; semmai agli ultra bisognosi le cose vanno fornite direttamente o tramite buoni di consumo eludendo, così di fatto, ogni possibilità di rivendita o scambio.

Tutte le persone aventi un reddito insufficiente a poter condurre una vita decorosa, avranno diritto a ricevere dallo Stato un “assegno di sostentamento”; assegno che, da solo, possa dare alla persona la possibilità di vivere dignitosamente.

In una società civilmente avanzata dovranno essere gratuite la Giustizia, l’Istruzione e le cure mediche e assistenziali classificate indispensabili e necessarie, e dovranno essere assicurati anche lavoro, vitto, vestiario e abitazione; contestualmente, però, dovrà essere vietata e perseguita, nel Paese, qualsiasi forma di lavoro irregolare, mendicità e accattonaggio.

 

Ogni Comune, Distretto e Provincia dovrà avere Asili, Scuole, Case di cura o riposo e Ostelli attrezzati, per provvedere adeguatamente ai bambini, ai giovani, ai malati e agli anziani, abbandonati o soli, aiutandoli così a condurre una vita decorosa e dignitosa.

 

I Comuni dovranno essere preposti a riscuotere alcune tasse e le somme riscosse, tolte le spese di funzionamento e manutenzione, fatte in economia, dovranno essere poi convogliate allo Stato, il quale provvederà, oltre che al mantenimento di tutto l’apparato amministrativo statale centralizzato, ad una equa ridistribuzione delle somme tra i vari enti territoriali, così da favorire e determinare uno sviluppo armonico generale in tutto il territorio nazionale nonché ad inviarne una parte all’ONUM che, a sua volta, farà altrettanto a livello mondiale.

 

Come si è notato il sistema non ha alcun bisogno dei raggruppamenti socio politici sindacali e tutte le attività culturali, come detto, saranno promosse, col volontariato, nell’ambito delle Sezioni le quali si doteranno anche di pulmini, autobus, televisioni con maxischermi e quant’altro per vivere una vita collettiva sempre più comunitaria e piacevole.

 

Tuttavia per il principio di libertà, sarà consentito qualsiasi tipo di Associazione privata, purché aperta anche ai non tesserati, i quali avranno il diritto di poter partecipare, come uditori, anche alle sedute Consiliari e, previo pagamento di un prezzo equamente maggiorato rispetto agli iscritti, pure alle varie attività e servizi offerti.

 

Se si attuasse la presente formula di governo non vi sarebbero più né guerre, né diatribe etniche, né atti terroristici, tra Nazioni, Stati, settori o gruppi; diminuirebbero anche truffe, furti, rapine e sequestri di persone e tanti altri mali e problemi indotti.

 

Con un’amministrazione così aperta, democratica e trasparente, gli Stati riscuoterebbero piena fiducia e il popolo, coinvolto in modo diretto e tenuto continuamente al corrente di tutto, si comporterebbe certamente in maniera molto più onesta, coerente, responsabile e solidale.

Oggi molte persone vorrebbero comportarsi onestamente, ma, vedendo che quasi tutti attuano espedienti finalizzati a pagare meno del dovuto e ad ottenere cose non spettanti, per ridurre i divari rispetto a questi, cercano anche loro di fare lo stesso; d’altra parte, vorrebbero essere solidali, fare delle offerte, ma, sapendo che molta parte di esse vengono, poi, fatte sparire, strada facendo, da lestofanti vari, se ne astengono.

 

Con un Governo locale e Mondiale siffatto e con l’attuale sviluppo tecnologico e delle comunicazioni, oltre che elevare il tenore di vita dei meno abbienti, si potrebbero realizzare cose straordinarie e strabilianti in ogni campo; invece, senza l’unione mondiale e un serio piano globale di sviluppo e controllo, dissipiamo e sperperiamo negativamente le nostre forze perfino in armamenti, azzuffandoci sempre con maggior ferocia, come dei pazzi, e forse stiamo pregiudicando lo stesso equilibrio naturale del nostro Pianeta. (Prossimo nuovo peccato originale?).

 

Se si vuole veramente migliorare la qualità della vita e vivere con una certa serenità, si dovranno infondere i valori fondamentali naturali già codificati come: onestà, lealtà, impegno, risparmio, coerenza, solidarietà, piaceri normali e l’importanza di rispettarli; si dovrà, inoltre, favorire un benessere generale che dia a tutti la possibilità di vivere in modo adeguatamente dignitoso; diversamente gli affamati e i disperati, non avendo nulla da perdere, se non umiliazioni e sofferenze, saranno sempre lì pronti a sbranare chi possiede di più.

 

La formula teoricamente funziona perché realizzerebbe un sistema e un tenore di vita fortemente progredito nel giusto senso (benessere, pace e serenità per tutti), utilizzando solo parte degli inutili e superflui redditi di pochi ricchi, a favore di tanti bisognosi e i pochi ricchi ne riceverebbero in cambio sicurezza e tranquillità; cose che non potrebbero mai comperare a nessun prezzo.

 

L’elaborato intende solo scuotere e sollecitare l’uomo indicando una migliore e più giusta direzione da intraprendere per sviluppare e risolvere i suoi tanti problemi sociali, e finché non sarà attuata la formula di governo qui descritta, o una del tutto simile, i problemi umani non saranno mai risolti, e sarà probabile grave sventura mondiale.

 

Il presente progetto politico-amministrativo difficilmente sarà preso in qualche considerazione dalle alte Autorità nazionali e mondiali, ma, visto che è nello spirito della libertà rispettosa, della democrazia vera e della giustizia solidale, forse potrebbe essere adottato, da qualche piccolo Stato, o anche solo in parte da qualche Provincia o Regione autonoma le quali potrebbero risolvere così dei problemi altrimenti irrisolvibili, e chissà che il piccolo seme, così germogliato, non possa poi diffondersi!

 

Se l’uomo non attuerà al più presto una formula di governo simile a questa prospettata, nel futuro prossimo, si troverà tra continui disordini e disastri e finirà in una irreparabile catastrofe globale.

 

PROPOSTE  ATTUATIVE  e suggerimenti

(extra - aggiunta successiva)

 

Pensare che il progetto “Governo Neutro …” illustrato nell’opuscolo, venga realizzato dall’alto, cioè dagli attuali sistemi politici, anche se diconsi democratici, credo sia poco probabile, per cui ho pensato anche all’eventualità di partire dal popolo, lato certo più propenso, tramite una o due semplici libere organizzazioni sociali, come segue.

 

1^ - Costituendo a livello di Sezioni, di Comuni o Settori cittadini, sugli ideali e principi enunciati nel libretto, dei Centri socio Culturali polivalenti indipendenti che, attuando iniziative di ogni genere per tutte le età, e tramite convegni e feste interne aperte, perseguano lo scopo di avvicinare e far conoscere tra loro tutti i rispettivi residenti, così da far nascere e sviluppare una vera unità sociale solidale.

Tali Centri dovrebbero essere impostati attivando tutte quelle iniziative relative alle varie branche culturali e ricreative ritenute più importanti e utili alla sana formazione psico-fisica, morale e materiale della persona, escludendo nettamente tutte le attività sportive che mettono in contrasto fisico i contendenti, e adottando, invece, quelle basate sulla collaborazione, solidarietà, altruismo (esempio, palla-volo), favorendo così la nascita e costituzione di una vera Comunità sociale coesa e aperta capace di esprimere e presentare alle elezioni di Sezione o Comunali una lista di candidati veramente indipendenti.

Detti Centri potrebbero essere nominati “Centro Unitario Culturale - Comune …… Sezione ……” – motto: “rispetto e altruismo”.

 

2^ - Costituendo, come sopra, dei Centri socio Contabili indipendenti per condomini, piccole aziende ed esercenti che non possono permettersi un’amministrazione propria, i quali, similmente alla 1^, con i mezzi loro più congeniali, perseguano lo stesso scopo; quello di formare una lista di candidati indipendenti da presentare alle elezioni di Sezione o Comunali.

Tali Centri potrebbero essere nominati “Centro Unitario Amministrativo - .………..…..” – motto: “rispetto e solidarietà”.

 

Detti Centri, per il principio di conoscenza e trasparenza, devono essere aperti a tutti con facoltà di partecipare, come uditori, alle sedute Consiliari e, previo tesseramento, di fruire anche dei servizi offerti.

 

Laddove nelle stesse Sezioni, Comuni o Settori cittadini, esistessero ambedue le Entità, sarebbe auspicabile e opportuno che esse agissero unitamente, per quanto possibile, ed esprimessero una lista unitaria di candidati, per le elezioni politico-amministrative, al relativo organo.

 

Elezioni dei Direttivi e/o Delegati

 

In ambedue gli Enti, i candidati saranno individuati col metodo illustrato, in questo opuscolo, per eleggere i Delegati di Sezione, ovvero in modo aperto e concorrenziale per cui le votazioni si svolgeranno come segue:

-liste con elenco di tutti gli aventi i requisiti;

-votazioni a eliminatoria in tre turni;

-voto – sia pro che contro, tanti quanti sono i candidati da eleggere o presentare;

-fatta la 1^ votazione, passano al secondo turno il triplo dei candidati da eleggere o presentare;

-fatta la 2^ votazione passano al terzo turno il doppio dei candidati da eleggere;

-fatta la 3^ votazione e relativa graduatoria; i primi (quanti ne occorrono) sceglieranno tra l’incarico nel Direttivo dell’Ente e la candidatura al Comune o Sezione, i restanti fungeranno da riserve come sostituti in caso di bisogno.

Dopo ogni votazione, però, si farà in modo, che in ogni elenco lista di quelli che passano al livello successivo e, in fine, degli eletti o delegati come candidati, vi sia sempre almeno un terzo di persone del sesso in minoranza.

 

Le Direzioni di ambedue i Centri, poi, dovrebbero essere realizzate e funzionare secondo la formula e sistema direzionale amministrativo previsto per le Sezioni, creando così una classe dirigenziale già iniziata a quelle che potrebbero essere le responsabilità sociali future.

 

Se queste Unità indipendenti, nel Paese, riuscissero ad andare al governo in parecchi Comuni, si potrebbe creare una situazione tale da facilitare la nascita dal basso del già descritto “Governo Neutro Perenne Sempre Nuovo - Vera Democrazia”.

Va detto e ribadito che delle Liste indipendenti in tanti Comuni hanno già concorso e in alcuni hanno pure governato, ma poi non si sono sviluppate oltre, come potrebbe avvenire con questo sistema, perché esse sono nate da piccole consociazioni, similmente a quelle dei Partiti, e non dalle 4 (quattro) fondamentali regole democratiche che sono:

a)       elezioni ristrette a Sezioni e Consigli così che ci si conosca direttamente già e bene tra elettori attivi e passivi;

b)       liste di candidati redatte dai Comuni e Consigli con tutti gli aventi diritto per età, condotta e condizioni;

c)       elezioni realizzate e Delegati scelti con tre turni eliminatori di votazioni;

d)       espressione di voto pro e contro, e tanti voti sia pro che contro, tanti quanti sono i seggi da ricoprire.

Bozza di regolamento per eventuali Centri

 

Nello statuto dei ventilati Centri, tra le altre regole si dovrebbe inserire le seguenti:

 

a)        -la Sezione è aperta a tutti come osservatore, purché presentati da un frequentatore e deposito di un documento d’identità, ma per fruire dei benefici previsti dai propri servizi necessita essere iscritto come frequentatore previo piccolo contributo -

b)        -per far parte della Consociazione con tutti i diritti (parola, voto, elettorato attivo e passivo), necessita essere tesserato come sostenitore, e tale tessera potrà essere ottenuta solo tramite richiesta scritta e promessa solenne fatta alla presenza di due testimoni (già sostenitori) che garantiscano la non faziosità del richiedente, la sua apertura e indipendenza da ogni ideologia politica o religiosa, e tendenza alla ricerca idealistica e pratica delle soluzioni migliori ai vari problemi, negli interessi sociali -

c)        –chiarezza e trasparenza in tutte le proprie espressioni raggiungibile con ogni mezzo (il male si concepisce nella segretezza, nel buio e nel torbido) -

d)        -giustizia neutrale, equa e logica - laddove è impossibile distinguere si attuerà il sorteggio (esempio; nelle assemblee per stabilire l’ora d’intervento verbale per le requisitorie personali) -

e)        -i più forti e potenti non vanno mai favoriti, semmai il contrario -

f)        -i membri dei consigli dopo tre assenze consecutive ritenute ingiustificate decadranno dall’incarico e saranno surrogati d’ufficio con chi segue nella rispettiva graduatoria -

g)        -le norme fondamentali e importanti, in ogni caso, vanno stabilite da un Consiglio il più ampio e qualificato possibile e, in seguito, riconfermate e aggiornate almeno ogni 5 anni.

 

Bozza di profilo per dirigenti e attivisti ritenuti positivi:

 

a)        età – 40 anni compiuti (anzianità significa conoscenza ed esperienza pratica di vita) –

b)        situazione finanziaria personale, stabile e tranquilla –

c)        cultura letteraria, medio alta –

d)        facilità di parola e linguaggio appropriato –

e)        coniugato e con figli –

f)        esperienze di lavori e ambienti, più se ne ha meglio è (esse allargano le vedute) –

g)        condotta pulita, e sentimentalmente seria e onesta –

h)       carattere calmo, rispettoso, coerente, impegnato e sobrio

i)         non faziosità spinte per idee o persone, né aver preso parte a pesanti azioni dimostrative

j)         non esenti da condanne e pendenze penali o da quelle concernenti l’inganno e la corruzione, e così esaltati e depressi, non vanno posti tra gli attivisti ed elettori passivi –

k)       persone con reddito annuale superiore a € 100.000,00 o con capitale superiore a € 10.000.000,00 non sono indicate come elettori passivi, perché esse difficilmente possono comprendere la situazione e i bisogni della grande maggioranza delle persone. –

 

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I n d i c e

 

  1  Titolo 

  2  Espressioni 

  3  Dedica e Premessa

  4  Introduzione

 

Parte prima

 

  6  Principi ispiratori del progetto

10  Regole fondamentali del sistema

11  Carriera Politica

12  Costituzione dei vari Organi

      Struttura generale del Sistema

13  Numero approssimativo di persone per organi e livelli

      Formazione delle Sezioni Comunali

14  Realizzazione degli Organi Consiliari

15  Numero dei Deputati nei Consigli dei vari Organi

16  Consultazioni Elettorali e Democrazia

18  Elezioni e realizzazione degli Organi Direttivi

21  Basi elettorali dei vari Organi

      Ipotesi di realizzazione graduale del Sistema in 3 anni

22  Funzionamento Amministrazione ordinaria

 

Parte seconda

 

25  La Sezione e le sue Funzioni

26  Attività sociali nelle Sezioni

31  Disciplina nella Sezione

32  Struttura Amministrativa dei vari Organi - Delegati e loro funzioni

35  Funzionari di Stato e loro mansioni

37  Programmazione generale

      Formazione delle Leggi

39  Funzioni e attributi degli Enti Locali

      Le Forze dell’Ordine Pubblico

40  Il Ministero della Difesa, Ordine e Soccorso

      Lo Stato e il suo governo

41  Le Confederazioni di Stati

      Il Governo mondiale

 

 

Parte terza

 

41  La Giustizia e la sua Amministrazione

42  Magistrati e Settori Operativi

      Struttura degli Organi Giudiziari

45  Il Consiglio Superiore della Magistratura

46  Note su Temi di Giustizia

 

Parte quarta

 

53  Note e normative varie

64  Proposte attuative e suggerimenti

67  Indice

68  Note finali

 

 

 

 

Note  finali

 

E’ vietato riprodurre il contenuto del presente libretto, in qualsiasi forma, a scopo di lucro o brevetto; se ne consente però la divulgazione a scopo culturale, anche in altre lingue, a condizione che la riproduzione o traduzione aderisca perfettamente all’originale e ne dichiari la fonte di provenienza.

 

Roma, 2002.06.27 - E.C. (26.06.03)

 

 

 

Realizzato in proprio - Fioravanti Bruno Giuseppe -

 

AI SENSI DEL D.P.R. 445 DEL 28.12.2000 ART. 19/19BIS

DICHIARO CHE LA PRESENTE COPIA/FOTO E’ CONFORME

ALL’ORIGINALE IN MIO POSSESSO.

-“fonte-F3B3G0T2E1I2M9PACtg”-

 

 

Stampato il 23.02.2012 - su 68 pagine.