PAGINA d’APERTURA
      

        Pubblicazioni

1 Governo Unitario Perenne

2 La Vera Democrazia

3 Giustizia Equa

4 Religioni e Unità

5 Scuola e Riforma

6 Codice Stradale

7 Calendario Solare invariabile

8 Sanità e Etica

9 Direzione di Enti e Società

10 Riflessioni varie

11 Poesie - Strofette

12 Vero e Puro Amore

13 Proposte attuative Democrazia

14 Pubblicità propria

         Autore: Bruno Giuseppe Fioravanti        E-mail > bgfioravanti@tiscali.it         
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SANITÀ ETICA 

 e

DIRITTI   del   MALATO

 

 

 

(se si vuole davvero umanità e serenità)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ovale: \  ©
 


Autore

Bruno Giuseppe Fioravanti

 

 

 

Riflessioni  e  nota  personale 

 

-Tutti ci lamentiamo per i mali causati dall’egoismo umano, e tutti abbiamo due potentissimi mezzi per combatterli e ridurli al minimo; “il compiere i nostri doveri secondo le regole dell’onestà, del rispetto, della verità e della giustizia, e il contrastare i malfattori come meglio possiamo”, ma quasi tutti pretendiamo che siano gli altri a farlo mentre noi facciamo sempre ciò che più ci conviene o ci soddisfa – e allora !? -

 

-Come alla fine di ogni viaggio si lascia tutto e ci restano solo i ricordi piacevoli e/o spiacevoli la cui memoria ci darà gioia o dispiacere, così al termine della vita lasceremo tutto e porteremo con noi solo i ricordi di ciò che abbiamo fatto o non fatto di positivo e negativo in parole, opere e omissioni, e saremo giudicati secondo le nostre inclinazioni, doti e insegnamenti ricevuti, quindi ci sarà attribuito un premio, una punizione o una condanna a secondo i meriti e demeriti accumulati. Considerando, pertanto, che in quel luogo non vi possono essere assolutamente i nostri trucchi (prescrizioni, sanatorie, condoni e similari) ci conviene sicuramente agire con rispetto e amore, e come prescritto da religione, leggi e buone usanze.

 

Che ci attende, poi, un’altra vita dopo la morte si deduce anche dal semplice ragionamento logico, in quanto, se così non fosse, la vita dell’uomo non avrebbe senso e se essa non avesse dovuto avere alcun senso ci sarebbero state attribuite solo doti simili a quelle degli animali, né avremmo avuto alcun profeta e fatto o evento misterioso.

 

Qualche volta ricordati di queste cose, specie quando ti senti abbattuto e sfiduciato o troppo sicuro di te.

 

 

 

 

(L’autore, prima di andare in pensione, ha lavorato per 47 anni - 41 riconosciuti e pagati 40 -  47 anni con lavori alterni, di cui 35 nello Stato in luoghi e ambienti diversi, ma ovunque facendo costantemente in pieno il proprio dovere e sempre nell’interesse dell’utente e del datore di lavoro, pensando che da questi era pagato per quello, onorandosi di ciò e biasimando apertamente il comportamento opposto - Inoltre ha sempre cercato e cerca di rendersi utile anche agli altri come crede e può).

 


 

 

Pubblicazioni  dello  stesso  autore

 

Titolo e nòcciolo del contenuto

 

1)      Governo Neutro Perenne Sempre Nuovo > Vera Democrazia - (può nascere solo da: -Sezioni comunali sempre attive -Elezioni circoscritte a Sezioni e Consigli -Liste con tutti gli aventi diritto -Elezioni a eliminatoria in tre turni - Voto Pro e/o Contro -Rinnovo annuale di un terzo di Deputati -Fuori dai Partiti e da ideologie);

2)      Scopriamo-Impariamo La Vera Democrazia - (formula di vera democrazia neutrale ed equa);

3)      Giustizia -Legge -Magistrati - (ipotesi innovative: attivazione d’ufficio, gratuità, rapidità, corresponsabilità);

4)      Religioni Unità e Governo Civile - (insegnamento pratico dell’amministrazione della cosa pubblica e dell’educazione morale e civile);

5)      Scuola e Riforma - Attestati Integrali - (titoli di studio completi di tutte le materie con voti specifici e cumulativi differenziati -mai più esami -mai più concorsi);

6)      Il Maxi Errore nel Codice Stradale - (l’attuale codice è costituito con le due norme fondamentali in contrasto tra loro e ciò determina intasamenti e favorisce incidenti - molti segnali sono incoerenti);

7)      Calendario Solare Invariabile - (i giorni dell’anno, del mese e della settimana coincidono sempre, perciò calendari e agende potranno essere perenni);

8)      Sanità e Etica - (diritti del paziente e affini);

9)      Sistema Operativo per Enti e Società - (il solo sistema direzionale gestionale che può garantire dignità, giustizia e serenità negli ambienti di lavoro e sociali);

10)   Riflessioni varie - (brevi riflessioni di un anziano in pensione);

11)   Poesie, Strofette e Preghiere;

12)   Il Vero e Puro Amore - (breve storiella sceneggiata).

 

Puoi trovare il tutto nel sito web www.uomonuovo.eu

 

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L I B R E T T O    C I R C O L A R E

 

S o n o   p e r   t u t t i   a n c h e   p e r   t e

 

Se vuoi puoi prendermi, leggermi e copiarmi; sei pregato solo di trattarmi con cura e di passarmi poi, al più presto, a persona che ritieni interessata alla cosa (ricercatori di verità e di giustizia), o di lasciarmi in luogo idoneo e appropriato (sul banco di una importante sala d’aspetto o di una Chiesa), affinché anche altri abbiano la stessa occasione - Grazie -


 

M a s s i m a

 

   La serenità e la gioia possiamo trovarle solo dentro noi stessi, ma dobbiamo cercarle nella semplicità e nell’amore verso tutti e tutto e nella giustizia, e pur tendendo a migliorarci e al raggiungimento delle nostre aspirazioni, dobbiamo saperci contentare di tutto: di come siamo, di quel che abbiamo e di quel che facciamo, altrimenti saremo sempre  insoddisfatti e inquieti.


 

 

 

 

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O P U S C O L O    C I R C O L A R E

 

S o n o   p e r   t u t t i   a n c h e   p e r   t e

 

se vuoi puoi prendermi, leggermi e copiarmi; sei pregato solo di trattarmi con cura e di lasciarmi poi, al più presto, in luogo idoneo e appropriato (sul banco di una importante sala d’aspetto o di una Chiesa), affinché anche altri abbiano la stessa occasione  - Grazie -

 

 

 

 

SANITÀ  ETICA

e

DIRITTI del MALATO

 

 

 

 

 

(se si vuole davvero giustizia, umanità e serenità)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ovale:   \  ©
 

 

 

 


Autore

Bruno Giuseppe Fioravanti

 

D e d i c a

 

A tutti i pazienti che hanno sofferto o sono morti più per causa di imperizia o maltrattamenti di medici, infermieri od altro personale sanitario che per cause di malattie proprie.

 

 

 

 

P r e m e s s a

 

Considerato il sistema con cui viene generalmente condotto il servizio sanitario in ogni suo settore; le profonde carenze dello Stato e l’operato di molti medici che esercitano più pensando all’interesse proprio che a quello dei pazienti; dato anche per scontato che il settore sanitario, così come altri importanti comparti sociali debba essere a carico dello Stato, e tenuto conto che moltissima gente vorrebbe riformare il sistema in senso più funzionale e umano, ma poi nessuno sembra avanzare proposte reali e confacenti, forse anche per non toccare i privilegi della categoria dei medici; con questo breve elaborato, pur considerando solo pochi problemi, si intende esprimere delle ipotesi tendenti a rendere più razionale e coerente il servizio sanitario nell’interesse dei pazienti, in quanto questi sono la base e il motivo primo e unico dell’esistenza dell’istituzione sanitaria stessa.

 

 

         Pace  e  bene

 

 

 

 (Semina e opera sempre il bene, con amore e giustizia, e, pur senza vederne i frutti, sarai contento d’averlo fatto).


Diritti  del  malato

 

Nel settore Sanitario e ospedaliero, affinché il paziente oltre alla sofferenza fisica e psichica causata dalla malattia non debba soffrire anche per cause dovute alla mancanza di medicine, attrezzature e per l’imperizia, l’interesse, la trascuratezza, l’indifferenza e la superficialità di coloro che si prendono cura di lui e possa invece trovarsi nelle migliori condizioni possibili, così da guarire al più presto (o soffrire il meno possibile) anche con riduzione del tempo di degenza e relativa spesa per la comunità, si prospetta quanto segue:

1-      il paziente ha diritto di essere trattato col massimo riguardo e la massima comprensione, nel pieno rispetto della sua dignità e del suo interesse;

2-      il paziente ha diritto di trovare nelle strutture pubbliche della propria Provincia e Regione, rispetto alle cure per le varie malattie, tutti gli ultimi ritrovati - medicinali e attrezzature (con personale idoneo a farle funzionare) in quantità adeguata alle necessità onde far sì che non debba aspettare più del tempo ragionevole e non debba rivolgersi al privato, ad altra Regione o all’estero;

3-      il malato ha diritto di essere curato nel modo a lui più favorevole possibile e se l’Istituto, ove inizialmente è stato ricoverato, per carenza di attrezzature od altro, non fosse all’altezza di farlo, le maestranze responsabili avranno il dovere di trasferirlo prima possibile presso la più vicina struttura in cui possa essere curato al meglio - parimenti nell’Istituto stesso, per casi complessi, quando vi fosse più di un medico o di una equipe della stessa branca, il paziente dovrà essere affidato a chi può curarlo meglio;

4-      il paziente durante il suo iter (visite, medicazioni, interventi chirurgici, ecc.), avrà diritto di essere assistito ininterrottamente da un familiare o da persona di sua fiducia, cui dovrà essere consentito di accompagnarlo in qualsiasi ambiente, nessuno escluso;

5-      gli ambulatori o le sale, ove non possono essere assolutamente ammessi i familiari, dovranno avere un corridoio adiacente, con parete comune in vetro trasparente antiscasso, accessibile al familiare o assistente così da permettere che questi e paziente (questi consentendo) possano restare sempre in contatto sia visivamente che verbalmente (tramite citofono);

6-      le camere ospedaliere dovranno essere singole o al massimo per 2 pazienti, con servizi interni e ogni posto per malato dovrà disporre anche di una poltrona letto per un familiare o assistente;

7-      il malato che dovrà subire un’operazione chirurgica ha diritto di poter fare tutti gli accertamenti del caso da esterno ed essere ricoverato solo il giorno precedente l’intervento, sempre poi che questo non possa essere fatto da esterno (in day-hospital);

8-      il paziente non dovrà mai essere sottoposto pretestuosamente ad esami e tanto meno ad operazioni non indispensabili, né gli si dovranno somministrare, senza il consenso suo e/o dei familiari e medico personale, medicine che non abbiano la dovuta pubblica autorizzazione;

9-      in ogni ospedale dovrà operare una equipe di psicologi col compito di fare da tramite tra dottori e pazienti e/o familiari per prepararli ad affrontare le varie situazioni, specie quelle più importanti e drammatiche;

10-   i medici hanno il dovere, sentito il parere dello psicologo, di informare (o meno) in modo appropriato il malato o chi per lui, sul suo stato di salute e sull’opportunità o meno di essere sottoposto a cure, ricerche e interventi;

11-   i pazienti che si recano in ospedale o in una struttura pubblica e desiderano essere visitati od altro da un tale o tale altro medico che lavora in quella struttura, non dovranno mai sentirsi dire “può farlo solo a pagamento in forma privata, o deve recarsi alla clinica tal dei tali”, ma, al limite, dovranno sentirsi dire “che detto Dottore in base alle prenotazioni potrà riceverla il giorno tal dei tali, alle ore tot - tuttavia, se è urgente o non può attendere, un dottore della stessa specialità la riceverà subito, oppure entro massimo 3 giorni” - pertanto i pazienti avranno diritto di essere visitati od operati gratuitamente e di trovare i dottori, primari compresi, a loro posto nei rispettivi turni di lavoro e il diario di servizio degli stessi dovrà essere esposto al pubblico (chi vuole essere pagato dai pazienti, per le proprie prestazioni, che eserciti l’attività in privato!);

12-   i ricoverati avranno diritto a trascorrere il periodo di degenza nel modo più simile al normale ritmo di vita civile o familiare - in alcuni ospedali vengono serviti, quasi normalmente, i 3 pasti principali tra le ore 09,00 e le ore 17,00 (in 8/9 ore 3 pasti, poi per 15/16 ore null’altro);

13-   le visite dei parenti ai ricoverati dovranno essere consentite dalle ore 06,00 alle ore 22,00, e solo con brevi interruzioni (pochi minuti) per camera o per zone ristrette, onde permettere agli addetti di espletare, cure, visite mediche e pulizie (il malato non è un recluso!);

14-   il paziente dovrà essere chiamato o individuato col suo nominativo e non con un numero, con il nome della sua malattia od altro.

 

Maternità  e  Parto

 

In relazione al settore maternità e parto (settore base della vita), si prospetta quanto segue:

1-      i genitori e soprattutto la futura madre dovranno essere adeguatamente prepararti all’evento perché esso è “certamente il più importante di tutti nella vita sociale e personale di una donna” (forse più importante della stessa morte);

2-      nella sala parto o travaglio dovrebbe avere il diritto-dovere (partoriente permettendo) di presenziare anche il padre del nascituro - ciò oltre ad infondere conforto e coraggio alla donna, risveglierebbe sicuramente nell’uomo i migliori e più alti sentimenti di compagno e di padre (tutti gli esseri umani, opportunamente preparati, dovrebbero vivere tale esperienza -almeno tramite documentari reali, perché essa così densa com’è di trepidazione, dolore, premura e a volte forse di paura e drammaticità, stimolerebbe certo in tutti un maggior senso di rispetto e di riguardo verso donne e bambini);

3-      il lettino del travaglio per il parto dovrebbe essere trasformato in una specie di poltrona-travaglio ruotante verticalmente in modo da poter posizionare la partoriente, a seconda del momento, nel modo più fisiologico possibile, così che lo stesso peso del nascituro favorisca la propria fuoriuscita, in quanto 3/4 chili di peso, a seconda di come sono posizionati rispetto alla linea perpendicolare hanno sicuramente importanza ed efficacia per una più facile e veloce risoluzione dell’evento (la posizione orizzontale sarà certo comoda per ostetrici e assistenti ma non credo lo sia altrettanto per partoriente e nascente);

4-      quanto al neonato - questo non dovrà mai essere separato dalla madre neanche per un istante, ma anzi le dovrà stare il più possibile a contatto di pelle e a portata di mano.

 

Fecondazione  assistita

 

Si è contrari alla fecondazione assistita di qualunque tipo perché innaturale, tuttavia si tollera, però solo quella in cui vengono usati elementi della stessa coppia e/o tecniche e medicinali, ma a condizione che sia fatto nascere un solo figlio per gestazione o al massimo due.

 

Relativamente al feto, su questo può essere consentito di intervenire solo per curarlo allo scopo di farlo nascere sano.

 

Reperimento-donazione  sangue

 

In relazione al reperimento di sangue umano a scopo curativo si prospetta quanto segue:

1-      se non esistesse già, si dovrebbe istituire una vera banca del sangue con relativo libretto nominale di risparmio-donazione per eventuali bisogni propri, familiari e sociali, con filiali e possibilità di poter donare e ricevere il sangue in tutti gli Ospedali e molte Cliniche convenzionate, e pubblicizzare adeguatamente il problema;

2-      il donatore-risparmiatore di sangue resterà proprietario del sangue donato finché non lo avrà usato come già descritto - alla sua morte il libretto passerà a uno dei suoi eredi;

3-      il titolare del libretto, in caso di bisogno di sangue per sé o per familiari di 1° e 2° grado, anche se non ne avesse donato a sufficienza e fossero trascorsi oltre 6 mesi dall’ultima donazione, avrà diritto di credito per tutto il sangue necessario (sangue che ovviamente gli sarà registrato a debito e lui o chi per lui avrà il dovere di restituirlo entro 3 anni o di pagarlo);

4-      il paziente sprovvisto del citato libretto se avesse bisogno di sangue dovrà procuraselo direttamente, ma se non riuscisse a farlo gli sarà dato in prestito (sempre che ce ne sia la disponibilità) e contemporaneamente gli sarà intestato il relativo libretto con le formalità e l’impegno di cui al precedente articolo;

5-      a chi dona il sangue a favore di persona specifica gli sarà registrato sul suo libretto in entrata ed in uscita e avrà comunque tutti gli altri diritti - al ricevente invece sarà intestato un libretto con le condizioni descritte agli artt. 3 e 4, salvo che questi potrà anche eluderle;

6-      il donatore ad ogni donazione avrà diritto a una giornata lavorativa di riposo pagata dall’INPS, fermo restanti tutti i diritti sul posto di lavoro come se avesse lavorato - nel caso invece si trattasse di lavoratore autonomo o di altro tipo gli sarà elargito il corrispettivo in denaro;

7-      al donatore, ad ogni donazione, saranno fatti gratuitamente gli opportuni controlli e gli saranno concessi appropriati ricostituenti e/o integratori;

8-      il donatore di sangue ogni circa 3 anni e 6 donazioni avrà diritto a un check-up gratuito, secondo quanto a lui più opportuno;

9-      per incentivare la donazione del sangue, se non ci fossero già, si dovrebbero istituire associazioni di donatori a livello Comunale e Provinciale ed esse, come tante associazioni, dovrebbero attivare tutte quelle iniziative utili al consolidamento e all’accrescimento dei propri collaboratori iscritti;

10-   nei tempi di carenza di sangue, per pubblicizzare il problema si lancerà appelli a livello Comunale e Provinciale tramite i mass-media i quali saranno tenuti a farlo gratuitamente e nei momenti di maggior necessità e bisogno si potrà offrire ai donatori anche dei buoni sconto o gratuiti di medio costo (un paio per donazione), per la partecipazione a spettacoli, mostre e simili o si attribuirà loro il corrispettivo in denaro.

 

N.B. – Nell’eventualità che il sangue possa essere veicolo di occulte e negative interferenze sul ricevente, si farà in modo di ricorrere alle trasfusioni il meno possibile e solo quando è assolutamente indispensabile o necessario, pertanto l’operato dei medici che fanno un uso eccessivo di trasfusioni sarà sottoposto a controllo e se si rilevasse delle leggerezze in merito, i responsabili dovranno essere opportunamente richiamati e sanzionati.

 


Trapianto  d’organi

 

La regola fondamentale in merito al trapianto d’organi, dovrà stabilire che essi non possono essere eseguiti liberamente ovunque, ma esclusivamente nelle strutture pubbliche espressamente autorizzate in modo che le autorità preposte possano tenere tutto costantemente e sempre sotto stretto controllo, diversamente attorno al settore potrebbe istaurarsi il mercato nero più abominevole immaginabile; quello degli organi umani con tutto ciò che ne potrebbe conseguire, similmente e molto peggio che in qualsiasi altro campo, data la delicatezza del settore.

 

Relativamente alla donazione di organi tra persone, quando tra donatore e ricevente, ci sono stretti rapporti di parentela e condizioni economiche sociali pressoché simili si esprime parere favorevole, ma se non fosse come detto si nutrono molte riserve, per via delle motivazioni sopra espresse.

 

Per l’espianto di organi da cadavere, se il defunto aveva espresso in vita il suo parere favorevole bene; in mancanza di tale parere, l'etica sociale vuole che la dignità della persona, dopo la morte, vada rispettata sia non infangando la sua memoria, sia rispettando il suo cadavere.

 

Per l’espianto di organi da persone in coma, sia pure col loro stesso precedente assenso, per essere attuato la morte cerebrale e irreversibile dovrà essere dichiarata da almeno 3 medici competenti in materia.

 


Accanimento  terapeutico

 

Gli scopi principali della medicina sembrano essere tre:

1° quello di far superare le malattie nel miglior modo possibile;

2° quello di evitare le malattie e conseguenze negative;

3° quello di far provare al paziente meno dolore possibile,

pertanto quando si sa che una malattia è inguaribile e che il suo decorso, a tempo non lungo, sarà morte certa e che a causa dei forti dolori, non concede certo al paziente di vivere in modo accettabile, la stessa medicina, dopo un opportuno periodo di cure, su parere dei medici curanti, degli psicologi, del paziente e/o dei familiari responsabili, anziché servire a prolungargli la vita e relative sofferenze, dovrà servire solo a farlo soffrire il meno possibile e a rendergli la fine il meno penosa possibile. (Credo che un tal modo di agire, nei confronti di chi lo applica, possa e debba essere considerato solo come doloroso atto d’amore e comprensione e non come atto d’egoismo o di cattiveria).

 

 

 

Lasciarsi morire, lasciar morire e aiutare a morire

(Riflessione alla luce dei comandamenti della Religione Cristiana per i casi

in cui la vita non è più vita o è solo sofferenza senza alcuna speranza) -

 

Nella Religione Cristiana:

-il 5° comandamento - non uccidere - è stato dato come deterrente contro l’odio, l’ira, gli interessi e simili, ma non certo contro l’amore -

-il 6° comandamento - non commettere atti impuri – è stato dato perché il nostro Dio amandoci, avendoci fatti a sua immagine e somiglianza e risiedendo Egli stesso nel nostro corpo vuole che questo corpo sia rispettato il più possibile e che il vivere sia il più dignitoso e naturale possibile –

 

(Si può anche aggiungere che, relativamente al 6° comandamento, la Chiesa sembra parlare quasi solo di sesso, invece di peccati contro esso se ne commettono moltissimi: sovralimentazione, alcool, droghe, sport agonistici troppo spinti, tatuaggi, vari trucchi e operazioni per diventare o apparire ciò che non si è, ecc., ecc.).

 

-Gesù poi, come ben sappiamo, ha perfezionato, semplificato e posto fine ad ogni equivocazione con i suoi due nuovi comandamenti (infatti ha detto io non sono venuto ad annullare ma a perfezionare) ci ha dato la prova del nove, o cartina di tornasole, così da poter ben valutare ogni problema:

 

-1° amerai il Signore Dio tuo, sopra ogni cosa, con tutto il tuo cuore con tutto il tuo animo e con tutte le tue forze –

 

-2° amerai il prossimo tuo come te stesso - ovvero non farai al tuo prossimo ciò che non vorresti sia fatto a te stesso, e farai al tuo prossimo ciò che vorresti egli facesse a te stesso

 

Alla luce di quanto sopra, in merito ai detti problemi, si ritiene di esprimere che vivere, o peggio sopravvivere attaccati a delle macchine nell’incoscienza o nella continua sofferenza, per il malato significa commettere peccato contro il 6° comandamento e non già contro il 5° - e per il suo prossimo significa peccare contro il 2° comandamento datoci da Gesù e non contro il 5° dato a Mosè.

 

(Il nostro Dio è amore, non sadismo, per cui non vuole certo che l’uomo abbia a soffrire finché morte non giunga. La sofferenza umana non è certo punizione Divina, ma causata dall’uomo stesso per non aver rispettato la natura, altrimenti Dio non avrebbe certo sacrificato suo figlio per noi. Negli anni ‘50/’60 il Clero cattolico fece un can can contro il parto indolore, oggi non ne parla più. Per tanti errori commessi in passato dalla Chiesa il Papa ha chiesto scusa, e però continua a commetterne di nuovi, per cui qualche suo successore dovrà chiedere scusa per questi; nella Genesi Dio disse all’uomo: “ecco il mondo assoggettatelo e dominate”. Lo stesso Papa Giovanni Paolo II° sembra abbia scelto di lasciarsi morire, anziché essere ricoverato senza speranze, e, se soffriva, gli avranno certamente somministrati dei sedativi).

 

20.09.06


Clonazione

 

Si è contrari, per motivi etici, alla clonazione umana, tuttavia può essere tollerata, ma unicamente allo stato di sviluppo iniziale e soltanto a scopo curativo della persona medesima.

 

Modificazione  genetica

 

Intervenire sul genoma (DNA o albero della vita), teoricamente potrebbe essere anche ammesso, ma con l’unico intento di far nascere sana la prole e alla sola condizione che ci sia l’assoluta certezza che tale manovra non possa provocare, anche a distanza di generazioni, effetti collaterali negativi - senza tale sicurezza la manovra non dovrà essere assolutamente fatta (si rischierebbe di incorrere in un nuovo peccato originale).

 


Note  varie

 

Tutti i servizi e le prestazioni sanitarie, nessuno escluso (protesi comprese), quindi anche le cure dentali, dovranno essere erogati dallo Stato solo dietro una piccola spesa simbolica da parte dell’utente.

 

Tutti i territori in cui risiedono 40/50 mila abitanti dovrebbero avere, nel comune più opportuno e centrale, la propria struttura ospedaliera con tutte le branche specialistiche più comuni.

Ogni ospedale dovrà avere, tra l’altro, anche un reparto adeguatamente attrezzato ove possano trovare asilo tutte quelle persone che per motivi di salute non possono più vivere in famiglia o in altra struttura comunitaria.

 

I lavoratori di tutti gli ambienti (statali e assimilati), pretendono giustamente tutti i diritti, ma poi molti eludono i propri doveri, pertanto onde cercare di risolvere al meglio tale gravissimo malcostume si adotteranno nei confronti di tutto il personale, medici compresi, i seguenti provvedimenti:

1-      tutti i dipendenti saranno impegnati all’interno dell’istituzione per otto ore effettive al giorno più 45 minuti di pausa pranzo e per almeno 5 giorni settimanali, con le sole eccezioni degli autorizzati a fare metà orario per motivi particolari (studenti, casalinghe/i, svantaggiati ed equiparati), mentre l’istituzione dovrà funzionare in modo normale per 7 giorni su 7, sospendendo, nei giorni festivi, solo i lavori non indispensabili o necessari;

2-      divieto assoluto per tutti di fare un secondo lavoro o dello straordinario in qualunque forma, cosa che sarà strettamente controllata e gli eventuali trasgressori duramente sanzionati (al di fuori del proprio lavoro normale si potrà svolgere solo del volontariato senza alcun tipo di compenso);

3-      si adotterà la compilazione del diario orario di lavoro personale ove ognuno annoterà ora per ora il lavoro svolto;

4-      la differenza di stipendio tra lavoratori della stessa categoria e livello (differenza che normalmente non dovrà mai superare la quarta parte dello stipendio base), tolti 3 scatti iniziali (1 ogni anno, ciascuno pari al 3% dello stipendio) non dovrà dipendere dall’anzianità di servizio, ma solo dalle indennità dovute alle condizioni di lavoro, all’impegno profuso, ai risultati conseguiti e affini;

5-      ogni anno si attuerà, a turno, l’avvicendamento di un terzo delle maestranze, medici e primari compresi, non permettendo loro di tornare nel medesimo posto prima che siano trascorsi almeno 15 anni da che l’hanno lasciato; ovviamente, affinché attività, maestranze e utenti non abbiano a soffrirne, tutti i dipendenti dovranno saper svolgere almeno tre mansioni diverse, nell’ambito dello stesso settore - l’avvicendamento di un lavoratore su tre, ogni anno, dato l’incrociarsi delle diverse esperienze, arricchisce professionalmente sia la persona che gli ambienti di lavoro e determina maggiore rispetto e circospezione tra lavoratori stessi, cosa che rende anche molto meno probabili situazioni ambientali (rapporti e intese) negative - situazioni di predominanze oppressive che spesso sono facilitate o determinate dalla lunga conoscenza e permanenza nella stessa sede e posto di lavoro.

 

(“La regola base di tutti i lavoratori è che, contestualmente ai propri diritti (rispetto fisico e morale – retribuzione, assicurazione e previdenze varie), adempia costantemente, con diligenza, onestà, impegno e coerenza, i propri doveri, nel miglior modo e nel più breve tempo possibile, nel giusto interesse dell’utente e del datore di lavoro, pensando che da questi è pagato per quello”).

 


Gruppi  di  lavoro

 

In ogni settore operativo deve agire un gruppo di lavoro (9 membri), il quale dovrà essere composto da tre unità autonome e ogni unità dovrà essere formata da 3 membri appartenenti a 3 livelli diversi (1° un assistente, 2° un aiuto e 3° un maestro responsabile) e in ogni livello vi si permarrà 3 anni (assistente in 1^, 2^ e 3^ - aiuto in 1^, 2^ e 3^ - maestro in 1^, 2^ e 3^). Nel corso operativo ogni membro, in caso necessità, dovrà poter essere sostituito all’istante da un pari grado.

Il gruppo dovrà essere in grado di sopperire alle necessità ordinarie e straordinarie degli utenti del settore; se non riuscisse, saranno formate similmente altre unità operative o altro gruppo di lavoro.

In ogni gruppo ogni anno cambieranno 3 membri; entra un nuovo assistente, l’assistente più anziano passa aiuto, l’aiuto più anziano passa maestro il maestro più anziano (professore capo gruppo), va altrove come responsabile di unità in 1^, ma senza decurtazione di stipendio; chiaramente detta ascesa potrà avvenire soprattutto per merito.

 

Ferie - Durante i periodi di ferie le attività, eccetto nelle festività, dovranno funzionare sempre con la presenza di almeno i 3 quarti degli addetti e il personale potrà fruire annualmente, come tutti i lavoratori del pubblico impiego e assimilati, di 5 settimane di ferie o 25 giorni lavorativi (30 per chi lavora 6 giorni la settimana) così ripartite:

-3 settimane tra il 20 maggio e 20 ottobre;

-1 settimana tra il 10 Dicembre e il 30 Marzo;

-1                (5 o 6 giorni sfusi) nell’arco dell’anno, per motivi vari.

Tutti i lavoratori sono tenuti ad aver fruito tutti i giorni di ferie entro la fine di Marzo dell’anno nuovo; le ferie non fruite non potranno essere né recuperate né compensate in alcun modo, ma anzi saranno sanzionati sia i lavoratori che i datori di lavoro per non aver ottemperato a tale disposizione.

 

Quanto espresso in merito all’orario di servizio, al diario delle ferie, al divieto di svolgere un secondo lavoro, allo straordinario e alla mobilità, oltre a suscitare maggiore dedizione, interesse e responsabilità verso il lavoro di cui si è titolare, cose importantissime e fondamentali, tende anche a far emergere posti di lavoro per i disoccupati.

 

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I n d i c e

 

1         Titolo e nota

2         Dedica - Premessa

3         Diritti del malato

5         Maternità e Parto

6         Fecondazione assistita

Reperimento-donazione sangue

8         Trapianto d’organi

9         Accanimento terapeutico

Lasciarsi morire, lasciar morire e aiutare a morire

11     Clonazione       Modificazione genetica

12     Note varie

13              

14     Gruppi di lavoro - Ferie

15     Indice

16     Note finali

 

 

 

 


 

Note  finali

 

E’ vietato riprodurre il contenuto del presente libretto, in qualsiasi forma, a scopo di lucro o brevetto; se ne consente però la divulgazione a scopo culturale, anche in altre lingue, a condizione che la riproduzione o traduzione aderisca perfettamente all’originale e ne dichiari la fonte di provenienza.

 

Roma, 30.05.2004 - E. C.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Realizzato in proprio - Fioravanti Bruno Giuseppe -

 

AI SENSI DEL D.P.R. 445 DEL 28.12.2000 ART. 19/19BIS

DICHIARO CHE LA PRESENTE COPIA/FOTO E’ CONFORME

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Stampato il 04.04.2011 - su 16 pagine.